Come distinguere tafani e zanzare e cosa fare in caso di puntura
Con l’arrivo dell’estate, aumentano gli incontri con insetti fastidiosi come tafani e zanzare. Sebbene entrambi possano pungere l’uomo, si tratta di due specie molto diverse per aspetto, comportamento e tipo di puntura. Riconoscerli è importante per sapere come reagire e proteggersi nel modo giusto.
Come riconoscere un tafano
Il tafano è un insetto molto più grande della zanzara. Può arrivare fino a 2-3 centimetri di lunghezza, ha un corpo robusto, occhi grandi e ali trasparenti. Si muove lentamente e il rumore del suo suo ronzio è più profondo rispetto a quello di una zanzara.
I tafani sono attivi durante il giorno, soprattutto nelle zone umide e vicino ad animali come cavalli o mucche. Le femmine sono le uniche a pungere, perché hanno bisogno di sangue per deporre le uova. La loro puntura è dolorosa e lascia spesso un segno evidente.
Come riconoscere una zanzara
La zanzara è molto più piccola e sottile rispetto al tafano. Misura pochi millimetri ed è facilmente riconoscibile per il suo ronzio acuto e insistente. È attiva soprattutto al tramonto e di notte e vive sia all’aperto che in casa, soprattutto dove c’è acqua stagnante, come sottovasi o secchi.
Anche in questo caso solo le femmine pungono. A differenza del tafano, la zanzara ha un apparato boccale a forma di ago che penetra facilmente nella pelle. Spesso ci si accorge della puntura solo dopo qualche minuto, quando compare prurito e rossore.
Cosa succede dopo la puntura
La puntura del tafano è più aggressiva. L’insetto lacera la pelle con le sue mandibole e aspira il sangue. Questo provoca dolore immediato, gonfiore e a volte piccoli lividi. La zona può restare infiammata per giorni.
La puntura di zanzara, invece, è più sottile ma causa un forte prurito. Il sistema immunitario reagisce alla saliva dell’insetto, producendo istamina e creando il classico pomfo rosso.
Cosa fare in caso di puntura
Se vieni punto da un tafano, la prima cosa da fare è lavare bene la zona con acqua e sapone. Applica del ghiaccio per ridurre il gonfiore. Se la puntura diventa molto rossa o fa male per più giorni, si può usare una crema antistaminica o consultare il medico.
Per la puntura di zanzara basta lavare con acqua fredda e applicare una crema lenitiva. Evita di grattarti per non peggiorare la situazione. Se il prurito è molto forte, si può usare un gel a base di ammoniaca o un prodotto con cortisone.
Punture di insetti, quando preoccuparsi?
In rari casi, le punture di questi insetti possono causare reazioni allergiche. Se dopo una puntura compaiono difficoltà respiratorie, gonfiore al volto o vertigini, è importante chiamare subito il pronto soccorso.
In alcune zone tropicali, inoltre, le zanzare possono trasmettere malattie come dengue, malaria o virus Zika. In Italia, questi rischi sono molto bassi, ma alcune specie invasive possono comunque veicolare virus come il West Nile. In caso di febbre o sintomi strani dopo una puntura, è meglio rivolgersi al medico.
Come proteggersi dalle punture
Per evitare le punture, indossa abiti chiari e coprenti, soprattutto in campagna o nelle ore serali. Usa repellenti sulla pelle esposta e zanzariere nelle stanze. Evita di lasciare acqua stagnante nei vasi o nei contenitori all’aperto. I tafani sono attratti anche dal sudore, quindi lavarsi spesso può aiutare a tenerli lontani.
Tafani e zanzare, in conclusione, sono due insetti molto diversi, ma entrambi nemici per la nostra pelle. Riconoscerli è utile per sapere cosa aspettarsi e come reagire in caso di puntura. Con alcune precauzioni e pochi e semplici trattamenti, si può ridurre il disagio e godersi l’estate in tranquillità.
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