Le acconciature dell'estate? Sono ispirate agli anni '70

Tornano alla ribalta le acconciature anni 70, parte di una rivoluzione epocale destinata a fare la storia. Segnato da contestazioni sociali e politiche, il decennio è noto per la trasgressione e le mille contraddizioni creative soprattutto nell’arte, nella musica, nel modo di comunicare e nella moda, caratterizzata da abiti colorati, eccentrici e brillanti, impreziositi da paillettes.
In fatto di acconciature e beauty, le tendenze sono molto più definite, dando ampio spazio a capigliature voluminose e mosse. Alle onde morbide delle Charlie’s Angels, si accostano i capelli lisci stile hippie, i ricci ribelli e il look afro di Donna Summer. Al taglio corto, l’uomo alterna il carré semi-lungo morbido oppure un lungo XXL “selvaggio” e molto trendy. Il decennio rivoluzionario continua ad ispirare anche oggi, rivelandosi molto gettonato. Ecco qualche idea da copiare.
Acconciature anni 70 per uomo
Le acconciature anni 70 per uomo sono sinonimo di libertà. Ispirate al movimento di contestazione giovanile hippie (noto anche con il termine figli dei fiori), prevedevano capelli lunghi, mossi e spettinati. Oggi, da quel decennio rivoluzionario, tornano di moda tre tagli vintage ma non banali.
L’uomo più tradizionalista, serioso e sofisticato può puntare ad un corto ben rifinito ai lati e sulla nuca. Non deve però mancare un dettaglio tipico dei rivoluzionari anni 70: una ciocca leggermente ondulata e spessa che cade su un lato del volto, per un aspetto trendy, misterioso e a dir poco affascinante.
Il carré semi-lungo è tra le acconciature anni 70 per uomo più iconiche e copiate. Portato con frangia o senza, il capello morbido ma pur sempre in ordine, non deve mai andare oltre le spalle.
Non poteva mancare il lungo XXL. Croce e delizia, richiede molte attenzioni. Le punte vanno curate e spuntate regolarmente. Assolutamente di tendenza, il capello può essere lasciato sciolto oppure raccolto in un perfetto chignon.
Acconciature anni 70 per donna
Gli anni 70, sulla scia del decennio precedente, stupiscono e sorprendono. Il periodo è costellato da grandi cambiamenti nella vita delle donne e dell’intera società, è un vero e proprio inno alla libertà. Gli hair look dell’epoca danno il meglio di sè, lasciando il posto ad acconciature voluminose, mosse, sia nella versione taglio corto che lungo. La frangia, impertinente e rigorosamente piena, viene lavorata con la spazzola tonda in modo da creare armonia e valorizzare il volto.
Non esistono degli schemi ben precisi: ognuna è libera di sfoggiare la chioma che desidera a patto che stia bene nell’insieme. Che si tratti di un liscio estremo, un super riccio o un ondulato, di una lunghezza XXL o un midi hair cut, le acconciature anni 70 per donna si scoprono tutte estremamente versatili.
Quando pensiamo a quel decennio, viene subito in mente il brushing glamour delle Charlie’s Angels, soprattutto dell’affascinante Farrah Fawcett, la biondina del trio, ma non solo. Anche Brigitte Bardot e Lynda Carter, la Wonder Woman della serie TV del tempo, sfoggiavano capigliature morbide e vaporose. Le acconciature del periodo, infatti, puntavano ad un mosso scalato, costituito da morbide onde vaporose. La frangia lasciava spazio a un ciuffo laterale che incorniciava il viso mentre la linea centrale era molto ben marcata. Oggi, questa pettinatura risulta essere molto semplice da riprodurre con piastra e phon, a capello asciutto, ma richiede l’uso di una spazzola tonda, in grado di dare maggiore volume.
Se non si ha la fortuna di avere una capigliatura folta, si può passare ad un’acconciatura più sbarazzina, adatta anche a chi ha superato i cinquanta. Un taglio capelli corti a 60 anni alla Jane Fonda, può essere la soluzione per nascondere qualche imperfezione. Noto con il nome di shag veniva portato dall’attrice impoverito sulle punte. In sostanza era scalato sulla parte alta del capo e mantenuto pieno nella parte posteriore. L’asciugatura veniva effettuata al naturale, ma sulla parte finale delle lunghezze veniva applicata una piccola quantità di cera per definire le punte ed evitare che cambiassero forma.
La recente rivisitazione presentata sulle passerelle di Miller, invece, regala alle punte un effetto di movimento, uno spettinato tipico delle giornate al mare e che, comunque, sta bene proprio a tutte. Un esempio viene proposto dalla stessa attrice, Jane Fonda, che superati gli 80 anni ha sfoggiato in più di un’occasione l’acconciatura. Il risultato? Una donna straordinariamente elegante, raffinata, giovanile e con un’aria leggermente sbarazzina, ma pur sempre adatta ad una persona della sua età. Il taglio medio corto sta bene liscio, ondulato o riccio ed è indicato anche alle signore affette da diradamento. La caduta di capelli nelle donne è un problema fortemente sentito, ma con qualche accorgimento in più e la giusta acconciatura è possibile minimizzare il danno, restituendo dignità e femminilità a chi si sente afflitta.
