Pappataci: come difendere il cane e il gatto dal rischio della leishmaniosi
Con l’arrivo del caldo tornano i pappataci, piccoli insetti quasi invisibili ma molto pericolosi per cani e gatti. Questi insetti possono infatti trasmettere la leishmaniosi, una malattia grave e difficile da curare. Sapere come prevenirla è fondamentale per proteggere i nostri animali domestici.
Cos’è la leishmaniosi e perché è pericolosa: i sintomi
La leishmaniosi è una malattia grave trasmessa dai pappataci, piccoli insetti simili a zanzare. Colpisce soprattutto i cani, ma in rari casi anche i gatti. È causata da un parassita che si diffonde nel sangue dopo la puntura.
I sintomi possono comparire dopo settimane o anche mesi. Tra i più comuni ci sono perdita di peso, febbre, ferite sulla pelle, crescita eccessiva delle unghie, ingrossamento dei linfonodi. Se non curata, la malattia può danneggiare reni e fegato, diventando fatale. I pappataci sono attivi tra maggio e ottobre, soprattutto nelle ore serali e notturne. Vivono in zone calde e umide, spesso vicino a vegetazione, muri o luoghi ombreggiati. È importante sapere che la leishmaniosi non si trasmette da cane a cane, né da cane a uomo, se non attraverso la puntura del pappatacio infetto.
Come proteggere gli animali domestici
La prevenzione è fondamentale. Per proteggere cani e gatti è necessario ridurre il rischio di puntura. I repellenti specifici sono la prima difesa. In commercio esistono collari, pipette e spray che tengono lontani i pappataci. È importante scegliere prodotti adatti all’animale e usarli con regolarità, seguendo le istruzioni del veterinario. Anche evitare le passeggiate serali nelle zone a rischio è una buona abitudine. Tenere il cane in casa durante le ore più pericolose riduce le possibilità di contatto con l’insetto. Nelle abitazioni è utile installare zanzariere alle finestre e usare diffusori di insetticida.
Per i cani esiste anche un vaccino contro la leishmaniosi: non evita del tutto il contagio, ma aiuta il sistema immunitario a reagire meglio. Un’altra soluzione è il trattamento preventivo con prodotti orali che riducono la possibilità che il parassita si sviluppi. Anche per i gatti, seppur più raramente colpiti, è bene parlare con il veterinario e valutare l’uso di repellenti specifici.
Controlli e diagnosi precoci
Portare il cane dal veterinario per controlli regolari è essenziale. Un esame del sangue può rilevare la presenza della leishmania anche prima della comparsa dei sintomi. La diagnosi precoce permette di iniziare subito le cure e migliorare le possibilità di guarigione. Se si notano segni insoliti come stanchezza, dimagrimento o problemi alla pelle, è bene non perdere tempo. La leishmaniosi non si guarisce completamente, ma con una terapia adeguata l’animale può vivere a lungo e con buona qualità di vita. Curare la malattia richiede impegno e controlli costanti, ma la prevenzione resta sempre la scelta migliore. Proteggere il cane o il gatto dai pappataci significa anche proteggere la propria famiglia e l’ambiente domestico.
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