In difesa delle nostre difese
Con il supporto scientifico di SoLongevity
(ADV – Contenuto sponsorizzato)
Il sistema immunitario è una delle cose più preziose che abbiamo, ma facendo il suo lavoro consuma energie e componenti essenziali. Reintegrarli è possibile
Ogni volta che il nostro sistema immunitario affronta un virus come quello dell’influenza o del Covid-19 accadono cose molto importanti che determinano il successo o insuccesso delle nostre difese:
- In un primo momento il sistema attiva le varie componenti di difesa innata che hanno il compito di impedire l’entrata e la proliferazione del virus, In un secondo momento entra in funzione l’immunità adattativa che sfrutta la memoria immunitaria generata dal primo incontro con il virus. Durante questi processi il sistema produce citochine infiammatorie che hanno una funzione difensiva e citochine anti-infiammatore per “spegnere” l’infiammazione scatenata per difendersi. L’equilibrio tra questi due gruppi di citochine è molto importante ma a volte, specie con l’avanzare dell’età, può deteriorarsi esponendo la persona a una reazione infiammatoria abnorme, come capita negli anziani di fronte al Covid-19, peggiorandone le condizioni di salute.
- Durante queste attività il sistema brucia energia cellulare, e biocomponenti di cui ha bisogno per funzionare, per esempio il NAD+ (Nicotinamide Adenina Dinucleotide) di cui abbiamo parlato nell’articolo “Virus influenzale e Covid 19 riducono la riserva di Nad+” pubblicato di recente.
Questo articolo ci racconta l’importanza che riveste il mantenimento dell’equilibrio di queste componenti del nostro sistema immunitario e come ritrovarlo dopo un’influenza, il Covid 19 o un altro grande stress infiammatorio. O magari prima, per essere pronti a difendersi quando l’attacco è più probabile. Parleremo di:
- come funziona il sistema immunitario (breve sintesi, trovi l’articolo “Invecchiamento e riserve immunitarie” pubblicato in precedenza e più corposo sul tema);
- invecchiamento e perdita di memoria immunitaria;
- citochine: equilibrio tra quelle infiammatorie e quelle anti-infiammatorie;
- Glutatione e NAD+: importanza e re-integrazione.
Come funziona il nostro sistema immunitario
Cosa ci difende dall’attacco di un virus o di un altro agente patogeno? Chiaramente il nostro sistema immunitario il quale si fonda su un doppio patrimonio di difesa:
- uno innato e veloce ma aspecifico – tessuti, cellule, molecole di cui è composto il nostro organismo fin dalla nascita proprio per questo scopo
- il secondo, letteralmente in ordine di apparizione nella nostra vita, adattativo e mirato, costituito da anticorpi e cellule che abbiamo sviluppato nel tempo incontrando determinati agenti patogeni e conservandone memoria. In particolare le cellule T, i soldati d’assalto del sistema immunitario, che attaccano e neutralizzano le minacce, si ritirano poi nei linfonodi diventando cellule T della memoria, in grado di intervenire prontamente qualora la minaccia si ripresenti.
Le cellule T, mediatori fondamentali nella risposta ai vaccini anti-influenzali e anche a quelli diretti contro il Sars-CoV-2.
Purtroppo le cellule T, responsabili della memoria immunologica, iniziano a “perdere la memoria” con l’età anziana. Dalle analisi è infatti emerso che le cellule T degli over 60 presentano profili di espressione genica molto simili a quelli delle cellule T prelevate dai neonati, che non hanno ancora incontrato molti patogeni. Tra le ragioni alla base di questa perdita di memoria immunologica nelle persone anziane, vi è una carenza di micronutrienti fondamentali, come Vitamine A, C, D, E, B6 e B12, ma anche acido folico, rame, zinco, ferro e magnesio.
Ciascuno di questi micronutrienti è essenziale al funzionamento delle barriere fisiche e delle specifiche componenti del sistema immunitario, funziona in sinergia con gli altri e il suo apporto ottimale, oltre a massimizzare le difese dell’organismo, contribuisce a mantenere l’equilibrio tra i diversi tipi di risposte immunitarie, evitando reazioni abnormi. Questi micronutrienti sono normalmente presenti nella nostra alimentazione, ma il depauperamento del suolo, l’industrializzazione della conservazione e il grado di processazione rendono il nostro cibo meno adatto a svolgere il suo ruolo di tutela delle difese immunitarie.
Equilibrio energetico ed equilibrio tra citochine infiammatorie a anti-infiammatorie
Le cellule del sistema immunitario necessitano di un equilibrio energetico per funzionare, demandato ai mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, che alcune malattie come infarto, sepsi, malattie neurodegenerative, obesità, cancro, malattie autoimmuni e lo stesso invecchiamento, possono danneggiare,. Nel corso dell’invecchiamento per esempio si accumulano deficit di molecole essenziali al metabolismo energetico mitocondriale, come il NAD ma anche alcune vitamine e/o minerali che possono indebolire la risposta immunitaria.
Un corretto immuno-metabolismo, permette di ridurre la risposta infiammatoria sia in frequenza che in intensità, per evitare quella che viene chiamata tempesta citochinica, ovvero una reazione eccessiva a un agente patogeno o a un virus, permettendo inoltre un recupero più veloce dopo l’evento infiammatorio .
