I 10 alimenti benefici per la prostata
È ormai risaputo che, se la prostata è infiammata, uno dei modi per ripristinare una situazione di normalità consiste nell’intervenire sullo stile di vita e, in particolare, sull’alimentazione. Va da sé che la prima buona regola sarà quella di decidere di affidarsi a una dieta antinfiammatoria che, come dice la parola stessa, è capace di proteggere e alleviare i fastidiosi disturbi alla prostata.
Si tratta di un’alimentazione molto simile alla dieta mediterranea, basata in particolare sul consumo, come sempre del resto, di molta frutta fresca e verdure. In aggiunta, andranno selezionate spezie e grassi buoni come quelli contenuti nel pesce fresco, avocado e noci.
Ancora non sono abbastanza gli studi scientifici che dimostrino l’efficacia di questa dieta, ma sappiamo bene che seguire un’alimentazione a base di cibi antiossidanti può solo fare bene.
I 10 cibi alleati della prostata
Abbiamo selezionato per voi 10 cibi che potremmo definire “amici della prostata”. Vediamo di capire bene perché.
1. I peperoni
I peperoni sono l’alimento che contiene il più alto contenuto di vitamina C (pensate che superano anche le arance) e sono in grado di diminuire il gonfiore e l’infiammazione della prostata. La vitamina C ha una particolare azione diuretica e, interpellando vari uomini, pare garantisca una miglior minzione.
Nello specifico andrebbero privilegiati, per chi riesce a tollerare il piccante, i peperoni jalapeño, per le grandi concentrazioni di capsaicina. Il motivo sarebbe riconducibile al fatto che la capsaicina sarebbe in grado di eliminare le cellule cancerogene.
Affinché si possano notare sensibili benefici è raccomandabile mangiare fino a otto peperoni a settimana. Pensate di potercela fare?
2. I pomodori
I pomodori contengono il licopene, un potente carotenoide antiossidante che consente di abbassare i livelli ematici di antigene, una proteina collegata all’infiammazione della prostata e all’ipertrofia prostatica benigna. Uno studio dell’Università di Harvard che ha coinvolto 47.494 uomini ha messo in luce che mangiare due porzioni di salsa di pomodoro ogni settimana riduce il rischio di cancro alla prostata del 23% rispetto agli uomini che raramente mangiano prodotti a base di pomodoro.
Un altro studio, inoltre, ha dimostrato che 15 mg di licopene al giorno rallenterebbero la progressione dell’ipertrofia prostatica benigna.
Andrebbe prediletto il pomodoro cotto perché l’organismo fatica a digerire i pomodori crudi e perché, grazie alla cottura, il licopene è più biodisponibile.
3. L’aglio
Come forse già molti di voi sapranno l’aglio contiene sostanze protettive ed è stato impiegato a lungo per curare tutta una serie di disturbi che vanno dalla pressione alta a un sistema immunitario debole. Più recentemente alcuni studi hanno dimostrato che una dieta ricca di aglio può ridurre il rischio di bronco-pneumopatia ostruttiva (BPH) e alleviare le infezioni del tratto urinario di norma associate alla prostata ingrossata.
Uno studio ha messo a confronto la dieta di 2820 uomini e ha scoperto che coloro che mangiavano regolarmente l’aglio avevano un rischio inferiore del 28% di BPH rispetto agli uomini che non consumavano mai l’aglio.
Anche altre ricerche vanno in questa direzione, come uno studio cinese che ha messo in luce che uomini che mangiano almeno 10 grammi di cibi contenenti aglio dimezzano il rischio di cancro alla prostata rispetto a chi ne consuma poco. A ogni modo, in linea generale, sono pochi gli studi che consentono di dire con certezza che l’aglio esercita un’azione preventiva contro il cancro alla prostata.
4. Le crucifere
Dei benefici delle crucifere, ovvero broccoli, cavolfiori e cavoli se ne parla da molto tempo anche e soprattutto in tema di minor rischio di sviluppo di tumore alla prostata. Tutto dipenderebbe dal sulforafano, un composto che parrebbe in grado di attaccare ed eliminare le cellule cancerose lasciando intatte quelle sane.
