Quanto dovrebbe misurare la glicemia superati i 60 anni

La glicemia è un valore importante per il nostro organismo che può rappresentare anche un campanello d’allarme quando è troppo alta o troppo bassa. Proprio per questo, è di fondamentale importante controllare attentamente i valori e, nel caso, interfacciarsi con il proprio medico così da procedere con ulteriori controlli e analisi del sangue.

Scopriamo insieme quanto dovrebbe misurare la glicemia una volta superati i 60 anni!

Che cos’è e che cosa indica la glicemia?

Quando si parla di glicemia si è soliti indicare la concentrazione di glucosio cioè di zucchero nel sangue. Questo valore deve essere mantenuto equilibrato poiché è responsabile di iperglicemia o di ipoglicemia a seconda di come sono i valori. Nel primo caso si parla di valore eccessivamente alti, mentre nell’altro caso valore troppo basso. Gli stati eccessivamente bassi e alti possono rappresentare un pericolo per qualunque persona e a qualunque età.

Valori glicemia a 60 anni: quant’è?

Ma quali sono i valori di glicemia a 60 anni che possiamo reputare corretti? In generale si parla di un valore corretto quando è tra 70 e 99 mg/dL a stomaco vuoto.

Il valore giusto dopo i 60 anni, però, è spesso compreso tra i 90 e 115/120 mg/dL poiché con l’avanzare del tempo diminuisce la capacità omeostatica. A partire da questa età è importante tenere sotto controllo questo valore, giacché vi è un cambiamento a livello ormonale e la diminuzione della sensibilità dell’insulina con conseguente aumento della possibilità di incorrere nel diabete. Mantenere i valori stabili della glicemia è fondamentale per evitare di incorrere in problematiche di salute. Valori che vanno oltre alla soglia di 250 mg/mL rappresentano un campanello d’allarme a qualunque età. Dopo i 60 anni, però, incrementa il rischio di incorrere in seri problemi.

Valori normali della glicemia dopo i pasti

Quando si conclude il pasto, a distanza di circa 1-2 ore, è possibile notare che i livelli di glicemia portano a dei veri e propri picchi nel sangue. Questo fenomeno è normale ed è correlato direttamente a ciò che decidi di portare in tavola. Nelle persone sane, questo valore va oltre i 140 mg/dL e poi si abbassa nel giro di circa 3-5 ore dalla fine del pasto.

Che cosa succede quando la glicemia è troppo alta o troppo bassa?

Quando il livello del glucosio nel sangue è oltre la norma, questo segna un’iperglicemia e ci possono essere diverse conseguenze. Infatti, si parla di problematiche come il diabete di tipo 1 o di tipo 2. In rare occasioni si verificano con l’iperglicemia altre problematiche come infarto, infezioni, ictus, malattie che riguardano il pancreas o patologie endocrine.

Quando la glicemia scende troppo si possono verificare diverse condizioni: parliamo di sintomi che portano a sudorazione, affaticamento e difficoltà nel concentrarsi. Se non viene trattata la glicemia bassa si possono verificare confusione e nei casi estremi convulsioni e coma.

Perché è di fondamentale importanza controllare la glicemia?

Mantenere sempre sotto controllo i livelli di glicemia è importante per evitare dei danni all’organismo. Infatti, se questi valori non vengono mantenuti in maniera stabile si può incorrere anche in danni dei reni oppure in un declino cognitivo accelerato.

Che cosa fare per non incorrere in problematiche dopo i 60 anni?

La glicemia alta o bassa è la conseguenza di ciò che mangiamo e portiamo in tavola. Proprio per questo, l’unico modo per evitare di avere problemi di salute è selezionare con estrema attenzione il nostro menù quotidiano, così da mangiare in maniera sana. Va altresì considerato che dopo i 60 anni devi sottoporti in maniera regolari ai controlli dal tuo medico e monitorare al meglio questo valore del sangue. Come al solito, non possiamo fare altro che dirti che “prevenire è meglio che curare”: quindi, cerca di fare del tuo meglio in tavola e non trascurare mai la tua salute e i controlli preventivi!