Guida professionale all'igiene orale per la popolazione Over 65
L’igiene orale contribuisce, in modo determinante, alla qualità di vita degli anziani, prevenendo patologie specifiche di questa fascia d’età e influenzando la salute sistemica.
Con l’aumento dell’aspettativa di vita, la popolazione over 65 costituisce una quota crescente e significativa della società. Questa fascia demografica, spesso caratterizzata dalla conservazione di gran parte della propria dentizione naturale o dall’utilizzo di protesi dentarie, presenta esigenze specifiche in termini di salute orale.
L’errata percezione che la perdita dei denti sia una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento ha purtroppo contribuito a una sottovalutazione dell’igiene orale in questa età. Tuttavia, è scientificamente provato che il mantenimento di una buona igiene orale nella terza età non solo previene patologie quali carie radicolari e parodontite cronica, ma svolge anche un ruolo protettivo contro complicanze sistemiche, migliorando significativamente la qualità di vita, la nutrizione e la socialità dell’individuo.
La presente guida intende fornire un quadro professionale delle strategie igieniche e delle attenzioni specifiche necessarie per la popolazione anziana.
Specificità dell’igiene orale negli anziani
L’efficacia dell’igiene orale domiciliare è intrinsecamente legata all’appropriatezza e alla corretta selezione degli strumenti utilizzati.
Data la variabilità delle condizioni orali e delle capacità motorie nella popolazione anziana, la personalizzazione degli ausili è di fondamentale importanza. Mentre lo spazzolino manuale tradizionale può essere adeguato per alcuni, per molti anziani con deficit di destrezza manuale, l’impiego di uno spazzolino elettrico, con la sua azione rotante-oscillante o sonica, offre una capacità di rimozione della placca significativamente superiore e riduce la necessità di movimenti fini e complessi. Parallelamente, per la pulizia degli spazi interdentali, l’individuazione dello strumento più idoneo (fonte: GUM)– che può variare dal filo interdentale (eventualmente supportato da forcelline o infilafilo) agli scovolini interdentali di diametro adeguato – è essenziale per raggiungere le superfici prossimali esposte, particolarmente vulnerabili a carie radicolari e accumulo di placca parodontale.
L’uso di dentifrici formulati con un’alta concentrazione di fluoro contribuisce attivamente alla remineralizzazione e alla protezione dalla carie, mentre collutori specifici per la gestione della xerostomia o con agenti antibatterici (se indicati) supportano la salute orale generale. La scelta di questi strumenti non deve essere lasciata al caso, ma deve derivare da una valutazione professionale che consideri le specifiche esigenze cliniche e funzionali di ogni individuo.
La cavità orale dell’anziano è soggetta a modificazioni fisiologiche e patologiche che impattano direttamente sulle pratiche di igiene. L’incidenza di condizioni croniche, l’assunzione di farmaci multipli (polifarmacoterapia) e le alterazioni della mobilità o della destrezza manuale richiedono un approccio personalizzato.
- condizioni orali prevalenti nella popolazione anziana:
- carie radicolare: Con la recessione gengivale, la superficie radicolare del dente, più porosa e meno mineralizzata dello smalto, viene esposta al microambiente orale, rendendola altamente suscettibile alla carie. Questa è una delle patologie cariose più comuni negli anziani;
- malattia parodontale cronica: La parodontite è spesso una condizione progressiva. Sebbene la sua insorgenza non sia direttamente legata all’età, la prevalenza e la gravità aumentano con l’avanzare degli anni, complici fattori come l’accumulo di placca a lungo termine, le malattie sistemiche (es. diabete) e la diminuzione della risposta immunitaria;
- xerostomia (bocca secca): Molti farmaci comunemente prescritti agli anziani (antidepressivi, antistaminici, diuretici, ecc.) hanno come effetto collaterale la riduzione del flusso salivare. La saliva è essenziale per la lubrificazione, la neutralizzazione degli acidi e la remineralizzazione. La sua riduzione aumenta esponenzialmente il rischio di carie e infezioni orali;
- infezioni fungine (candidosi orale): La xerostomia, l’uso di antibiotici o corticosteroidi, l’immunodepressione e l’uso di protesi dentarie creano un ambiente favorevole alla crescita di Candida albicans;
- lesioni da protesi: Protesi mal adattate o non igienizzate correttamente possono causare infiammazioni, ulcere e dolore.
