Tasse sulla pensione: perché si pagano?

Uno dei quesiti che ci si fa di frequente una volta che si termina di lavorare ogni giorno riguarda proprio la pensione. In particolare, ci si domanda perché si pagano le tasse una volta che si è costretti ad andare in pensione.

Tutti sognano di arrivare in questa fase della propria età per godere del meritato riposo e non avere più tanto da pagare, ma in realtà non è proprio così.

In questo articolo approfondiamo questa tematica così importante, per poter rispondere alla tua domanda ed eliminare ogni dubbio riguardo a ciò.

Perché si pagano le tasse sulla pensione?

Tutti noi lavoriamo per una vita intera e sogniamo spesso di arrivare al momento della pensione senza più dover pagare tasse.

In realtà non è così: infatti, anche con l’arrivo dell’età pensionabile donne e uomini devono pagare le tasse sulla pensione. Ma perché? Il motivo è semplice: la pensione si configura come un reddito e, di conseguenza, viene tassata proprio come succedere con il reddito guadagnato da persona che è ancora attiva dal punto di vista professionale.

Ogni forma di reddito, incluso il reddito da pensione, è soggetta alle tasse e, precisamente all’IRPEF, cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Ma entriamo nello specifico: durante la tua vita lavorativa sei costretto a pagare delle tasse che non sono proprio da definirsi con questa parola: infatti, possiamo dire che si tratta più precisamente dei contributi previdenziali riscossi dall’INPS che hanno lo scopo di essere accantonati per la tua futura pensione.

Quanto si paga di tasse?

Non possiamo dare una risposta precisa a quando si paga di tasse sulla pensione, poiché tutto dipende proprio da quanto denaro ti viene versato. Infatti, è necessario considerare che esistono diversi scaglioni IRPEF e che puoi rientrare in uno di questi e, di conseguenza, avere diritto a pagare più o meno tasse. L’importo finale è proprio definito dall’appartenenza ad uno degli scaglioni e si basa sui soldi che percepisci per la pensione.

Rammenta che maggiore è la pensione e più alta è la percentuale di tasse che si devono pagare. Al contrario, se hai una pensione bassa, con le detrazioni fiscali dedicate ai pensionati potresti addirittura arrivare a non dover pagare alcunché. Per questa categoria sono previste diverse agevolazioni come, per esempio, le detrazioni per l’età anagrafica, nel caso in cui si avessero dei familiari a carico.

Quanto si paga di IRPEF?

Dunque, quanto si paga sull’IRPEF? Gli scaglioni definiscono l’importo di ciò che si deve pagare. Qui di seguito ecco le percentuali per quanto riguarda le pensioni:

• fino a 28 mila euro si parla di una percentuale del 23%;
• tra i 28 mila euro e i 50 mila euro la percentuale sale al 35%;
• sopra ai 50 mila euro si parla di una percentuale che ammonta al 43%.

Rispetto agli anni precedenti, il secondo scaglione è stato inglobato nel primo, con l’aliquota applicata su questa fascia di reddito calata dal 25% al 23%.

Sulla pensione si pagano i contributi?

Quindi, alla domanda se si pagano i contributi anche sulla pensione la risposta è no, giacché sono previste altre tassazioni su questo tipo di reddito. Come abbiamo accennato, il pagamento dei contributi INPS serve proprio per finanziare le future prestazioni pensionistiche.

Il primo anno di pensione non si pagano le addizionali

Le addizionali IRPEF regionali sono trattenute dalla pensione nell’anno successivo a quello in cui sono state maturate. Per quanto riguarda le addizionali comunali è necessario considerare che si agisce in modo differente: vi è un vero e proprio slittamento delle addizionali comunali poiché è previsto un acconto nell’anno di riferimento e poi il saldo in quello successivo. Il tutto avviene attraverso le rate.

Quindi, nel primo anno di pensione non ci sono trattenute, ma in seguito INPS manda il conguaglio l’anno seguente.