Continuiamo il viaggio nell’hair look dell’epoca segnalando i capelli lunghi e lisci con frangia dell’iconica Jane Birkin. Molto apprezzata anche da Ali MacGrow, l’acconciatura spesso abbinata a bandane, foulard e fasce, è ideale per chi si ritrova lunghe chiome a spaghetto. La frangia è la chiave dello style: leggermente scalata e mai troppo pesante, meglio se voluminosa, regala un effetto scanzonato, sbarazzino ma mai fuori moda. Semplice da riprodurre anche ai giorni d’oggi, l’acconciatura può essere rivisitata in un geometrico bob dal finish super shiny, riproposto in diverse passerelle come eredità di un passato che ancora riscuote un discreto successo. La frangia, in questo caso, incornicia perfettamente il volto: uno “shape up” ultra moderno che reinterpreta le tendenze di mitici anni 70 senza copiarla del tutto. Per completare il look è possibile abbinare dei foulard dalle forme geometriche oppure dei semplici headband da indossare al centro della fronte. L’accessorio scelto può contribuire a minimizzare qualche imperfezione, coprendo un eventuale diradamento. L’acconciatura, di facile riproduzione, può essere realizzata in casa, con pochi strumenti: un pettine e una piastra.
Come non ricordare il super riccio di Donna Summer? Icona indimenticabile del periodo e promotrice del look afro e del volume XXL apprezzato anche da Diana Ross, ha dato vita ad un’idea per valorizzare i capelli ricci, soprattutto quelli fittissimi! L’acconciatura decisamente voluminosa è simbolo dell’affermazione della propria identità. Naturalmente, bisogna partire da una buona base, caratterizzata da una quantità sostanziosa di capelli. Per poter riprodurre i capelli anni 70 donna in casa bisogna munirsi di tanta pazienza e di appositi ferri dal diametro piccolo. Dopo aver diviso ogni ciocca, modellandola con l’elettrodomestico, è il caso di spettinare l’acconciatura con l’aria tiepida dell’asciugacapelli, in modo da conferire un aspetto più naturale. Da qualche anno va di moda una versione meno rigida e più libera dei ricci afro, divenuta famosa grazie all’attrice protagonista della serie Made in Italy, che da Amazon Prime è approdata a Mediaset. Difficile da sfoggiare in assenza di capelli ricci e crespi, è meglio optare per una parrucca in stile Jackson Five!
Impossibile non ricordare il famosissimo biondo platino che negli anni 70 ha davvero rivoluzionato le teste delle ragazze e delle donne meno giovani. In questo periodo, la democratizzazione delle tinture per capelli ha fatto in modo che le signore si avvicinassero a tecniche di colorazione semplici e dai prezzi molto accessibili. Tutte coloro che sognavano da tempo di diventare bionde, potevano trasformare il desiderio in realtà, provvedendo alla trasformazione direttamente da casa. Sfoggiato orgogliosamente da celebrities del calibro di Brigitte Bardot e Sylvie Vartan, il biondo platino era sinonimo di sensualità e di femminilità. Il colore inoltre ha un ottimo effetto anti-age sulle chiome che hanno superato i sessanta: copre perfettamente la ricrescita e i filini bianchi ribelli, mimetizzando il tutto con estrema facilità.
Il biondo platino al giorno d’oggi riesce anche a dare luminosità ad un viso ormai spento. Con gli anni, infatti, la pelle oltre a perdere elasticità e tono, tende anche a diventare più spessa e ad ingrigirsi restituendo un aspetto malaticcio e molto invecchiato al viso. Per minimizzare l’effetto, basta non esagerare. Un colore di questo tipo applicato su una base molto lontana, con sopracciglia scure per intenderci, non farebbe altro che indurire i lineamenti ed evidenziare la ricrescita localizzata sulla parte frontale della testa e sulle tempie. In sostanza, l’effetto sarebbe tutto il contrario di quello che ci si aspetterebbe! L’ideale è non discostarsi troppo dal colore d’origine e cercare di trovare un giusto compromesso con base di partenza e risultato che si intende ottenere, dando luce alla capigliatura e al tempo stesso puntando ad abbassare il tono in maniera graduale e delicata. L’idea è dare la percezione di un fondo naturale che dia freschezza, anche ricorrendo al famoso balayage.
Insomma i favolosi anni 70, base di un cambiamento epocale, continuano a influenzare la moda e l’hair look moderni e ad affascinare generazioni di allora e di adesso.
Vuoi commentare l’articolo? Iscriviti alla community e partecipa alla discussione.
Cocooners è una community che aggrega persone appassionate, piene di interessi e gratitudine nei confronti della vita, per offrire loro esperienze di socialità e risorse per vivere al meglio.