Costo kWh: qual è il prezzo e come si determina
Il costo del kWh (chilowattora) è una delle voci principali della bolletta elettrica. Ma cos’è esattamente? Come si calcola? E soprattutto, quanto costa oggi un kWh in Italia? Vediamo di seguito in modo chiaro e semplice da cosa dipende il prezzo dell’energia elettrica e come capire se la propria tariffa è conveniente.
Cos’è il kWh
Il kWh, abbreviazione di chilowattora, è l’unità di misura dell’energia elettrica. Indica quanta energia viene consumata in un’ora da un apparecchio con potenza di 1 kW. Per esempio, un forno da 2 kW acceso per mezz’ora consuma circa 1 kWh (2 kW x 0,5 ore = 1 kWh). Capire cosa rappresenta il kWh è importante per interpretare correttamente la bolletta e confrontare le offerte dei fornitori di luce.
Quanto costa un kWh nel 2025: differenze tra mercato libero e tutelato
Il prezzo del kWh varia in base al tipo di mercato e all’offerta scelta.
Nel mercato tutelato, il costo dell’energia viene aggiornato periodicamente da ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Questo mercato è destinato a cessare progressivamente, lasciando spazio a quello libero.
Nel mercato libero, invece, ogni fornitore può proporre il proprio prezzo in base all’andamento dei costi all’ingrosso. Il cliente può scegliere tra molte offerte: prezzo fisso, variabile, monorario o multiorario. I fornitori competono con sconti e servizi aggiuntivi, come l’energia 100% verde o le app per monitorare i consumi.
Scegliere il mercato libero può essere vantaggioso se si confrontano attentamente le proposte. Tuttavia, è importante verificare il prezzo al kWh, la durata del contratto e la presenza di costi aggiuntivi o vincoli.
A novembre 2025, il costo medio di un kWh per uso domestico nel mercato libero oscilla tra 0,20 € e 0,35 €, a seconda della tariffa e della fascia oraria.
Nel mercato tutelato, il prezzo può essere leggermente inferiore o superiore, in base agli aggiornamenti trimestrali.
Come si determina il costo del kWh
Il prezzo finale dell’energia elettrica non è solo il “costo puro” dell’elettricità, ma è composto da diverse voci:
- Spesa per la materia energia: è la parte che copre il costo dell’elettricità acquistata dal fornitore sul mercato all’ingrosso. È la quota che varia maggiormente e che più incide sul prezzo del kWh.
- Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: comprende i costi per portare l’energia nelle case e per la manutenzione delle reti elettriche. È stabilita da ARERA e non cambia tra i fornitori.
- Oneri di sistema: servono a finanziare attività di interesse generale, come il sostegno alle energie rinnovabili o la sicurezza del sistema elettrico.
- Imposte e IVA: comprendono l’accisa sull’energia e l’IVA al 10%.
La somma di queste componenti determina il costo effettivo del kWh che si trova in bolletta.
Fasce orarie e consumo intelligente
Molte offerte luce prevedono tariffe multiorarie, con costi diversi del kWh in base al momento della giornata:
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F1 (ore di punta): dal lunedì al venerdì, 8:00–19:00.
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F2 (intermedie): dal lunedì al venerdì, 7:00–8:00 e 19:00–23:00, sabato 7:00–23:00.
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F3 (fuori punta): notturne e festivi.
Usare gli elettrodomestici più energivori (lavatrice, lavastoviglie, forno) nelle fasce F2 e F3 può ridurre sensibilmente la spesa in bolletta.
Come risparmiare sul costo del kWh
Ecco altri consigli per contenere la spesa energetica, quando non basta scegliere l’offerta più economica:
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Confronta periodicamente le tariffe sul mercato.
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Utilizza elettrodomestici di classe energetica alta (A++ o superiore).
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Spegni completamente gli apparecchi in stand-by.
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Installa lampadine a LED.
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Valuta l’autoproduzione con pannelli fotovoltaici.
Piccole abitudini quotidiane possono ridurre i consumi anche del 20-30% annuo.
Il costo del kWh, insomma, è il risultato di diversi fattori: prezzo dell’energia, costi di rete, oneri e tasse. Conoscere la composizione della bolletta e le differenze tra mercato libero e tutelato aiuta a fare scelte consapevoli.
Monitorare i propri consumi e confrontare regolarmente le offerte, inoltre, permette di risparmiare e di gestire meglio la spesa energetica. In un periodo in cui l’energia pesa sempre di più sul bilancio familiare, informarsi è il primo passo per spendere meno.
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