Altre sostanze che il nostro corpo produce per sostenere il corretto funzionamento del sistema immunitario
- Glutatione, di cui abbiamo già parlato – presente in alcuni tipi di verdura, in particolare asparagi e spinaci, frutta (specie avocado, pesche e mele) e nella carne – insieme con le vitamine D, E e B2, regola la produzione delle citochine anti-infiammatorie che, contrastando le citochine infiammatorie attivate per reagire a una minaccia, modulano la risposta immunitaria in modo che non sia dannosa per l’organismo.
- NAD+ (Nicotinammide adenindinucleotide) – un co-enzima essenziale al metabolismo della cellula che interviene nell’attività di più di 200 enzimi – gioca un ruolo importante nella riparazione del DNA, nel funzionamento delle cellule immunitarie e nell’invecchiamento. In particolare, il NAD+ sarebbe responsabile di abbassare la quantità di citochine infiammatorie tanto che l’infiammazione cronica, o inflammaging, potrebbe di per sé essere un indicatore di una carenza di NAD+.
Il confronto contro un agente patogeno, virus o cellula tumorale, e lo stesso invecchiamento riducono la quantità di NAD+ disponibile, questo perchè il sovraccarico del sistema immunitario per rispondere alla minaccia genera un progressivo esaurimento del combustibile cellulare, con impatti su tutti gli altri meccanismi cellulari collegati a questo importante co-enzima. Secondo alcuni studi, il NAD+ è di fatto il terreno di scontro sul quale il sistema immunitario e i virus, specie il Coronavirus, combattono, tanto che alcuni scienziati stanno valutando l’integrazione di NAD+ come approccio antivirale integrativo alle terapie standard. Uno studio recente su persone affette da Covid 19, in cui un gruppo è stato trattato con la terapia standard e un altro con la terapia standard e la somministrazione di precursori del NAD+ e del glutatione dimostrerebbe che il secondo gruppo guarisce più velocemente del primo.
Tutto questo detto, appare di notevole importanza tutelare la nostra capacità di risposta immunitaria attraverso un’integrazione dei micronutrienti e la riserva di Glutatione e di NAD+, fondamentali per il funzionamento delle cellule immunitarie. Ma mentre vitamine, calcio, ferro, zinco e magnesio possono essere integrati per via orale, Glutatione e NAD+ non si possono assumere direttamente, ma se ne deve stimolare la produzione da parte del nostro organismo attraverso l’assunzione di precursori, che consentono alle cellule di auto-prodursi le dosi di principio attivo di cui hanno bisogno.
SoLongevity suggerisce un’abbinata potente con ImmunoEnergy: CellFasting + SolImmune
Dalla sinergia tra CellFasting e SolImmune, nasce un programma mensile specificamente pensato come integrazione di potenziamento del sistema immunitario, ideale per sostenere l’efficienza o recuperarla dopo un periodo di malattia o per affrontare periodi di grande stress immunitario, come quelli influenzali o di particolare diffusione del Covid 19.
Il programma SoLongevity Immuno Energy permette di recuperare energia e superare la sensazione di affaticamento prolungato che spesso si associa alle infezioni virali (influenza, Covid), o condizioni di immuno-debolezza. L’utilizzo combinato dei due prodotti, CellFasting e SolImmune, sostiene infatti l’attività mitocondriale delle cellule che compongono il sistema immunitario e la loro funzionalità specifica: la produzione dell’energia necessaria per il loro funzionamento. Ideale sia in fase preparatoria ai malanni di stagione sia in fase di recupero post-virale e come profilassi in tutti i casi di debolezza immunitaria.
CellFasting è un Nad booster, cioè aiuta l’organismo a ricostituire i livelli corretti di NAD+ che tendono a ridursi con l’età e con le reazioni immunitarie contro virus e agenti patogeni, mentre SolImmune fornisce vitamine e oligoelementi ritenuti necessari per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
Complesso di Vitamine A, C, D, B6 , B9 e B12, contiene zinco, ferro, selenio, magnesio, rame e acido folico, cioè i micronutrienti immunomodulanti che contribuiscono a nutrire il nostro sistema immunitario e a restituire l’equilibrio delle sue componenti, carenti spesso nell’alimentazione contemporanea. la sua formula non solo raccoglie tutte le indicazioni EFSA per la supplementazione efficace per il sistema immunitario ma la potenzia con spefici componenti sinergici.
La formula ottimizza la biodisponibilità dei suoi componenti, ovvero la capacità di passare il tratto gastro-intestinale e la membrana cellulare.
Integratore in grado di riequilibrare il metabolismo cellulare, facendo lavorare le cellule come se il nostro organismo fosse in uno stato di digiuno o di restrizione calorica, una condizione che la scienza medica ritiene ideale per ristabilire l’equilibrio metabolico. Contiene Niacina, vitamina del gruppo B che stimola la produzione di NAD+ e gli aminoacidi che stimolano la produzione endogena di Glutatione, il più potente antiossidante prodotto dal nostro organismo, riuscendo ad attraversare la barriera ematoencefalica. Una terza componente molto importante è la Polidatina, precursore del Resveratrolo, una molecola conosciutissima per la sua capacità di attivare le sirtuine, un gruppo di proteine che intervengono in numerosi processi biologici, inclusi quelli che controllano le risposte immunitarie riducendo il rischio di infiammazione cronica
Vuoi commentare l’articolo? Iscriviti alla community e partecipa alla discussione.
Cocooners è una community che aggrega persone appassionate, piene di interessi e gratitudine nei confronti della vita, per offrire loro esperienze di socialità e risorse per vivere al meglio.