Come bloccare i numeri di telefono dei call center: guida semplice
Il telefono puntualmente squilla mentre si è alle prese con qualche incombenza oppure ci si è appena seduti a tavola o ancora ci si trova sotto la doccia e ci si deve interrompere per rispondere, scoprendo poi che la chiamata ricevuta proviene dall’ennesimo call center. La giornata scorre e queste telefonate ci assediano, infastidendoci e portandoci a perdere la pazienza: il telemarketing selvaggio è una problematica diffusa, che porta praticamente chiunque a ricevere chiamate su chiamate. E anche se si butta giù subito questo non ci rende incontattabili: solo mettendo in atto strategie mirate è possibile salvarsi dalla giungla delle telefonate dei call center.
Telemarketing aggressivo: una problematica sempre più diffusa
Totalmente indesiderate, fastidiose e continue, le chiamate selvagge dei call center troppo spesso ci disturbano, non dandoci respiro e facendoci perdere tempo per via degli operatori insistenti e della loro frequenza, visto che ormai arrivano in modo incessante a qualsiasi orario del giorno, dal lunedì alla domenica.
Pratica diffusissima dei nostri tempi, il telemarketing aggressivo consiste in chiamate frequenti e insistenti finalizzate a promuovere specifici servizi o prodotti. In Italia questo settore si è espanso notevolmente, movimentando attualmente un grande indotto di denaro e vedendo occupate molte persone: si tratta di un business che frutta miliardi e i cui profitti sono aumentati grazie all’insorgere delle robocall, telefonate automatizzate che comportano costi esigui, vengono condotte da voci sintetiche che chiamano spesso in orari non consentiti e provengono in molti casi da paesi esteri. Altra criticità sta nel fatto che tanti call center chiamano da numeri falsi e ottengono i dati in modo illegale. L’automazione, i profitti elevati e la scarsa regolamentazione hanno contribuito all’espansione di questo settore negli ultimi anni.
La portata massica del telemarketing aggressivo rende il fenomeno estremamente problematico, tenendo conto che in media una persona riceve da un call center tra le 5 e le 8 telefonate settimanali. Queste telefonate indesiderate inficiano la serenità, rappresentando una fonte di disturbo alla quale si aggiungono rischi insidiosi: infatti, non mancano casi in cui le chiamate sono una vera e propria violazione della privacy e quelli in cui si trasformano in pericolose truffe, nell’ambito delle quali un semplice sì può essere usato per stipulare un contratto senza che il consumatore ne sia davvero cosciente. Inoltre, ci sono situazioni in cui durante le telefonate vengono estrapolati dati sensibili, usati per essere rivenduti o per profilare il soggetto e contattarlo di nuovo proponendogli l’ennesima offerta.
Perché si ricevono le telefonate indesiderate?
Le telefonate selvagge sono una fonte di stress e disagio propinando agli utenti offerte di ogni tipo, passando dal mondo delle bollette della luce, a quello degli investimenti per giungere agli abbonamenti e molto altro ancora. Quando nel corso della giornata ci arriva l’ennesima chiamata da parte di call center siamo portati a chiederci come sia possibile e chi abbia fornito il nostro numero per contattarci. La verità, purtroppo, è che involontariamente siamo noi stessi ad aver autorizzato le aziende a chiamarci, dando il nostro consenso all’uso dei dati. Spessissimo quando ci registriamo su un sito o compiliamo dei moduli offline finiamo, un po’ per fretta, un po’ per mancanza di attenzione, a dare il consenso per impiegare i nostri dati a scopi di marketing oppure per trasferirli a terzi.
Saputo questo, dobbiamo quindi prestare la massima attenzione e leggere molto bene quando ci troviamo davanti a un modulo di compilazione. Lo stesso vale quando si acquista un prodotto online e ci viene richiesto il consenso per l’uso dei nostri dati. In generale, i moduli che domandano il nostro contatto telefonico devono essere sempre esaminati con attenzione, verificando che i dati siano tutelati e non dando il consenso per usarli a scopi di marketing.
Chiamate indesiderate dei call center: le strategie per bloccarle
Per non ritrovarsi nel vortice delle chiamate dei call center, finendo per sentire il telefono squillare e squillare ancora, è importante mettere in atto specifiche strategie difensive. Una preziosa risorsa è rappresentata dal Registro pubblico delle opposizioni (RPO), esteso per i numeri di telefono cellulari dal 27 luglio 2022, consistente in un servizio pubblico rivolto a tutti coloro che desiderano opporsi all’impegno del loro numero e indirizzo, dati che sono finiti in elenchi pubblicitari a scopi di marketing. I call center prima di telefonare a un utente sono tenuti a verificare che non sia presente nel Registro delle opposizioni e la violazione di questo passaggio implica delle multe salate.
Tutti i cittadini hanno diritto ad aderire al Registro pubblico delle opposizioni, iscrivendo i loro numeri fissi e di cellulare, annullando così i consensi all’utilizzo dei dati forniti in precedenza. L’iscrizione al registro è molto semplice e prevede la compilazione di un modulo online oppure chiamando per i cellulari lo 06 42986411 e per i fissi l’800 957 766. In alternativa, è possibile inviare un’e-mail all’indirizzo [email protected]. Le iscrizioni di solito sono attive dopo 15 giorni dalla richiesta, non comportano costi, sono a tempo indeterminato e bloccano le robocall e le chiamate da parte di operatori umani.
Ma perché ci sono casi in cui malgrado ci siamo registrati al RPO continuiamo a ricevere chiamate indesiderate? La ragione è che in modo involontario probabilmente abbiamo nuovamente dato il consenso all’utilizzo dei nostri dati al telemarketing. Se così non fosse e ci arrivassero chiamate indesiderate anche dopo l’iscrizione nel registro delle opposizioni è necessario segnalarle al Garante della privacy.
Altra strategia utile per salvarci dal telemarketing selvaggio è quella di bloccare manualmente i numeri molesti, confinandoli in una lista nera. Per farlo è necessario seguire una procedura che può variare a seconda del tipo di smartphone, ma che tendenzialmente è possibile effettuare premendo il numero nel registro chiamate e selezionando “Blocca contatto”.
Un supporto utile sono le app anti spam, grazie alle quali mettere uno stop alle telefonate selvagge, come per esempio “TrueCaller”, in cui gli utenti segnalano i numeri molesti in modo che siano bloccati, o “CallApp”, “Dovrei rispondere?” e “Hiya”. Esistono modelli di smartphone che hanno integrata la funzionalità antispam, segnando all’utente quando una chiamata è da parte di un presunto call center.
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