5. I semi di zucca
I semi di zucca rappresentano una delle migliori fonti alimentari di zinco. Durante l’emissione seminale gli uomini perdono zinco, ecco perché ne necessitano in quantità maggiore rispetto alle donne. L’ingrossamento e le infiammazioni alla prostata possono dipendere dalla mancanza di questo minerale.
Nello specifico, l’assunzione di 100 mg di zinco al giorno riduce in modo significativo il rischio di avere un rigonfiamento della prostata e migliora i sintomi nel 70% dei casi.
6. La frutta secca
La frutta secca, e in modo particolare le noci del Brasile, vengono annoverate tra i super-food anticancro perché sono cibi ricchi di vitamina E e selenio. Ma quali sono le proprietà di questi super-food? La vitamina E contenuta nelle noci aiuta a mantenere in salute le membrane cellulari, mentre il selenio aumenta i livelli di testosterone, oltre a migliorare qualità e motilità dello sperma e a rafforzare le difese immunitarie contro le infezioni.
Nello specifico, sono stati svolti più studi, tra cui uno, della durata di 5 anni, secondo cui l’assunzione giornaliera di selenio ridurrebbe il pericolo di sviluppare cancro alla prostata del 63%.
E pensate che anche solo 2-4 noci al giorno sarebbero in grado di fornire l’apporto sufficiente di vitamine e minerali per mantenere in salute la prostata.
7. Alimenti contenenti soia
I cibi ricchi di soia, come il tofu, il tempeh, il latte di soia e i fagioli di edamame sono alimenti dietetici in molti Paesi asiatici, che hanno anche tassi più bassi di cancro alla prostata rispetto ai Paesi occidentali in cui l’assunzione di soia è molto più bassa.
Questo per dire che la soia rappresenta una fonte unica di isoflavoni genisteina e daidzeina. Studi di laboratorio suggeriscono che la genisteina, in particolare, riuscirebbe a provocare la morte delle cellule tumorali. Inoltre, alcuni studi mostrerebbero un legame tra l’assunzione elevata di soia e la bassa incidenza del cancro alla prostata. Tuttavia, occorre stare attenti al consumo di grandi quantità di soia perché può provocare sbalzi ormonali.
8. Omega 3
I pesci, come per esempio il salmone, le sardine, gli sgombri, le trote e le aringhe contengono grossi quantitativi dei preziosi grassi “buoni”, i cosiddetti Omega 3 che contribuiscono a ridurre le infiammazioni.
Anche in questo caso, uno studio supporta il fatto che le diete ricche di Omega 3 preverrebbero la crescita e la diffusione delle cellule del tumore alla prostata.
Affinché l’apporto di Omega 3 sia sufficiente a ottenere gli effetti benefici di cui sopra dovreste provare a consumare due porzioni dei pesci sopra elencati almeno due volte a settimana. Nello specifico, una delle due porzioni dovrebbe essere grassa di modo da raggiungere il quantitativo sufficiente di Omega 3.
9. Saw palmetto
Saw palmetto è un arbusto simile alla palma. È originario del Nord America e ha una lunga storia di utilizzo nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. Produce un frutto ricco di acidi grassi e fitosteroli, che allevia i sintomi della prostata ingrossata, come l’impulso frequente alla minzione. Basta riporre un cucchiaino di bacche scure in acqua calda per cinque minuti e berlo per due volte al giorno. Oppure, come alternativa, si possono assumere integratori a base di Saw palmetto.
10. Il tè verde
Arriviamo a una bevanda che già tutti conoscerete per le sue eccezionali proprietà antiossidanti: il tè verde. Questo tè, infatti, è ricco di catechine. Anche in questo caso uno studio ha dimostrato che uomini affetti da bronco-pneumopatia che integravano la propria alimentazione con 500 mg di tè verde ogni giorno per sei settimane avevano un sensibile miglioramento del flusso di urina associato a una diminuzione dell’infiammazione e a miglioramenti della qualità di vita.
Altre ricerche dimostrerebbero che bere 5 tazze di tè verde ogni giorno ridurrebbe sensibilmente il rischio di cancro alla prostata. Il consiglio è di lasciare le foglie in infusione per almeno 5 minuti in acqua calda affinché le sostanze salutari siano rilasciate nell’acqua.
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