Guida semplice alle obbligazioni: cosa sono e come funzionano
Tra le opportunità di investimento, le obbligazioni sono tra le più citate: con l’aiuto della nostra guida, scopriamo che cosa sono le obbligazioni e quali sono le loro principali caratteristiche.
Che cosa sono le obbligazioni?
Se volessimo dare una semplice definizione di obbligazione potremmo dire che è, prima di tutto, un titolo di credito emesso da un’azienda o un ente pubblico a fronte di una richiesta di finanziamento. Una società privata (o pubblica), uno stato, una regione o anche un comune tramite l’emissione delle obbligazioni cercano la liquidità tramite la quale finanziarsi. L’obbligazione è quindi uno strumento finanziario tramite il quale, come investitori, cerchiamo solitamente di diversificare i nostri investimenti (è una comune “alternativa” alle azioni).
Qual è il loro funzionamento?
Per capire il funzionamento delle obbligazioni, ricordiamoci che gli attori in gioco sono l’investitore (l’obbligazionista, colui che finanzia) e l’emittente (che chiede il denaro in prestito). Questo finanziamento è quindi diviso in obbligazioni, che vengono acquistate a fronte della promessa del pagamento di un interesse (cedola) e del rimborso al momento della scadenza. A seconda dell’obbligazione, il tasso d’interesse può essere fisso o variabile, influenzando in questo modo il rendimento che possiamo aspettarci. Il rimborso può invece avvenire in modo ordinario o straordinario: nel primo caso, si tratta della scadenza naturale prevista dalla durata del finanziamento. Nel secondo caso, può essere il rimborso anticipato. Teniamo presente che il prezzo pagato al rimborso può essere fisso (cioè, di solito identico al controvalore monetario al momento della sottoscrizione) oppure variabile.
Quali sono i diversi tipi?
In considerazione del fatto che gli emittenti di questi titoli di credito possono stabilire con ampia autonomia le caratteristiche, esistono davvero tanti tipi di obbligazioni. Vediamo quali sono le principali tipologie:
- Obbligazioni strutturate: uniscono il tipico rimborso a scadenza (valore nominale di sottoscrizione) a una particolare variabilità del rendimento (contratti derivati);
- Obbligazioni enti locali: sono emesse solitamente da province o comuni, con una durata medio-lunga (la scadenza è di almeno 5 anni);
- Obbligazioni governative: sono i tipici BOT, BTP, CCT e altri titoli di stato – nel caso dell’Italia – tramite i quali si finanzia il fabbisogno;
- Obbligazioni bancarie: sono emesse dagli istituti di credito, con una durata media di solito di almeno 2 anni (se è previsto un rimborso anticipato, avviene al minimo dopo 18 mesi);
- Obbligazioni ad estrazione: possono essere rimborsate secondo uno schema progressivo, cioè in concomitanza con sorteggi che avvengono secondo una precisa calendarizzazione;
- Obbligazioni ipotecarie: sono titoli che derivano dalle cartolarizzazioni dei prestiti ipotecari (definite anche mortage backed security);
- Obbligazioni garantite: sono corredate da una specifica garanzia di adempimento (pagamento delle cedole e rimborso) a tutela del creditore;
- Obbligazioni convertibili: gli investitori possono decidere liberamente se convertirle (o no) in titoli azionari, passando dallo status di creditore a quello di socio (azionista).
I principali vantaggi, svantaggi e rischi
Se dovessimo indicare i principali svantaggi e svantaggi delle obbligazioni, potremmo considerare questi aspetti:
- nel confronto con le azioni, le obbligazioni si considerano solitamente un investimento con un minor rischio, poiché non risentono delle tipiche fluttuazioni di mercato (quotazioni);
- rispetto alle azioni, le obbligazioni non dànno diritto di voto ai loro titolari (gli azionisti dispongono invece di questa facoltà durante le assemblee);
- il rendimento atteso dalle obbligazioni è più basso rispetto alle azioni, pur essendo determinato da diversi fattori e non essendo una regola assolutamente generalizzabile.
In caso di insolvenza del debitore (e conseguente liquidazione dei creditori), gli obbligazionisti godono di un diritto di prelazione rispetto agli azionisti.
Qual è il rendimento atteso dalle obbligazioni?
Per sapere qual è il rendimento atteso dalle obbligazioni, teniamo presente che può variare soprattutto in funzione della loro durata e dal rischio di insolvenza. C’è spesso una correlazione tra i rendimenti insolitamente elevati e il rischio di non vedere rimborsato il titolo di credito. Le obbligazioni a tasso variabile, per esempio, potrebbero avere delle opportunità di rendimento più interessanti rispetto a quelli a tasso fisso. Le obbligazioni a zero coupon (cioè senza il pagamento di cedole) offrono invece un rendimento che è il risultato della differenza tra il valore alla sottoscrizione (inferiore) e quello pagato al rimborso del titolo.
Come investire in obbligazioni
Per sapere come investire in obbligazioni e quindi quali titoli acquistare, ricordiamoci di affidarci sempre ai consigli del nostro consulente di fiducia. In linea di massima, comunque, un portfolio di titoli accuratamente differenziato ci permette di investire con maggior serenità.
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