Nuovo Bonus Mamme 2025: come funziona, requisiti, importo e scadenze per la domanda all’Inps
Un sostegno concreto per le madri lavoratrici con figli: è il nuovo Bonus Mamme 2025, introdotto dal decreto-legge n. 95/2025 e chiarito dall’INPS con la circolare n. 139 del 28 ottobre 2025. La misura, che sostituisce temporaneamente l’esonero contributivo rinviato al 2026, prevede un contributo mensile di 40 euro esentasse, erogato in un’unica soluzione fino a un massimo di 480 euro annui.
Vediamo nel dettaglio che cos’è il nuovo Bonus Mamme, chi può fare domanda, come funziona, quali sono i requisiti richiesti ed entro quando è possibile presentare la domanda.
Che cos’è il nuovo Bonus Mamme 2025
Il Bonus Mamme 2025 è un incentivo economico riservato alle madri lavoratrici (dipendenti o autonome) con almeno due figli. Il contributo mira a sostenere la maternità e la partecipazione femminile al lavoro, offrendo un aiuto diretto per le spese familiari.
La misura sostituisce temporaneamente l’esonero contributivo per le madri lavoratrici, previsto inizialmente per il 2025 ma rinviato al 2026. Secondo quanto anticipato nella manovra 2026, il bonus dovrebbe essere confermato e aumentato a 60 euro mensili per il prossimo anno.
Scadenze per la domanda: tutto entro il 9 dicembre 2025
Le domande per il Bonus Mamme vanno presentate entro 40 giorni dalla pubblicazione della circolare, quindi entro il 9 dicembre 2025 (il 7 è domenica e l’8 è festivo). Chi invece matura i requisiti dopo questa data avrà tempo fino al 31 gennaio 2026 per inoltrare la richiesta.
Come presentare la domanda
Il servizio per l’invio della domanda sarà disponibile tramite:
- il sito INPS (www.inps.it) utilizzando SPID, CIE 3.0, CNS o eIDAS;
- il Contact Center Multicanale ai numeri 803.164 (da rete fissa, gratuito) o 06.164.164 (da mobile, a pagamento);
- gli Istituti di Patronato, che offriranno assistenza nella compilazione e nell’invio della richiesta.
All’atto della domanda, la richiedente deve indicare anche la modalità di pagamento preferita, scegliendo tra accredito su conto con IBAN o bonifico domiciliato.
A quanto ammonta il Bonus Mamme?
Il bonus ha un importo di 40 euro mensili, per un totale massimo di 480 euro annui. È esentasse, non concorre al reddito ai fini fiscali e non incide sull’ISEE.
Il pagamento sarà effettuato in un’unica soluzione a dicembre 2025, oppure entro febbraio 2026 per le domande pervenute più tardi. È vero, la cifra può sembrare simbolica, ma rappresenta un segnale importante di attenzione alle lavoratrici con figli, in attesa delle misure strutturali previste dalla Legge di Bilancio 2026.
Requisiti per ottenere il Bonus Mamme 2025
Per accedere al bonus, la lavoratrice deve autocertificare il possesso congiunto dei requisiti stabiliti dall’INPS:
- Essere madre di almeno due figli:
- con due figli, il più piccolo deve avere meno di 10 anni;
- con tre o più figli, il più piccolo deve avere meno di 18 anni.
- Essere una lavoratrice madre, rientrando in una delle seguenti categorie:
- dipendente, esclusi i rapporti di lavoro domestico;
- autonoma iscritta alle gestioni previdenziali obbligatorie;
- professionista iscritta a una cassa professionale (come quelle disciplinate dai D.Lgs. n. 509/1994 e 103/1996) o alla Gestione Separata.
Altro aspetto da tenere a mente: le madri con tre o più figli e contratto a tempo indeterminato non possono richiedere il bonus, ma potranno beneficiare dell’esonero contributivo IVS previsto dalla legge di Bilancio 2024.
- Avere un reddito da lavoro annuo pari o inferiore a 40.000 euro.
Come funziona il calcolo del requisito familiare
Il numero dei figli deve essere posseduto alla data del 1° gennaio 2025 oppure maturare entro il 31 dicembre 2025. Una volta soddisfatto, il requisito vale per l’intero anno, salvo i casi di sospensione della responsabilità genitoriale o raggiungimento del limite d’età del figlio più piccolo.
Esempi pratici di spettanza del bonus
Il diritto al Bonus Mamme dipende dal numero dei figli e dal tipo di contratto di lavoro. Una madre con due figli potrà ricevere il bonus fino al mese in cui il più piccolo compie dieci anni, mentre una madre con tre figli e il più piccolo sotto i 18 anni potrà beneficiarne solo se non ha un contratto a tempo indeterminato, accedendo altrimenti all’esonero contributivo.
Situazioni particolari, come la nascita di un nuovo figlio nel corso dell’anno, determinano l’inizio del diritto dal mese della nascita, senza che eventi come l’affidamento esclusivo dei figli al padre o il decesso del bambino interrompano il beneficio già maturato. In sostanza, il bonus si adatta alla realtà familiare, seguendo le nuove nascite e le variazioni del contratto di lavoro, garantendo un sostegno flessibile e concreto.
Quando decorre il diritto al bonus
Se il requisito dei figli si perfeziona durante il 2025, il diritto decorre dal mese di nascita del figlio. Il bonus resta valido fino al mese in cui il figlio più piccolo compie 10 o 18 anni, a seconda dei casi.
Un aiuto alle madri in attesa delle nuove misure 2026
Il Nuovo Bonus Mamme 2025 rappresenta una misura ponte in attesa della riforma strutturale dei sostegni alla genitorialità. Secondo le anticipazioni della Legge di Bilancio 2026, il beneficio sarà riconosciuto anche per l’anno successivo, con un aumento dell’importo mensile da 40 a 60 euro.
Si tratta di un intervento transitorio, ma che può fare la differenza per molte famiglie, soprattutto per le madri lavoratrici con redditi medio-bassi, spesso costrette a conciliare lavoro e responsabilità familiari.
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