Riesci a distinguere foto reali da quelle realizzate con L'AI? Prova ora il quiz di Microsoft
Immagini e Intelligenza artificiale: cosa sapere
L’Intelligenza artificiale sta accelerando l’evoluzione del mondo digitale e stare al passo di questi cambiamenti può non essere semplice, richiedendo formazione e sperimentazione sul campo. L’IA rappresenta un potente strumento che ci assiste in molti aspetti della vita di tutti i giorni, permettendoci di risparmiare tempo ed energie. Dal raccogliere informazioni, all’organizzazione del lavoro, fino all’elaborazione di contenuti, strumenti come ChatGPT consentono non solo di creare testi, ma anche immagini, tramite modelli avanzati di machine learning. Tra le applicazioni che permettono mediante comandi testuali di creare immagini spiccano per esempio MidJourney e DALL-E di OpenAI. Si tratta di tool text-to-image addestrati dalle aziende che li hanno progettati per sfornare tantissime immagini, senza che queste vengano catturate da nessun obiettivo. Non si tratta di foto, ma di contenuti visivi iperrealistici che riproducono i soggetti più vari.
Con l’IA si possono creare grafiche, disegni, schemi e immagini dettagliate e d’impatto, che trovano applicazione in molteplici ambiti tra arte, design, fotografia, pubblicità, marketing, comunicazione aziendale e molto altro ancora. Generare immagini con l’AI racchiude diversi pregi, come per esempio il fatto che anche coloro che non possiedono competenze grafiche riescono a produrre contenuti di qualità e il risparmio di tempo, ottenendo velocemente diverse grafiche anche molto elaborate. Malgrado le potenzialità, questo strumento non è esente da contro considerando il rischio che le immagini create possono ispirarsi a opere già esistenti e basarsi su stereotipi sociali.
A fronte della diffusione delle immagini create con l’IA e della crescente difficoltà nel distinguerle dai contenuti visivi reali, Microsoft ha elaborato un quiz dedicato allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficoltà crescente nel comprendere se un’immagine sia artificiale o meno. Inoltre, il test mira a testare e affinare le capacità degli utenti nel distinguere le immagini create dall’Intelligenza artificiale da quelle reali.
Come funziona il quiz di Microsoft per testare le immagini frutto dell’IA
Nell’ambito del test di Microsoft è stato condotto uno studio in cui sono state coinvolte più di 12.500 persone. A ciascuna sono state mostrate 22 immagini: su 27mila valutazioni solo nel 62% dei casi le immagini sono state riconosciute correttamente.
Chiamato “Real or Not” e disponibile gratuitamente sul sito realornotquiz.com, il quiz visivo è stato sviluppato dal laboratorio AI for Good Lab di Microsoft e include immagini frutto di modelli IA e altre da stock foto, che ritraggono soggetti variegati, spaziando da persone, paesaggi e costruzioni. A ogni utente vengono mostrati 15 contenuti visivi, chiedendogli di scegliere semplicemente tra due opzioni, ovvero artificial o real. Chi partecipa ottiene in tempo reale un punteggio e può esercitarsi per migliorare le sue capacità nel riconoscere i modelli manipolati, ripetendo il test più e più volte. Nel momento in cui davanti a un’immagine si sceglie una delle opzioni tra reale o artificiale, il test ci comunica subito se abbiamo ragione o meno.
Metodi per riconoscere le immagini generate con l’Intelligenza artificiale
Se il quiz di Microsoft può sembrare un test divertente, in realtà ha un’utilità concreta: rappresenta un esercizio di alfabetizzazione digitale. In futuro, riuscire a distinguere immagini dell’IA da quelle reali sarà sempre più necessario per poter proteggersi anche da situazione pericolose, fake news e truffe. La qualità elevata e la loro ampia diffusione non rende semplice riconoscere a colpo d’occhio se un’immagine sia generata o meno dall’IA. Per riuscire a farlo correttamente ci sono degli aspetti che vengono in nostro aiuto.
Tra questi spiccano per esempio errori particolari che spesso appaiono nelle immagini artificiali. Parlando dei soggetti umani l’IA fa ancora fatica a riprodurre correttamente le mani, creandole con più dita o senza. Le anomalie possono riguardare anche altre parti anatomiche come per esempio denti e forma del viso che possono essere troppo asimmetrici. Altro problema sono i capelli e la pelle, che vengono riprodotti in modo troppo perfetto senza riportare i dettagli e le imperfezioni umane.
Nel caso di paesaggi e immobili possono emergere errori come pareti strane e oggetti deformati e allungati. Un’altra spia che può farci capire di trovarci davanti a un’immagine artificiale sono i testi confusi, ad esempio in cartelli stradali o insegne. Inoltre, se l’immagine presenta punti importanti molto sfocati potrebbe essere un indicatore che non sia reale.
Nonostante questi sbagli siano ricorrenti, ci sono molti casi in cui le immagini dell’IA sono perfette e davvero simili a quelle reali. Solo un occhio attento e allenato può riconoscerle, ma non è sempre detto, portando anche i più esperti a interpretare un contenuto artificiale come vero e il test di Microsoft ne è una riprova. Per capire se un’immagine sia vera o meno ci vengono in soccorso dei tool online con cui analizzare i contenuti sospetti, tra cui per esempio AI or Not e FotoForensic.
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