Concorso docenti PNRR 3 2025: 58.135 posti disponibili nei bandi del MIM
È ufficialmente partito uno dei concorsi più attesi nel mondo della scuola. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) il 10 ottobre 2025 ha pubblicato i bandi del Concorso Scuola PNRR 3, che mette a disposizione 58.135 posti per docenti di ogni ordine e grado. Un’occasione senza precedenti per migliaia di aspiranti insegnanti, chiamati a concorrere per un posto di ruolo tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado.
Quanti posti sono disponibili e come sono suddivisi
Nel dettaglio, i posti sono così ripartiti: 27.376 per la scuola dell’infanzia e primaria e 30.759 per la scuola secondaria. Tra questi, 50.866 sono destinati ai posti comuni, mentre 7.269 riguardano il sostegno.
I bandi di riferimento sono due:
- il DDG 2938 del 9 ottobre 2025 per infanzia e primaria;
- il DDG 2939 del 9 ottobre 2025 per la secondaria di primo e secondo grado.
Le prove si svolgeranno su base regionale nei prossimi mesi e le domande di partecipazione potranno essere presentate fino alle ore 23:59 del 29 ottobre 2025 tramite il Portale InPA.
Come presentare domanda per il Concorso Scuola 2025
Le candidature sono esclusivamente online e distinte tra i due bandi: uno per la scuola primaria e dell’infanzia, e uno per la secondaria. Ogni candidato potrà partecipare in una sola regione. Per quanto riguarda la scuola dell’Infanzia e la Primaria si dovrà presentare un’unica domanda, specificando le tipologie di posto o i gradi di istruzione per cui si possiede il titolo di accesso. Per la Secondaria, invece, si parteciperà per una sola classe di concorso, differenziando eventualmente le procedure per sostegno e per i due gradi (primo e secondo).
Il periodo utile per inviare l’istanza va dalle ore 10 del 10 ottobre alle 23:59 del 29 ottobre 2025.
Requisiti per partecipare: infanzia, primaria e secondaria
Per la scuola dell’Infanzia e quella Primaria potrà partecipare chi possiede l’abilitazione ottenuta con la laurea in Scienze della Formazione Primaria e i titolari di diploma magistrale abilitante o di diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso istituti magistrali entro l’anno scolastico 2001/2002. Sono validi anche i corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale per la scuola dell’infanzia.
Scuola secondaria di I e II grado
Per accedere occorre essere in possesso di una laurea magistrale, specialistica o del vecchio ordinamento, oppure un diploma AFAM di II livello, coerente con la classe di concorso, più l’abilitazione specifica. In alternativa, possedere la stessa laurea o diploma AFAM con almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque nelle scuole statali, di cui uno nella specifica classe di concorso.
Insegnanti tecnico-pratici (ITP)
Per questo tipo di categoria si richiedono invece: l’abilitazione all’insegnamento per la specifica classe di concorso, oppure il diploma previsto dalla normativa vigente.
Posti di sostegno
Anche il sostegno è compreso nel bando appena uscito. Per potere fare domanda, servirà ovviamente la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità relativa al grado di scuola per cui si concorre.
Ammissione con riserva: chi può partecipare in attesa del titolo
Sono ammessi con riserva i candidati che hanno conseguito titoli di abilitazione o specializzazione all’estero, ma anche chi è in attesa di riconoscimento o coloro che risultano iscritti nell’a.a. 2024/25 a percorsi di abilitazione. Compresi anche quelli che frequentano percorsi di specializzazione sul sostegno. Per i secondi e i terzi, poi, la riserva potrà essere sciolta se il titolo verrà conseguito entro il 31 gennaio 2026, con istanza da presentare dal 20 gennaio al 5 febbraio 2026.
Come si svolge il concorso: prove scritte e orali
Il concorso PNRR3 prevede due fasi di selezione: una prova scritta e una prova orale. La prova scritta consiste in una prova computer-based unica per ciascun bando (una per infanzia/primaria e una per secondaria), valida per tutte le classi di concorso e per i posti comuni e di sostegno. Ha una durata di 100 minute e vanta di 50 quesiti a risposta multipla (4 opzioni, una sola corretta). La distribuzione delle domande sarà distribuita in questo modo:
- 10 quesiti di ambito pedagogico;
- 15 di ambito psicopedagogico e sull’inclusione;
- 15 di ambito metodologico-didattico;
- 5 di lingua inglese livello B2;
- 5 sulle competenze digitali e l’uso didattico delle tecnologie.
La prova orale
Serve a valutare la padronanza disciplinare, le competenze didattiche e la capacità di progettazione educativa. È prevista anche una lezione simulata. La durata è di 30 minuti per Infanzia e Primaria, mentre sarà di 45 per la Secondaria. Per i posti di sostegno, l’orale valuterà la capacità di creare ambienti di apprendimento inclusivi, di progettare percorsi personalizzati e di utilizzare tecnologie a supporto dell’inclusione.
Accedono alla prova orale i candidati che ottengono almeno 70/100 nella prova scritta, in numero non superiore a tre volte i posti disponibili.
Punteggi, graduatorie e riserve di legge
La valutazione complessiva sarà espressa in 250 punti, così ripartiti:
- 100 punti per la prova scritta;
- 100 per la prova orale o pratica;
- 50 per i titoli accademici, scientifici e professionali.
Le graduatorie regionali includeranno un numero di vincitori pari ai posti banditi. È prevista la possibilità di integrazione delle graduatorie per tre anni, includendo anche gli idonei che hanno superato le prove nella misura del 30% dei posti.
Le quote di riserva
In base alla normativa vigente, sono previste riserve di posti per: lavoratori disabili o appartenenti a categorie protette (Legge 68/1999), volontari delle Forze Armate (D.Lgs. 66/2010), operatori del Servizio Civile Nazionale e Universale.
Inoltre, è garantita una riserva del 30% per chi ha maturato almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci nella scuola statale, con un anno nella specifica classe di concorso o tipologia di posto.
Le critiche dei sindacati: «Tempistiche troppo strette e mancanza di tutele»
Il bando definitivo non presenta variazioni rispetto alla bozza illustrata alle sigle sindacali, ma le reazioni non si sono fatte attendere. La FLC CGIL ha espresso un giudizio fortemente negativo, denunciando la scelta di bandire nuovi concorsi “a raffica” senza tutelare chi ne ha già superato uno. Il sindacato sottolinea inoltre la mancanza di chiarezza sui posti effettivamente disponibili e sulle graduatorie di merito ancora vigenti, in particolare quelle dei concorsi dal 2020 in poi.
Nel mirino anche le scadenze ravvicinate per la presentazione delle domande, giudicate troppo strette per consentire ai candidati di ricevere supporto e presentare istanze consapevoli. Infine, la FLC CGIL denuncia l’esclusione dei docenti iscritti al X ciclo del TFA sostegno, che non potranno sciogliere la riserva in tempo utile, a differenza di chi partecipa a corsi abbreviati o riconosciuti all’estero.
Un concorso chiave per il futuro della scuola italiana
Con i suoi oltre 58mila posti, il Concorso Scuola PNRR3 è a tutti gli effetti uno snodo cruciale per il reclutamento di nuovi docenti e per l’attuazione degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un banco di prova non solo per gli aspiranti insegnanti, ma anche per la capacità del sistema scolastico di rinnovarsi, garantendo qualità, stabilità e inclusione.
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