Stomaco gonfio nella parte alta: perché succede e come sgonfiarla negli over 55
Che cosa significa quando lo stomaco si gonfia? E che cosa significa se si gonfia specialmente nella parte alta dell’addome? In realtà il fastidio e la classica sensazione di gonfiore è molto più comune di quanto si pensi, e non risparmia nemmeno chi ha superato i 55 anni. È anche vero che superata una certa soglia d’età il corpo subisce notevoli cambiamenti, si trasforma, si adatta e, ahinoi, si indebolisce pure. Per questo è importante mantenere uno stile di vita sano, che comprenda alimentazione corretta, attività fisica regolare e un benessere psicologico a 360°. Qui cercheremo di capire insieme perché capita che lo stomaco si gonfi nella parte alta e che cosa fare per sentirsi più leggeri.
Stomaco gonfio nella parte alta dell’addome: le cause più comuni
Quando parliamo di stomaco gonfio nella parte alta, ci riferiamo a quella zona subito sotto lo sterno e sopra l’ombelico, spesso detta «epigastrio». In questa area possono manifestarsi sia sensazioni di pienezza, di aumento di volume, di pressione e in generale di fastidi che possono diventare difficili da sopportare. Secondo gli esperti, il gonfiore può derivare non solo dallo stomaco vero e proprio ma anche dal colon trasverso, che passa proprio davanti allo stomaco, e si comporta come una “campana a gas”: aria o fermentazione nel colon possono darci la sensazione che sia lo stomaco ad essere gonfio.
Quindi, questo gonfiore addominale superiore può essere connesso a diverse cause, oltre a quelle connesse al normale procedimento di digestione che avviene a ogni pasto, spesso in questo caso associato a cibi a bassa digeribilità o, capita sempre più spesso, a intolleranze alimentari.
Tra le cause più comuni del gonfiore addominale, sia che si abbia più di 55 anni, sia che se ne abbiano meno, troviamo:
- Indigestione di aria e abitudini alimentari: succede quando si mangia troppo velocemente, si mastica male, si parla durante il pasto, si assumono bevande gassate o si mastica gomma. Negli over 55, dove magari si ha tende ad avere una masticazione meno efficace o si tende a mangiare più velocemente, l’aria può accumularsi più facilmente e rimanere quindi “intrappolata”;
- Rallentamento della digestione e motilità gastrica: con l’età il movimento dello stomaco e dell’intestino può rallentare; questo significa che lo stomaco si svuota più lentamente e il colon trasverso può accumulare gas, aumentando la sensazione nella parte alta. Può anche essere una questione di stipsi, piuttosto frequente negli over 55 e ciò può essere dovuto anche a una minore attività fisica. Il consiglio? Muoversi quotidianamente, anche solo per mezz’ora al giorno camminando;
- Alterazioni ormonali, metabolismo e flora intestinale: questo riguarda soprattutto le donne over 55 (ma non esclude comunque gli uomini), dato che entrano in gioco i cambiamenti ormonali della menopausa o del calo ormonale maschile. Il metabolismo rallenta, il grasso viscerale aumenta, la flora intestinale può alterarsi: tutto ciò favorisce la distensione addominale. Si parla anche di disbiosi intestinale, ossia uno squilibrio della flora batterica, più frequente con l’età e con l’uso di farmaci. Ecco, questa situazione può contribuire al gonfiore addominale;
- Alimentazione, intolleranze e produzione di gas: si sa, alcuni alimenti sono più ‘irritanti’ o più produttori di gas rispetto ad altri. Ad esempio, legumi, cavoli, cipolle, latticini in caso di intolleranza, bevande gassate, possono dare fastidio e provocare proprio quella fastidiosa sensazione di gonfiore allo stomaco, con tanto di borborigmi. Inoltre, negli over 55, se l’apparato digerente è un po’ più “fragile”, questi alimenti possono dare gonfiore più facilmente e l’intolleranza al lattosio o la sensibilità ai FODMAP possono emergere o diventare più fastidiose. L’ideale? Fare un check e scoprire se si è intolleranti a qualcosa o, semplicemente, cercare di evitare cibi che possono creare fastidi di questo tipo.
Gonfiore allo stomaco nella parte alta: cause più serie da non trascurare
Quando però il gonfiore è costante, associato a dolore, calo di peso o perdita di appetito, potrebbe essere il sintomo di disturbi più seri. Ad esempio, potremmo essere in presenza di infiammazioni gastriche, di un rallentamento grave dello svuotamento gastrico (gastroparesi), di un eccessivo accumulo di gas nel colon traverso o di patologie epatiche o legate alla cistifellea. È sempre bene tenere monitorati i sintomi e nel caso di fastidi persistenti, consultare il proprio medico di base. L’osservazione personale è il primo passo verso una soluzione ottimale.
Perché nel tempo il gonfiore addominale si accentua? E perché dopo i 55 anni?
