I migliori alimenti da mangiare per sconfiggere il raffreddore
Di tutti i malanni di stagione il raffreddore è senza ombra di dubbio quello più fastidioso. La febbre non sempre è presente, ma il naso che cola, il naso che si tappa, il naso che non fa respirare bene la notte, sì. Aggiungiamoci anche la gola indolenzita la difficoltà aumenta. Le voci di tradizione di famiglia dicono che solitamente il raffreddore passi dopo i tre giorni, ma tra aspirine e fumenti vari, la pillola magica per depennarlo ancora non l’hanno inventata. E se anche il cibo diventasse un rimedio anti-raffreddore? A quanto pare, ci sono certi alimenti che riescono a sconfiggerlo, o comunque a renderlo meno impacciante…e uggioso. Andiamo alla scoperta di questi cibi da avere in frigo e/o in dispensa: addio raffreddore.
Alimenti per il raffreddore: i capisaldi della dieta utile
Quando si è raffreddati valgono tre regole semplici: idratazione, cibi caldi e nutrienti che supportano il sistema immunitario. Brodi, zuppe, tisane e cibi morbidi facilitano la deglutizione e aiutano a mantenere le vie respiratorie umide; frutta e verdura forniscono vitamine e antiossidanti; proteine facili da digerire sostengono la ripresa. Le evidenze indicano che nessun singolo alimento “cura” il virus, ma combinati contribuiscono a una migliore risposta clinica. Nessuna pozione magica, ma un po’ di selezione alimentare può davvero fare la differenza.
Vitamina C: agrumi, kiwi, peperoni
La vitamina C è la parola d’ordine nelle ricerche sul raffreddore: non previene sistematicamente l’insorgenza dei raffreddori nella popolazione generale, ma la supplementazione regolare (dosi moderate) sembra ridurre lievemente la durata e la gravità dei sintomi. Per questo, arance, kiwi, peperoni e fragole restano scelte pratiche: ricche di vitamina C, antiossidanti e facili da inserire in zuppe o frullati. Le linee di sintesi raccomandano il consumo con regolarità piuttosto che una “mega-dose” una volta insorti i sintomi.
Succo di melograno: attività antivirale e antinfiammatoria
Il succo di melograno puro è un altro alimento funzionale grazie ai suoi flavonoidi, antiossidanti che hanno dimostrato attività antimicrobica e antinfiammatoria. Alcune evidenze indicano che questi composti possono contribuire a combattere i virus respiratori e a ridurre la durata del raffreddore anche fino al 40%. Si può consumare puro o diluito in acqua, preferibilmente senza zuccheri aggiunti.
Zinco: carni magre, legumi, frutta secca
Il ruolo dello zinco nella riduzione della durata del raffreddore è supportato da metanalisi: lo zinco assunto come pastiglia da sciogliere in bocca entro le prime 24 ore di sintomi può ridurre la durata del raffreddore in modo significativo nelle prove studiate. Diversamente, sarebbe utile consumare alimenti ricchi di zinco, come carne magra, legumi, semi e frutta secca, utilissimi per mantenere livelli adeguati di zinco.
Brodo di pollo e zuppe calde
Il brodo di pollo è il rimedio della nonna che la scienza non ha ignorato. Studi in vitro hanno mostrato che componenti del brodo possono avere un effetto antinfiammatorio e ridurre la migrazione di alcune cellule infiammatorie, mentre studi clinici e review più recenti indicano anche un beneficio soggettivo su tosse e dolore faringeo nei bambini e sollievo della congestione grazie al vapore e all’idratazione. In pratica: una zuppa calda è sicura, lenitiva e può dare un vantaggio sintomatico concreto.
Miele e zenzero: lenitivi per la gola, con qualche limite d’età
Il miele svolge un ruolo pratico come sedativo della tosse e lenitivo della gola, tant’è che le revisioni sistematiche trovano che può ridurre la frequenza e la gravità della tosse nei bambini sopra 12 mesi e negli adulti. Lo zenzero, invece, ha proprietà antinfiammatorie e può aiutare a ridurre la congestione e la sensazione di nausea se presente. Ricordate: miele mai ai bambini sotto 1 anno per rischio di botulismo infantile.
