Monete rare che potrebbero valere una fortuna, quali sono?
Veri e propri tesori, le monete rare sono oggetti ricercatissimi, che possono valere da migliaia di euro fino a somme esorbitanti, con la possibilità di vedere aumentare il loro valore nel tempo. Spesso, tra le tante monete che circolano quotidianamente, se ne celano alcune che possono fruttare anche una fortuna: sapere quali sono le monete più rare nel mondo e in Italia e come individuarle è molto utile, visto quanto sono preziose, ambite e potenzialmente fonte di somme importanti.
Come identificare le monete rare: gli aspetti da conoscere
Può capitare di pulire la soffitta o mettere in ordine un cassetto e scovare delle monete vecchie, finendo per chiedersi se abbiano valore o meno. Oppure si è scambiato del denaro e ci si è ritrovati con una moneta particolare o ancora si desidera avvicinarsi al mondo del collezionismo. In questi e molti altri casi saper identificare le monete rare è estremamente utile, consentendoci di scoprire se abbiamo tra le mani un oggetto che potrebbe farci fruttare un bel gruzzoletto. Non mancano situazioni in cui si possiedono delle monete di valore senza esserne consapevoli: solo un occhio attento e la conoscenza di una serie di elementi particolari possono permetterci di capire se siamo di fronte a una moneta rara o meno.
Testimoni di epoche remote, le monete sono avvolte in un fascino unico. Questi preziosi oggetti da collezionismo rappresentano investimenti redditizi: ciascuno è portatore di una storia tutta sua e si distingue con peculiarità distintive. Le monete rare sono pezzi da collezione, ma per essere tali devono essere autentiche, ben conservate e in condizioni simili a quelle originali. Esistono varie scale per classificare le monete, che vanno da “buono” a “fior di conio”: una moneta in uno stato ottimale può raggiungere cifre stratosferiche sul mercato.
Tra gli elementi che determinano il valore di una moneta rientra la sua rarità: la tiratura è un fattore che impatta in modo significativo e più la quantità di una data moneta in circolo è bassa e più è rara più di conseguenza è il valore. Oltre alla sua disponibilità sul mercato, la rarità di una moneta è anche influenzata dalla sua storia, in particolare dalla sua provenienza e dalla data in cui è stata emessa. L’anno di coniazione influenza molto il valore, tenendo conto che alcune annate sono molto rare. Bisogna sottolineare come una moneta antica non sia tuttavia per forza preziosa, visto che potrebbe essere stata coniata in grandi quantità.
A rendere le monete rare è anche la presenza di difetti, come puntature ripetute, errori di conio, disegni particolari oppure di un materiale insolito. Per valutare una moneta e capire il suo valore è possibile ricorrere a una lente d’ingrandimento per ispezionare la sua superficie e rilevare errori eventuali. Inoltre, ci si può affidare a esperti del settore certificati oppure a case d’asta o ancora chiedere un parere online in gruppi e forum frequentati da numismatici esperti. Esistono anche dei cataloghi specifici, volumi di numismatica e siti specialistici con cui approfondire il mondo della valutazione delle monete.
Le monete più rare del mondo
Rarità, storia, materiali ed errori di conio possono rendere una moneta molto rara. Nel mondo sono diffusi pezzi pregiatissimi che valgono un patrimonio. Tra le monete che hanno segnato la storia della numismatica troviamo il Flowing Hair Silver Dollar, primo dollaro emesso dagli Stati Uniti, coniato nel 1794. Moneta di piccole dimensioni realizzata in argento, è stata disegnata da Robert Scot. Il suo valore ha raggiunto il record durante un’asta newyorkese del 2013, arrivando a 10 milioni di dollari.
Sulla scena della numismatica mondiale un’altra moneta di spicco è la Brasher Doubloon, coniata privatamente a New York dall’orafo Ephraim Brasher nel 1789. Realizzata in oro massiccio, riporta la raffigurazione di un’aquila americana combinata con una stemma statale: questo tesoro rarissimo ha raggiunto il valore record nel 2011, anno in cui è stato venduta a una società d’investimenti anonima per 7,4 milioni di dollari.
Altra moneta rara e di enorme valore è la Edoardo III, coniata in oro e usata tra il 1343 e il 1344: ritirata ben presto dalla circolazione, secondo le stime nel mondo ne sono presenti ancora solo 3 esemplari, di cui uno venduto per la modica cifra di 6,8 milioni di dollari.
Nel 1913 è stata coniata negli Usa la Liberty Head Nickel, moneta da 5 centesimi, la cui emissione non è mai stata autorizzata dalla Zecca degli Usa, facendo crescere il suo valore. Attualmente ne restano 5 esemplari, di cui uno è stato battuto nel 2018 per 4,5 milioni.
Altre monete dal valore galattico sono una sterlina raffigurante la Regina Elisabetta II, che consiste nella moneta in oro più grande del globo ed è stata venduta per 4 milioni di dollari, e il dollaro in argento 1804, coniato nel 1835 e acquistato per 3,7 milioni di dollari.
Una moneta pregiata è la Gold Dinar, che affonda le sue origini nel Medioevo ed è stata coniata intorno alla figura di un califfo della dinastia Omayyade, con un oro estratto da una sua miniera. Oggetto di studio, questo pezzo raro è stato acquistato da un compratore anonimo per ben 6 milioni di dollari.
Quali sono le monete rare in Italia
Guardando al panorama italiano non mancano monete rare. Tra queste spiccano in particolare determinate tipologie da 2 euro, emesse nell’ambito di celebrazioni come oggetto di commemorazione e per questo pezzi unici. Un esempio sono i 2 euro di Grace Kelly, coniati nel 2007 a Monaco in occasione dei 25 anni dalla morte dell’icona di stile: emessa in soli 2mila esemplari, questa moneta può raggiungere un valore fino a 2.500 euro.
Altra moneta rara sono i 2 euro del Vaticano coniati in 100 mila esemplari nel 2005 durante la Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia, il cui valore è pari a circa 300 euro. Tra i 2 euro di valore troviamo quelli di San Marino del 2004, omaggio allo storico italiano Bartolomeo Borghesi e dal valore tra i 100 e i 300 euro, quelli di Francia, emessi nel 2019 con un errore di conio e che possono arrivare a un valore di 300 euro, e quelli Finlandesi, dal valore di 60 euro ed emessi nel 2004 in occasione dell’ingresso di nuovi Stati Membri nell’Ue.
Oltre a esemplari particolari di 2 euro, in casa si possono possedere ancora delle vecchie lire, alcune delle quali sono preziose e rare. Tra queste le più pregiate sono le 10 lire del 1947, che raffigurano un cavallo alato e un rametto di ulivo e hanno un valore di 4mila euro. Altra tipologia rara sono le 2 lire del 1947 che valgono 1.800 euro, rappresentano una spiga di grano e un contadino e sono state coniate durante la fine del Secondo conflitto mondiale, con la firma del trattato di pace di De Gasperi con gli Stati vincitori. Tra i pezzi più recenti spiccano le 5 lire del 1955 che valgono 2mila euro e sono state coniate in 400 esemplari.
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