Eterna salute, il nuovo mito che sfata l’immortalità
Il mito dell’immortalità è presente in ogni cultura, fin dallo sviluppo dell’antica Grecia. È da qui che arriva il mito di Titono ed Aurora, che chiede a Zeus di rendere immortale il marito. Però si dimentica un piccolo dettaglio: di chiedere anche la giovinezza eterna. Titono invecchia ed invecchia, perde energie e forza, ma è immortale. Ne è valsa davvero la pena?
C’è una differenza tra immortalità ed eterna giovinezza? Assolutamente e la ricerca di essere sempre giovani permea ogni aspetto della società moderna. È la paura di invecchiare e di invecchiare con dolori, malattie e problemi. Gli esperti chiamano la paura di invecchiare “gerascofobia,” una vera e propria fobia che, nei casi estremi, prova ansia e una paura persistente ed irrazionale. C’è poi l’ossessione di vivere più lungo, come dimostra il lavoro dell’azienda americana
Retro Biosciences, che punta a prolungare la durata della vita umana in buona salute di un decennio.
Miliardari e milionari del mondo si dedicano a cercare terapie e tattiche contro l’invecchiamento, ma sono in pochi a chiedersi come vivere bene ora ed adesso. Se non si può essere immortali o eternamente giovani, si può vivere in salute il più a lungo possibile. Come? Anche sfruttando l’aiuto di integratori e vitamine, che si occupano di migliorare il sistema, non di “ingannarlo.” Come gli integratori al collagene, una proteina che si trova naturalmente nel corpo umano.
Però, con il passare degli anni, il corpo produce sempre meno collagene, fondamentale perchè dà forza e elasticità ad ossa, muscoli e pelle. Una carenza di questa proteina porta ad avere una pelle più secca, dolori articolari e tendini meno elastici.
Il collagene non è l’unico integratore che può fare la differenza. Un recente studio ha rivelato che gli acidi grassi Omega 3 sono chiave nella longevità, ma gli italiani non ne assumono abbastanza. La media nazionale è de 4% di presenza di questi grassi, contro il raccomandato 8%. Integrarli nelle propria dieta è facile, a tutte le età, perchè basta aggiungere cibi come mango e papaya, meglio se accompagnati da una tazza di tè. Integrare l’assunzione di collagene e di omega 3 è utile per prevenire i normali acciacchi dell’età, invece di ignorarli.
Infatti, curare la propria salute prima che sia troppo tardi è forse uno dei grandi segreti di un invecchiamento efficace. Un altro ingrediente per creare la ricetta perfetta è la compagnia. Infatti, gli effetti dell’isolamento sono distruttivi. Per questo, a Città di Castello in Umbria la cooperativa “La Rondine” ha lanciato il progetto Caffè Alzheimer all’interno del parco secolare della residenza protetta Muzi Betti. Questo caffè è un luogo aperto a tutti, nato con l’obiettivo di combattere l’isolamento per i meno giovani, che hanno uno spazio dove potersi unire.
Con la demenza che ruba fino a 13 anni di vita, viverli al meglio è fondamentale. Per questo, ci sono sia iniziative come quelle di Città di Castello, sia tecnologie che possono venire in aiuto di esperti e famiglie. Infatti, un nuovo strumento di intelligenza artificiale (IA) rileva la depressione tra gli anziani grazie a tecniche di analisi dei cambiamenti nella voce. Il gruppo di ricercatori sta raccogliendo campioni vocali di persone che hanno più di 55 anni per poter sviluppare un algoritmo efficace e davvero utile contro la depressione, anche nella sua forma più lieve conosciuta come SSD.
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