Yara, il film sul caso Gambirasio in onda lunedì 23 giugno in prima serata su Canale 5

Va in onda questa sera, lunedì 23 giugno 2025, in prima serata su Canale 5, Yara, il film diretto da Marco Tullio Giordana che ricostruisce una delle vicende più sconvolgenti della cronaca nera italiana: il rapimento e l’omicidio di Yara Gambirasio, tredicenne di Brembate di Sopra, scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata senza vita tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola.
A distanza di oltre dieci anni, il caso continua a colpire nel profondo l’opinione pubblica. Con un linguaggio asciutto e una narrazione avvolgente, Giordana firma un’opera che rifiuta lo spettacolo e cerca invece il senso, la verità, la memoria.
Di che cosa parla Yara: la trama del film
Il film si concentra sull’indagine guidata dalla PM Letizia Ruggeri, interpretata da Isabella Ragonese. È lei a restare in prima linea anche quando le pressioni dall’alto vorrebbero rimuoverla. Mentre la tensione cresce e le piste si moltiplicano, la polizia scientifica scopre una traccia genetica sui vestiti della ragazza. Da lì parte una ricerca su larga scala del profilo DNA compatibile, in quella che diventerà una delle più vaste indagini genetiche mai realizzate in Italia.
Il nome di Massimo Bossetti emerge dopo una lunga e laboriosa analisi. L’arresto, la condanna, le polemiche: tutto il percorso giudiziario si racconta attraverso lo sguardo ostinato e quasi ossessivo della PM, madre a sua volta, coinvolta non solo professionalmente ma umanamente nella caccia al colpevole.
Il film non tralascia l’impatto sociale del caso: la pressione mediatica, la paura collettiva, il sospetto che si insinua nella quotidianità. Ogni ricostruzione, ogni interrogatorio, ogni pista investigativa viene scandita da un ritmo incalzante, da thriller giudiziario.
Yara: il cast
Nel ruolo della protagonista, Isabella Ragonese dà vita a una Letizia Ruggeri forte, riservata, determinata. Accanto a lei, Alessio Boni è il Colonnello Vitale, mentre Thomas Trabacchi interpreta il Maresciallo Garro.
Sandra Toffolatti e Mario Pirrello vestono i panni dei genitori di Yara, Maura e Fulvio Gambirasio. Nei ruoli più controversi, Roberto Zibetti interpreta Massimo Bossetti, condannato per l’omicidio, e Gloria Bellicchi è Marita Comi, sua moglie.
Un cast solido, sobrio, che evita ogni facile emotività per restituire invece la crudezza dei fatti.
Dove vedere Yara in streaming
Dopo l’esordio su Netflix nel 2021, Yara è tuttora disponibile sulla piattaforma per la visione in streaming. È stato uno dei titoli italiani più discussi dell’anno, proprio per la delicatezza del tema e la scelta di raccontarlo attraverso il linguaggio del cinema.
Nella biblioteca Netflix è presente anche un altro contenuto legato alla vicenda: il documentario Il caso Yara – Oltre ogni irragionevole dubbio, disponibile in un’unica puntata.
Molti si chiedono: «Dove si può vedere il documentario di Yara?» e «Quante puntate ha il documentario di Yara?»; la risposta è che è presente solo su Netflix e si tratta di un documentario singolo, ma denso, che include anche la testimonianza di Bossetti, oggi detenuto in carcere con condanna definitiva per omicidio volontario. Reduce da un’intensa (e criticata) intervista a Belve di Francesca Fagnani, l’uomo resta al centro dell’attenzione mediatica: è lui o non è lui l’assassino della giovane Yara?
Le parole del regista di Yara, Marco Tullio Giordana
Il regista Marco Tullio Giordana, noto per film come I cento passi e La meglio gioventù, ha raccontato in più occasioni il senso profondo del progetto:
«Abbiamo voluto raccontare non solo un delitto, ma anche e soprattutto le reazioni dell’Italia. Le divisioni tra gli inquirenti, le polemiche politiche, la pressione dell’opinione pubblica, il senso di smarrimento collettivo. È come un sasso nell’acqua: il caso Yara ha generato onde che si sono allargate fino a toccare ognuno di noi». E ancora: «Il nostro è un film di ricerca. Di identità, di giustizia, di verità. Abbiamo voluto mettere al centro la PM Letizia Ruggeri, una donna che non molla mai, che non accetta scorciatoie, e che alla fine riesce dove molti pensavano che non ci sarebbe mai riuscita». Alla domanda sulle polemiche, il regista ha risposto con fermezza: «C’è chi ci ha accusato di spettacolarizzare il dolore. Ma la letteratura, l’arte, il cinema hanno sempre raccontato l’oscurità dell’uomo. Rimuovere non è una soluzione. Guardare in faccia il dolore, invece, lo è».
Yara in onda su Canale 5 lunedì 23 giugno 2025 è un film che non dà sollievo ma memoria, non cerca il colpevole facile ma restituisce la complessità, anche scomoda, di una ferita ancora aperta. E se ancora non lo avete visto, forse è il momento giusto per farlo. Buona visione!
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