Castello di Bran: la vera dimora del conte Dracula. Leggenda e curiosità
Nel cuore della Transilvania, arroccato su uno sperone roccioso all’imbocco del passo di Bran, si staglia una fortezza affascinante e misteriosa: il Castello di Bran. Spesso presentato come “la dimora di Dracula”, questo maniero ha alimentato il mito del vampiro più celebre della letteratura. Ma qual è la linea sottile che separa leggenda e realtà? In questo articolo esploreremo la storia, i punti di contatto con il mito di Dracula e alcune curiosità che rendono il castello un luogo unico da visitare.
Breve storia del castello di Bran
Le origini del castello risalgono al periodo medievale: nel 1211 i Cavalieri Teutonici costruirono una struttura in legno su una roccia strategica, finalizzata a controllare il confine sud-orientale della Transilvania. Tuttavia, quella prima fortificazione fu distrutta durante le invasioni dei Mongoli nel 1242. Solo in seguito, nel 1377, il re Luigi I d’Ungheria concesse ai cittadini di Brașov (Kronstadt) il diritto di costruire un castello in pietra al passo di Bran. I lavori si conclusero attorno al 1388, quando la fortezza diventò un punto fondamentale di controllo sul traffico commerciale e militare fra Transilvania e Valacchia.
Nel tempo il castello subì danni, restauri e modifiche: un’esplosione nel 1563 e tempeste nel 1617 danneggiarono parte delle strutture; nel 1723 venne restaurata la torre settentrionale. Con l’avvento del XX secolo, il castello passò nelle mani della regina Maria di Romania, che lo trasformò in residenza estiva e lo abbellì internamente. Durante il regime comunista fu espropriato, ma nel 2006 fu restituito agli eredi della principessa Ileana.
Oggi il castello è un museo con collezioni dedicate alla storia locale e alla famiglia reale rumena.
Perché si associa Bran al conte Dracula?
Il legame fra il Castello di Bran e la figura di Dracula è soprattutto frutto di marketing turistico e immaginario letterario, più che di evidenze storiche certe.
L’ispirazione letteraria e la geografia immaginata
Bram Stoker, autore del celebre romanzo Dracula (1897), ambientò la storia in Transilvania, descrivendo il castello del conte come arroccato su un precipizio, con gole profonde e atmosfera gotica.
Tuttavia, Stoker non visitò mai la Romania, e non lasciò indicazioni precise che consentissero di identificare un castello reale come quello del vampiro. Bran è uno dei pochi castelli in Transilvania che rispondono almeno in parte alla descrizione stilistica: torri aguzze, passaggi stretti, ambienti elevati — elementi che contribuiscono alla sua fama come “castello di Dracula”.
Il vero Vlad “Dracula”
Il personaggio storico di Vlad III di Valacchia (noto anche come Vlad l’Impalatore o Vlad Drăculea) è spesso associato al conte Dracula. Eppure, il suo legame con Bran è tenue e controverso; alcune fonti affermano che Vlad potrebbe avere passato brevi periodi presso Bran o averne assediato le zone vicine, ma non esistono prove certe che vi abbia mai avuto residenza continuativa. In altri casi si parla addirittura che Vlad fosse stato imprigionato per un breve periodo a Bran, ma anche questa versione è priva di conferme documentarie solide.
In sostanza: il castello di Bran non è mai stato dimora ufficiale né stabile di Dracula (o di Vlad), ma la sua aura gotica e l’immaginario vampirico l’hanno trasformato nel sito più famoso per chi vuole esplorare il mito.
Cosa vedere al castello di Bran e vivere un po’ di suggestioni mistiche
Visitare il Castello di Bran significa attraversare una combinazione di storia autentica e atmosfere evocative. Quanto deve essere affascinante perdersi in una location associata a un racconto immortale? Troppo. Ecco perché visitare il castello significa entrare a piè pari dentro la vita del noto vampiro, anche se non esiste, ma è bello pensare sia così. La valigia per la Romania non aspetta altro che essere aperta, riempita e richiusa…per vedere che cosa, oltre al Castello? Questo e molto altro:
- Passaggi stretti e scalinate tortuose: l’architettura interna è caratterizzata da corridoi bassi, gradini irregolari e strettoie che amplificano il senso di claustrofobia, elementi che ben si prestano all’immaginario di ambienti “vampirici”;
- Sale con armi, armature e oggetti d’epoca: gli allestimenti del museo presentano anche armi medievali e armature, che contribuiscono all’atmosfera storica del luogo;
- Collezioni della regina Maria: molti ambienti, mobili, foto e opere d’arte rispecchiano l’epoca in cui la regina Maria di Romania abitò e restaurò il castello;
- Strumenti di tortura (reperti “macabri”): in alcune stanze si espongono strumenti medievali di tortura e supplici, che attraggono i visitatori in cerca di brividi;
- Atmosfere spettrali e leggende di fantasmi: secondo tradizioni locali, il castello avrebbe ospitato strani fenomeni: nelle sue stanze e cortili alcuni parlano di risate di bambini, ombre misteriose, presenze inspiegabili;
- Panorami mozzafiato: dalla roccia su cui è eretto, il castello domina le valli di Moeciu e Bârsei, offrendo viste suggestive che si prestano bene alle storie di vampiri e atmosfere gotiche.
Curiosità e aneddoti sul castello di Bran e dintorni
Il Castello di Bran custodisce non solo storia e mistero, ma anche una serie di curiosità e aneddoti che ne arricchiscono il fascino. Dopo decenni sotto il controllo dello Stato durante il periodo comunista, il maniero è stato restituito nel 2006 agli eredi della principessa Ileana, tra cui l’arciduca Dominic e le sorelle Maria Magdalena ed Elisabetta, segnando la fine di una lunga battaglia legale. Il legame tra il castello e la famiglia reale rumena è testimoniato anche dal desiderio della regina Maria di Romania: una parte del suo cuore, infatti, doveva essere sepolta proprio a Bran, a testimonianza dell’affetto profondo per questo luogo così speciale. Oltre agli episodi storici, il castello è diventato anche un palcoscenico per eventi culturali e turistici: ogni ottobre, in occasione di Halloween, ospita visite a tema horror e spettacoli ispirati alla leggenda di Dracula, sfruttando appieno il suo richiamo internazionale. Non bisogna poi dimenticare l’aspetto di marketing che ha accompagnato il castello: il nome “Castello di Dracula”, pur non essendo storicamente accurato, è largamente utilizzato per attrarre visitatori da tutto il mondo. Infine, va segnalato che a causa della sua struttura medievale con scale strette, passaggi angusti e pendenze, alcune aree del castello non sono facilmente accessibili alle persone con disabilità motorie, un limite che ricorda quanto sia antica e autentica questa costruzione.
Il fascino che continua
Oggi il Castello di Bran resta uno dei simboli più riconoscibili della Transilvania e della “terra dei vampiri”. Ogni anno richiama centinaia di migliaia di visitatori (anche oltre mezzo milione), desiderosi di vivere una “notte” più unica che rara, dove la storia si intreccia con il fascino della leggenda e dove ogni stanza racconta qualcosa. Certo, se cercate la “vera casa di Dracula”, dovrete accontentarvi della fantasia (perché nessuna prova accredita che il conte abbia vissuto su queste mura), ma se siete alla ricerca di atmosfere gotiche, panorami suggestivi e un salto in un mondo dove fantasia e storia si inglobano, allora il castello di Bran è una tappa da non perdere. Ad Halloween, poi, tutto assume un senso diverso: da provare.
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