Con l’avanzare dell’età si possono verificare alcuni fenomeni che rendono più probabile sentirsi gonfi all’altezza dello stomaco, anche nella parte che coincide con la cosiddetta “bocca”. Ad esempio, avete mai pensato che possa essere connesso a un metabolismo basale che scende? Anche mangiando come prima, si consumano meno calorie e si tende ad accumulare adipe viscerale. Non solo, perché la massa muscolare diminuisce e questo può compromettere la “spinta” intestinale, rallentando il transito digestivo. Metteteci poi un’attività fisica non regolare: la sedentarietà bussa alla porta, il movimento diventa un lontano ricordo ma la probabilità di stipsi e gonfiore aumenta.
Di mezzo possono finirci anche i farmaci: antinfiammatori, antibiotici e così via possono alterare la flora intestinale e provocare gonfiore all’addome. Infine, ma certamente non per importanza, c’è da considerare anche la questione del grasso corporeo. Dopo i 50-55 anni la redistribuzione di quest’ultimo favorisce l’accumulo intorno agli organi interni (si chiama in gergo grasso viscerale). Sebbene non sia specificatamente gonfiore in senso stretto, può comunque dare la sensazione di pancia gonfia.
Rimedi pratici per sgonfiare lo stomaco nella parte alta
Ecco alcune strategie concrete e utili, facilmente applicabili per chi è over 55 e vuole ridurre il gonfiore nella parte alta dell’addome.
1. Mangiare lento e masticare bene
Riduci l’ingestione d’aria: evita di parlare molto durante i pasti, mastica bene, evita gomme da masticare o caramelle dure. Limita bevande gassate.
2. Porzioni più contenute e pasti regolari
Piuttosto che abbuffate, scegli 5–6 piccoli pasti giornalieri o porzioni moderate. Questo aiuta la motilità gastrica.
3. Attenzione agli alimenti che producono gas
Riduci il consumo di: legumi in grandi quantità, cavoli, cipolle, alimenti lievitati, latticini se intolleranti. Preferisci verdure cotte, cereali integrali moderati, alimenti facilmente digeribili.
4. Movimentati: attività fisica moderata
Anche camminate quotidiane, ginnastica leggera o esercizi di core/stomaco aiutano la digestione, riducono la stipsi e migliorano la motilità gastrointestinale.
5. Migliora la flora intestinale
Una dieta ricca di fibre (gradualmente), alimenti fermentati (yogurt, kefir se tollerati), e una buona idratazione possono aiutare la flora intestinale. Quando necessario, valutare con il medico l’uso di probiotici.
6. Riduci stress e favorisci il rilassamento
Lo stress cronico aumenta il cortisolo e può rallentare la digestione o rendere l’intestino più sensibile. Pratiche come camminate nella natura, respirazione consapevole, yoga dolce, possono essere utili.
7. Consulta il medico se persistente o associata a sintomi preoccupanti
Se il gonfiore dura, peggiora, o si associa a calo di peso, dolore persistente, vomito, sangue nelle feci, potrebbe essere il momento di un controllo gastroenterologico. Non trascurare questi segnali.
Focus specifico sull’over 55: cosa vale conoscere
Per chi ha superato i 55 anni, il gonfiore nella parte alta dello stomaco può avere caratteristiche particolari e richiede qualche attenzione in più. Abbiamo visto che con l’età il metabolismo tende a rallentare e il grasso viscerale aumenta, contribuendo a quella sensazione di “pancia gonfia” anche quando non c’è un vero accumulo di gas. Inoltre, nelle donne il periodo della menopausa e del post-menopausa rappresenta una fase delicata: le fluttuazioni ormonali e la riduzione degli estrogeni favoriscono sia la ritenzione idrica sia una maggiore produzione di gas intestinali, rendendo la digestione più lenta e talvolta più pesante. Anche gli uomini, tuttavia, non ne sono esenti. Dopo i 55 anni la massa muscolare tende a ridursi e questo può compromettere la motilità intestinale, rallentando il transito dei cibi e favorendo il gonfiore. Mantenere una regolare attività fisica, anche moderata, diventa quindi fondamentale non solo per il tono muscolare ma anche per il benessere digestivo.
Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda l’assunzione di farmaci. Con l’età è più frequente dover ricorrere a trattamenti per il controllo del colesterolo, della glicemia o a farmaci antinfiammatori e antibiotici, tutti potenzialmente in grado di alterare la flora intestinale o la motilità gastrica. In questi casi, è importante parlarne con il medico, segnalando eventuali episodi di gonfiore persistente, per valutare un aggiustamento della terapia o un supporto mirato. Infine, l’alimentazione gioca un ruolo decisivo. È utile adattare la dieta alle nuove esigenze dell’organismo, scegliendo pasti più leggeri e ben distribuiti nella giornata. Meglio evitare cene abbondanti e preferire il pranzo come pasto principale, optando la sera per piatti semplici, ben cotti e facilmente digeribili. In questo modo si facilita la digestione e si riduce la sensazione di gonfiore che spesso accompagna le ore notturne.
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