Tra città vive e antiche glorie: Amman, Salt e Jerash
La Giordania è spesso associata a immagini iconiche: Petra, il Wadi Rum, il Mar Morto. Ma oltre ai grandi simboli, il Paese offre anche un tessuto urbano e storico che merita attenzione, un volto meno conosciuto, più autentico, più appartato. Amman, Salt e Jerash, tre città del nord, permettono di esplorare questa dimensione più quotidiana e concreta, rivelando aspetti fondamentali per comprendere davvero la complessità culturale di questa terra leggendaria.
Amman: una capitale da riscoprire
Spesso considerata solo una tappa logistica all’inizio o alla fine del viaggio, Amman viene liquidata troppo in fretta. Eppure, per chi decide di fermarsi, la capitale giordana si rivela ricca di spunti, contrasti e vitalità urbana. Con quasi cinque milioni di abitanti, è una metropoli complessa e stratificata. Non è una città che si lascia interpretare al primo sguardo: servono tempo, attenzione e voglia di andare oltre la superficie.
Il percorso può iniziare dalla Cittadella, l’antica acropoli abitata ininterrottamente fin dal Neolitico, che domina dall’alto il centro della città. Qui le rovine romane, bizantine e omayyadi convivono in un unico spazio stratificato, mentre la vista panoramica offre una prima, intensa introduzione al paesaggio urbano. Il piccolo ma ben curato Museo Archeologico Nazionale ospita reperti che raccontano la storia millenaria della città, conosciuta nell’antichità come Rabbath Ammon.
Nei quartieri di Jabal Amman e Jabal al-Weibdeh, il tessuto cittadino si fa più variegato. Caffè letterari, gallerie d’arte, librerie indipendenti e botteghe artigiane si alternano a case tradizionali e spazi comunitari. In queste zone, il fermento culturale contemporaneo incontra una memoria storica ancora viva. Rainbow Street, la via più nota ai turisti, offre ristoranti panoramici, negozi di design locale e una vivace atmosfera serale. Ma la parte più autentica della città si trova altrove: nei mercati del centro, tra le bancarelle di spezie, i forni che sfornano pane caldo e i piccoli gesti quotidiani che definiscono la vita locale.
Amman non è una città che cerca di stupire. Chiede attenzione, tempo e voglia di osservare. E chi le concede tutto questo, ne scopre l’identità più profonda.
Salt: l’essenza della Giordania meno nota
A circa 30 chilometri a nord-ovest di Amman, adagiata su tre colline che sembrano intrecciarsi, si sviluppa Salt, una delle città storicamente più rilevanti della regione. Le sue origini risalgono probabilmente all’epoca ellenistica o romana, ma è durante il periodo ottomano, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, che la città conosce il suo massimo splendore. Grazie ai commerci con la Palestina e alla presenza di funzionari imperiali, medici e artigiani, Salt divenne un centro amministrativo e culturale di primo piano.
Oggi Salt è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO per l’eccezionale valore urbanistico e umano del suo centro storico. Le abitazioni storiche in pietra giallo-dorata, tipiche dell’architettura ottomana, sono ancora perfettamente conservate. Archi a ogiva, facciate eleganti, balconi in ferro battuto e cortili interni restituiscono un’atmosfera armoniosa e coerente. Salt è anche un simbolo di convivenza religiosa. Moschee e chiese cristiane si affacciano le une accanto alle altre, a testimonianza di una lunga storia di tolleranza tra comunità diverse, ancora oggi percepibile nel quotidiano.
Nel vecchio bazar, il commercio si svolge ancora secondo dinamiche locali, senza filtri turistici. Tra le tappe più interessanti, la Casa Abu Jaber, una delle più importanti residenze ottomane della città. Costruita tra fine Ottocento e inizi del Novecento, oggi ospita un museo che racconta la vita delle famiglie notabili dell’epoca, con arredi originali e fotografie storiche.
Senza bisogno di effetti scenici, la bellezza di Salt risiede nella coerenza delle sue forme, nella discrezione della sua gente e nella sensazione di essere entrati in una Giordania lontana dalle rotte più battute.
Jerash: grandezza romana in Medio Oriente
Con Jerash, il viaggio cambia scala. A differenza di Amman e Salt, qui è la monumentalità a dominare. La città romana – una delle meglio conservate nel Medio Oriente – è una tappa classica degli itinerari in Giordania e mantiene intatto il suo potere evocativo. Gerasa, come veniva chiamata in epoca romana, fu una delle città più rilevanti della Decapoli, l’alleanza di dieci centri urbani nell’area siro‑giordana, con un impianto urbanistico e monumentale di grande respiro.
La visita si apre con l’arco di Adriano, un ingresso monumentale eretto per celebrare la visita dell’imperatore nel 129 d.C. Si prosegue verso il foro ovale, una delle piazze pubbliche più ampie dell’antichità, caratterizzata da un’elegante cornice di colonne, e lungo il Cardo Maximus, la strada colonnata principale che attraversava l’intera città. Il Teatro Sud, il Tempio di Artemide e quello di Zeus completano l’itinerario, che si estende su oltre 80 ettari. Le colonne, in parte originali e in parte ricostruite durante i restauri, restituiscono un’immagine vivida della città antica e della sua vita quotidiana.
Oggi Jerash è considerata un punto di riferimento per la conservazione del patrimonio romano al di fuori dell’Europa. Non sorprende che venga spesso definita la “Pompei d’Oriente”, anche se il paragone, per quanto evocativo, può oscurare l’identità unica di questo straordinario sito.
Un sito vivo. Dal 1981 la città ospita il Jerash Festival of Culture & Arts, un programma di musica, danza e teatro che trasforma le antiche rovine in un palcoscenico contemporaneo, restituendo al sito la sua funzione originaria di spazio pubblico e comunitario.
Cominciare un viaggio in Giordania da queste tre città significa scegliere di guardare in profondità. Amman mostra una capitale antica e moderna, in continua trasformazione; Salt restituisce il valore della quotidianità; Jerash impressiona per la sua eredità monumentale. Tre luoghi diversi, tre chiavi di lettura complementari. E una premessa chiara: la Giordania è capace di sorprendere e offrire molto più di ciò che ci si aspetta, invitando a osservare con attenzione e senza fretta.
Il racconto prosegue: vi porteremo verso Petra, tra cammini antichi e silenzi di pietra. Restate con noi.
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