Short Selling: strategie, rischi e come funziona per gli investitori
Quando si parla di investimenti, ci si approccia a un ingranaggio complesso, in cui sono coinvolte molteplici interazioni e non è sempre semplice orientarsi correttamente. Oltre alle loro caratteristiche intrinseche e ai loro mutamenti legati al contesto globale del momento, i mercati finanziari si distinguono per la vasta gamma di strumenti messi a disposizione degli investitori. Tra questi ci sono, ad esempio, l’acquisto di obbligazioni e di azioni, per giungere fino a prodotti più complessi da scegliere in base alla propria strategia di investimento. In questo contesto, c’è chi punta sulla crescita dei prezzi degli asset, ma anche chi mira ai ribassi, cercando di trarne vantaggio. All’interno di questo quadro spicca la vendita allo scoperto, nota anche come Short Selling o andare short. Questa strategia punta sulla diminuzione del prezzo di un asset: l’investitore vende un titolo non in suo possesso, prendendolo in prestito da chi lo detiene. Quando il prezzo scende, può ricomprarlo a un prezzo inferiore e realizzare così un profitto. Di seguito, approfondiamo nel dettaglio come funziona questa strategia, i suoi vantaggi e i rischi che implica.
Short Selling: in cosa consiste
Pensando alle strategie di investimento, si può essere portati a immaginare che si guadagni solo nel momento in cui un’azione sale. In realtà, non è esclusivamente così: infatti, è possibile realizzare profitti anche quando il prezzo scende. Questo accade proprio con lo Short Selling, una strategia di trading basata sulla diminuzione del prezzo di un asset. In pratica, l’investitore vende azioni che non possiede, prendendole in prestito da un broker, per poi venderle al prezzo di mercato.
Quando il prezzo diminuisce, le ricompra a un valore inferiore e le restituisce, tenendo la differenza come guadagno. La vendita alla scoperto consiste quindi nel scommettere sul ribasso di un asset finanziario.
In quali casi si ricorre allo Short Selling
Lo Short Selling viene usato principalmente dagli investitori per trarre profitto da un movimento in ribasso del mercato, consentendo, anche in caso di mercato bear, di incrementare il proprio portafoglio. Inoltre, gli operatori possono affidarsi a questo strumento per affrontare particolari eventi economici sfavorevoli, riuscendo a ottenere guadagni anche da un mercato ribassista.
Oltre alla speculazione, un altro motivo che spinge a ricorrere a questa strategia è l’hedging, una procedura che permette di proteggere un altro investimento: se il portafoglio contiene diverse posizioni lunghe, queste possono essere coperte da posizione corte. In questo caso, l’obiettivo non è il profitto, ma la riduzione del rischio. Al pari di una polizza assicurativa, l’hedging con short selling consente di proteggere le azioni nel momento in cui il loro valore scende.
Nella strategia di short selling sono coinvolti diversi attori. Tra questi troviamo i venditori allo scoperto, come gli investitori privati, mossi da finalità speculative o di hedging e che operano mediante un broker privato. Accanto a loro ci sono i grandi investitori, per i quali questo strumento è un pilastro della loro strategia, e gli hedge funds, che spesso mirano a posizioni speculative corte. Dall’altro lato ci sono gli azionisti che prestano i titoli, il cui obiettivo è ottenere interessi sul prestito. Se necessario, questi possono richiedere in qualsiasi momento la restituzione del titolo, anche se il prezzo è sceso troppo.
Per quanto riguarda la modalità di vendita, il broker vende l’asset per conto del cliente, versando poi sul suo conto il ricavato. Quando la posizione viene chiusa, il venditore deve ricomprare lo stesso titolo per poi riconsegnarlo al boker. Una posizione corta può essere mantenuta per diverso tempo, tenendo presente però che nel periodo in cui il bene è prestato questo matura interessi addebitati al venditore.
Short Selling: vantaggi e criticità
A differenza di una posizione long, in cui si guadagna quando il prezzo dell’azione sale, nello Short Selling si realizza un guadagno se il valore dell’asset diminuisce. I vantaggi dietro a questa strategia sono molteplici: tra questi, spicca la possibilità di trarre profitto dal calo dei prezzi, a differenza di quanto accade nelle operazioni di acquisto e vendita tradizionali. Inoltre, il vendere allo scoperto può essere usato come strategia di hedging, proteggendo il proprio portafoglio e coprendo eventuali perdite sulle posizioni lunghe. Un ulteriore vantaggio di questo potente strumento sta nel fatto che contribuisce ad aumentare la liquidità e l’efficienza dei mercati, consentendo agli investitori di operare su asset anche senza possederli. In questo modo, si può diversificare il proprio portafoglio di investimenti e sfruttare a proprio vantaggio il mercato ribassista.
Nonostante i suoi pregi, lo Short Selling non è esente da rischi. Questa strategia può comportare perdite potenzialmente illimitate, dato che un prezzo di un asset può salire senza fine, mentre può scendere al massimo fino a zero. Bisogna anche considerare che chi vende allo scoperto deve sostenere una serie di costi: oltre alle commissioni dovute al broker, si possono affrontare delle commissioni di negoziazione legate all’operazione. A questi costi si aggiungono il pagamento degli interessi sul prestito del titolo e, per le azioni che distribuiscono dividendi, dei dividendi, da corrispondere nel periodo del prestito.
La vendita allo scoperto può incidere negativamente sul mercato, riducendo i prezzi e incrementando la volatilità ed essere connessa a tendenze ribassiste artificiali, generate da informazioni false, che possono costituire manipolazione del mercato. Altra criticità è rappresentata dalla situazione in cui il mercato sale, generando perdite per il venditore: in questo caso il broker può inviargli una margin call, ovvero una richiesta di versamento di somme con cui coprire le sue perdite. Se questo non viene fatto entro il termine stabilito, la propria posizione può essere chiusa automaticamente dal broker per contenere le perdite. Visti i rischi e i costi connessi allo Short Selling, questa pratica è regolamentata dall’autorità di vigilanza e approcciarsi ad essa richiede attenzione, esperienza e conoscenza.
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