Guida pratica per un'abbronzatura sicura: evitare danni e controindicazioni
Il tempo della spiaggia è quasi arrivato. La primavera non si è vista, dunque ci si prepara all’estate: come? Selezionando i migliori prodotti per proteggersi dal sole e preparando la pelle a un’esposizione corretta. La bella stagione è ormai alle porte e l’abbronzatura è il desiderio che accomuna la maggior parte delle persone. Tutti vogliono la tintarella dorata, tutti vorrebbero abbronzarsi in modo corretto e uniforme, ma soprattutto senza andare incontro a rischi. Tutto questo è possibile? Certo, se si presta attenzione. Qui scopriremo come abbronzarsi nel modo migliore senza controindicazioni: proteggere la pelle è sempre essenziale.
Come prendere il sole in modo corretto
Esporsi al sole si può fare, purché sia fatto con intelligenza e consapevolezza. Ottenere un’abbronzatura omogenea ed esteticamente appagante non è un peccato, anzi è un obiettivo che accomuna la stra grande maggioranza delle persone. Tuttavia, spesso e volentieri capita di dimenticarsi alcune “regole” di base, utilissime per quanto riguarda l’ottenimento di quel tanto sognato effetto dorato. Il sole è un alleato prezioso per la salute (stimola la produzione di vitamina D, regola il ritmo circadiano, migliora l’umore), ma come ogni forza potente, va gestito con grande attenzione. L’ideale, infatti, sarebbe esporsi in modo graduale, soprattutto nei primi giorni, quando la pelle non è ancora abituata alla potenza dei raggi. I dermatologi raccomandano sempre di evitare le ore centrali della giornata, quando l’intensità dei raggi solari è massima. Il momento migliore sarebbe il mattino presto o il tardo pomeriggio, quando il sole è, in un certo senso, più “gentile”. Ciò non significa che non “funzioni”, anzi, ma l’aggressività dei raggi è sicuramente minore.
Come ci si abbronza, quindi, senza rischi? Esiste un modo per prendere il sole in modo corretto? Beh, in realtà le regole da seguire sono sempre le stesse. Oltre all’orario di esposizione, fondamentale da un punto di vista della salute della pelle, è obbligatorio applicare una protezione solare sia sul viso, sia sul corpo (e anche sui capelli, oltre all’uso del cappello). Si consiglia sempre di applicare il prodotto nel corso della giornata ogni due ore. L’ideale sarebbe partire con una crema protettiva 30 o 50 (quest’ultima ottima per chi ha la pelle particolarmente chiara) e riapplicarla regolarmente. Stesso discorso anche per le labbra, le eterne dimenticate: applicate uno stick protettivo; in commercio ne esistono decine e decine.
Riconoscere il proprio tipo di pelle è fondamentale
Non tutte le pelli reagiscono allo stesso modo ai raggi solari. La fotoprotezione efficace, infatti, parte proprio dalla consapevolezza del proprio fototipo. Secondo la classificazione di Fitzpatrick, esistono sei fototipi, da I (pelle molto chiara, occhi azzurri, capelli rossi, soggetta a scottature), al VI (pelle molto scura, praticamente mai soggetta a eritemi).
Il ragionamento è semplice, ma è meglio ribadirlo: chi appartiene ai fototipi più chiari dovrà adottare una protezione più alta e tempi di esposizione più brevi, mentre fototipi scuri possono sopportare una maggiore esposizione, pur non essendo immuni a rischi. La protezione solare è obbligatoria per tutti.
Scelta della crema solare ideale
La crema solare spesso è vista come una scomodità, ma si rivela fondamentale. Ormai in commercio ne esistono tantissime e anche il “problema” della consistenza è alquanto superato. Ci sono fluidi protettivi così leggeri al tatto da non sentirli nemmeno sulla pelle e questo è un grandissimo plus dal punto di vista dell’applicazione. Non tutte le creme solari sono “pesanti”, né lasciano la scia bianca tanto odiata.
In ogni caso, è bene sapere che il fattore di protezione solare (SPF, per intenderci) indica il livello di schermatura dai raggi ultravioletti. Tuttavia, è bene ricordare un punto importantissimo: una crema con SPF 50 non protegge il doppio rispetto a una con SPF 25. La differenza è meno significativa di quanto sembri, e non deve mai diventare un alibi per prolungare un’esposizione.
L’applicazione della crema dovrebbe avvenir almeno 20-30 minuti dell’esposizione al sole e riapplicata ogni due ore e dopo ogni bagno. Le nuvole non implicano uno stop alla protezione, anzi: anche in giornate con poco sole proteggersi resta doverosissimo.
I consigli per un’abbronzatura sicura
Per ottenere una favolosa tintarella uniforme, duratura e soprattutto sicura, sarebbe utile seguire alcune accortezze. Tra le più importanti, ci sono:
- Idratazione frequente, dentro e fuori: bere molta acqua e utilizzare lozioni idratanti dopo l’esposizione aiuta la pelle a mantenersi sana;
- Preparazione della pelle: eseguire scrub delicati nei giorni precedenti l’esposizione al sole significa eliminare le cellule morte e aiutare a ottenere un colorito più omogeneo;
- Evitare profumi o prodotti contenenti alcol prima dell’esposizione: l’uso di questi prodotti può provocare macchie o reazioni fotosensibili;
- Indossare sempre accessori come occhiali da sole o cappelli da sole, meglio se a tesa larga. Gli occhi e la testa devono sempre essere protetti.
Le controindicazioni di un’abbronzatura non sicura
Ma quindi quali sono le contrindicazioni di un’abbronzatura non sicura? A quali rischi si può andare incontro se non si presta la giusta attenzione a proteggere la pelle dai raggi solari? Ovviamente, la prima conseguenza riguarda le scottature, spesso e volentieri parecchio fastidiose da sopportare. Ma c’è spazio anche (e purtroppo) per eritemi, macchie solari, rughe precoci, fino ad arrivare a patologie ben più gravi come il melanoma.
Sicuramente, lato salute il più pericoloso dei rischi riguarda l’accumulo di danni cellulari che, invisibili sul momento, si manifestano dopo anni. Infatti, ogni scottatura subita da bambini aumenta significativamente il rischio di melanoma in età adulta. È proprio per questo che la protezione deve avvenire anche – e soprattutto – in tenera età: proteggersi oggi per salvaguardarsi domani, è un po’ questo il senso.
Il ruolo della vitamina D nel processo di abbronzatura
La vitamina D, prodotta dalla pelle sotto l’azione dei raggi UVB, è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema immunitario, per la salute delle ossa e per l’umore. Ma attenzione: bastano 15 minuti al giorno di esposizione parziale (mani, braccia, viso) per una sintesi adeguata nei mesi estivi.
Esporsi di più non aumenta la produzione di vitamina D, ma ne riduce la produzione. Questo avviene a causa dell’inspessimento della cute, conseguenza dell’esposizione al sole, che crea una specie di effetto barriera.
La vitamina D, però, può essere integrata anche dall’interno, attraverso l’alimentazione. Alimenti come il pesce azzurro, le uova e i funghi aiutano l’aumento di questa sostanza, ma questo è possibile anche grazie all’uso di integratori, da prendere necessariamente sempre sotto il consiglio del proprio medico.
Abbronzarsi in modo corretto è assolutamente possibile, ottenere l’abbronzatura tanto desiderata anche, ma tutto è connesso a una sola e grande unica regola: proteggersi. Prendersi cura della propria pelle è sempre e comunque la scelta migliore che si possa fare…soprattutto in estate.
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