Capelli corti dopo i 60 anni

A 60 anni anche il giusto taglio di capelli può aiutare a sentirsi più belle. Come dice Mark Garrison, l’hair stylist più amato dalle ladies dell’upper East side a New York: “Puoi restare fedele al tuo stile preferito, ma aggiornalo in piccoli modi”. Invero, non esiste un’acconciatura adatta a tutte le donne over 60. Chiunque può avere un bell’aspetto con quasi tutti i tagli di capelli, a quasi tutte le età. Lungo o corto, riccio o dritto, non ci sono linee guida rigorose. Tuttavia, come in ogni cosa, esistono alcuni accorgimenti che possono indicare la scelta migliore. Basta anche dare un’occhiata ai tagli di capelli preferiti dalle splendide celebrità over 60 anni. Per il 90% di casi, da Meryl Streep a Jane Fonda, le linee sono medie o corte e sfilate, ben proporzionate nei volumi e spesso accompagnate da una frangia leggera. Tagli che cambiano l’immagine sì, ma senza stravolgere i punti di forza del viso. È su quelli che bisogna ragionare di più. Non esiste il corto che ringiovanisce e il lungo che invecchia e appesantisce, esiste l’effetto contrario alla nostra immagine precedente, quella che suscita il cosiddetto “effetto wow”. E il gioco è fatto.
Taglio = rivoluzione e praticità
Si dice “dacci un taglio”. Ma può significare tante e più cose. Tagliarsi i capelli è, ed è stato, spesso sinonimo di rivoluzione, nel look e nell’immagine che la donna vuole o vorrebbe offrire di sé. I capelli corti hanno incarnato il senso di emancipazione della condizione femminile, dalle flappers degli Anni 20 alle genderless ante-litteram degli Anni 30, incarnate da attrici come Katharine Hepburn e Marlene Dietrich. Fino al taglio alla maschietta di Twiggy, icona di stile negli Anni 60. Altro significato è quello del senso di praticità. Il taglio di capelli piaceva alle donne nel dopoguerra così come alle più giovani nei tempi odierni. Ma è anche voglia di cambiamento e strumento per dare al mondo una nuova immagine di sé, soprattutto quando, dopo i 60 anni, magari si pensa che sia inutile prendersi cura del proprio aspetto. A cominciare dai capelli. Ecco qualche accorgimento.
Lunghezza media
Quasi sempre funzionano i tagli dalle clavicole in su. Il motivo è con l’età le chiome si assottigliano, e mantenere una lunghezza media eviterà di mostrare punte depauperate e sfilacciate. Magari scalati all’interno per avere movimento, e distribuire lunghezza, peso e volume. Oppure un taglio deciso e scalato ai lati, simil caschetto, meno da scolaretta, che può attirare l’attenzione sulle linee grafiche dei capelli, e distrarre dalle rughe. Sharone Stone e Diane Keaton lo dimostrano.
Colore no: taglio netto
Dal boom dei “granny hair”, amati anche dalle giovanissime, alle scelte di tante star che si sono ribellate alla schiavitù della tinta, consapevoli di poter essere belle anche senza rinnegare il tempo che passa. Certo, per aspettare che la chioma abbia un colore uniforme ci vorranno dei mesi, allora si può cominciare a tagliare con più decisione. Come hanno fatto, ormai da tempo, Jamie Lee Curtis e Judi Dench.
Colore sì: taglio corto
Per chi invece non vuole rinunciare al colore, per un’immagine armoniosa, l’ideale è scegliere delle tonalità che non entrino in contrasto con l’incarnato: tonalità calde per le carnagioni olivastre, e colori chiari, morbidi, per le pelli chiare. Come il biondo quasi whitening (corto) che si sposa perfettamente ai colori di Helen Mirren.
Ricci o mossi
Meglio scostati dal viso e non troppo corti, l’importante è ridare tono ai ricci magari con lo styling per rinvigorirne l’elasticità. Per i capelli ricci di medio e grosso spessore si possono usare delle creme arriccianti oppure si può mescolare la crema con un olio per rendere i capelli setosi, morbidi e luminosi. Per rimanere più ordinate, meglio passarci un colpo di spazzola e phon. Jessica Lange docet.
E tu, sei pronta a darci un taglio?
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