- strategie di igiene orale per dentizione naturale:
- spazzolamento personalizzato: si raccomanda lo spazzolamento almeno due volte al giorno con uno spazzolino a setole morbide. Per gli anziani con ridotta destrezza manuale (es. a causa di artrite, Parkinson), lo spazzolino elettrico si rivela significativamente più efficace. L’impugnatura più grande e la testina rotante/vibrante compensano la difficoltà nei movimenti fini;
- dentifrici specifici: L’uso di dentifrici con un elevato contenuto di fluoro è cruciale per la prevenzione della carie radicolare. In caso di xerostomia, sono consigliati dentifrici e collutori specifici per bocca secca, che non contengano alcol e con agenti idratanti;
- pulizia interdentale (scovolino e filo):
- scovolini interdentali: Sono lo strumento di elezione per gli spazi interdentali ampi, frequentemente presenti negli anziani a causa della recessione gengivale. Essi consentono una rimozione efficace della placca dalle superfici radicolari esposte. La selezione della dimensione corretta, che entri con una leggera resistenza, è fondamentale;
- filo interdentale: Laddove gli spazi siano stretti, il filo interdentale (utilizzato con ausili come gli “infilafilo” se la manualità è ridotta) rimane indispensabile.
- collutori terapeutici: L’uso di collutori al fluoro per la prevenzione della carie e, sotto indicazione professionale, collutori con clorexidina per brevi periodi in caso di infiammazione gengivale acuta.
- igiene delle protesi dentarie:
- rimozione notturna: Le protesi rimovibili dovrebbero essere rimosse durante la notte per consentire ai tessuti molli di riposare e per prevenire la proliferazione batterica e fungina;
- pulizia quotidiana: Le protesi devono essere spazzolate quotidianamente (con spazzolini specifici per protesi e sapone neutro o dentifricio non abrasivo) per rimuovere residui alimentari e biofilm. Successivamente, devono essere immerse in soluzioni detergenti specifiche per protesi per un tempo adeguato, al fine di disinfettarle e rimuovere macchie;
- controllo professionale: Controlli regolari sono necessari per valutare l’adattamento delle protesi, prevenire lesioni e garantire un’igiene ottimale.
- gestione della xerostomia:
- idratazione: Incoraggiare l’assunzione frequente di piccoli sorsi d’acqua;
- sostituti salivari: Utilizzo di spray, gel o pastiglie a base di xilitolo o altre sostanze che stimolino la salivazione o agiscano come lubrificanti;
- evitare irritanti: Ridurre l’assunzione di caffeina, alcol e tabacco, che possono peggiorare la secchezza.
- importanza dei controlli odontoiatrici regolari:
La visita odontoiatrica professionale ogni 6-12 mesi, con sedute di igiene professionale, è insostituibile. Permette l’identificazione precoce di carie radicolari, la gestione della malattia parodontale e la valutazione dell’efficacia delle pratiche domiciliari.
La salute orale nella popolazione over 60 è un indicatore predittivo del benessere generale e un elemento chiave per mantenere autonomia e qualità di vita. La prevenzione e la gestione delle patologie orali tipiche di questa età richiedono un approccio proattivo e personalizzato, che include uno spazzolamento efficace (anche con ausili elettrici), l’uso sistematico di strumenti per la pulizia interdentale come gli scovolini, un’attenta igiene delle protesi e la gestione della xerostomia. I professionisti della salute orale rivestono un ruolo fondamentale nell’educazione e nel monitoraggio di queste pratiche, contribuendo a un invecchiamento sano e dignitoso.
Fonti e Bibliografia
European Federation of Periodontology (EFP) – Clinical Practice Guidelines:
Jepsen, S., et al. “Primary prevention of periodontitis: Managing gingivitis for life.” Journal of Clinical Periodontology, 2017.
Chapple, I.L.C., et al. “Primary prevention of periodontitis: Managing gingivitis for life – The European Federation of Periodontology (EFP) guideline.” Journal of Clinical Periodontology, 2015.
American Academy of Periodontology (AAP):
AAP. “Position Paper: Periodontal Disease and Older Adults.” Journal of Periodontology, 2010.
Studi sull’efficacia dello spazzolino elettrico e scovolini:
Cochrane Oral Health Group. “Powered toothbrushes for oral hygiene.” Cochrane Database of Systematic Reviews, 2014.
Slot, D. E., et al. “The effect of interdental brushes on plaque and parameters of gingival inflammation: a systematic review.” International Journal of Dental Hygiene, 2011.
Letteratura sulla xerostomia:
Scully, C., & Felix, D. H. “Oral Medicine: Update for the dental practitioner. Xerostomia and salivary gland disease.” British Dental Journal, 2005.
Correlazioni salute orale-sistemica negli anziani:
Genco, R. J., & Borgnakke, W. S. “Risk factors for periodontal disease.” Periodontology 2000, 2013.
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