Probiotici e yogurt: funziona la flora intestinale?
Negli ultimi anni sono emerse prove che alcuni ceppi probiotici possono ridurre l’incidenza o la gravità delle infezioni respiratorie. Diversi studi concordano su un effetto complessivamente modesto ma potenzialmente utile, soprattutto se i probiotici vengono assunti regolarmente come parte della dieta (yogurt fermentato, kefir, alimenti fermentati). Non sono una cura rapida per un raffreddore in corso, ma possono essere parte di una strategia preventiva salutare. Il che non guasta: il buon vecchio detto “prevenire è meglio che curare”, in fondo, vale sempre.
Altri alimenti utili contro il raffreddore
Ci sono anche altri alimenti da inserire nella lista dei rimedi per combattere il fastidiosissimo raffreddore. Alcuni di questi forse non li avreste mai pensati, ma funzionano davvero: basta provare.
Amarene secche: antiossidanti e supporto al sonno
Le amarene essiccate sono un alleato prezioso per rafforzare l’organismo durante un raffreddore. La loro concentrazione di antiossidanti aiuta a sostenere la funzione immunitaria e a mantenere in buona salute l’apparato respiratorio. Un aspetto particolarmente interessante è il loro contenuto naturale di melatonina, un composto che favorisce la qualità del sonno, elemento determinante nella risposta ai virus. Chi dorme male o troppo poco, infatti, ha maggiori probabilità di ammalarsi dopo l’esposizione a un virus respiratorio. Le amarene, quindi, possono contribuire non solo a migliorare la qualità del sonno, ma anche il benessere emotivo: è dimostrato che uno stato d’animo positivo agisce come fattore protettivo per il sistema immunitario.
Noci: nutrienti immuno-attivi e riduzione dello stress
Le noci rappresentano un alimento funzionale grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e all’elevato contenuto di micronutrienti importanti per l’immunità, tra cui vitamina E, vitamina B6, rame e folati. L’azione combinata di questi elementi aiuta l’organismo a rispondere meglio agli agenti patogeni. Inoltre, un vantaggio spesso trascurato riguarda gli effetti sul benessere psicologico: diversi studi suggeriscono che il consumo regolare di noci contribuisce a ridurre lo stress, un fattore noto per indebolire la risposta immunitaria.
Banane: energia immediata e micronutrienti per il sistema immunitario
Le banane sono un alimento strategico in corso di raffreddore grazie alla loro capacità di fornire energia rapidamente e di offrire nutrienti chiave come vitamina C, vitamina B6, rame e potassio. Perfette anche quando l’appetito è ridotto o la gola è irritata.
Verdure verdi: antiossidanti e composti bioattivi
Le verdure verdi (dagli spinaci ai cavoli) sono ricche di vitamine A e C, folati e antiossidanti utili a modulare l’infiammazione. Contengono inoltre composti bioattivi che supportano l’immunità intestinale, un elemento chiave della difesa contro virus e batteri.
Possono essere consumate saltate con poco olio extravergine di oliva e spezie, aggiunte alle zuppe o inserite nei frullati. Un vero toccasana alla salute, specie quando si è un po’ debilitati a causa degli starnuti.
Olio extravergine d’oliva: antibatterico e antinfiammatorio
Lo abbiamo citato ed è giusto approfondire: l’olio extravergine d’oliva è noto per le sue proprietà antinfiammatorie, ma possiede anche un’attività antibatterica che contribuisce a ridurre il rischio di malattie stagionali. I suoi antiossidanti proteggono inoltre da condizioni infiammatorie croniche e ottimizzano la risposta immunitaria.
Alimenti da evitare quando si è raffreddati
Alcuni alimenti peggiorano il comfort: cibi molto grassi o pesanti, alcol e bevande troppo zuccherate possono ridurre il senso di benessere e rallentare la digestione. Latte e derivati non aumentano la produzione di muco nella maggior parte delle persone, ma nel caso in cui doveste notare un peggioramento della congestione potreste limitarne il consumo temporaneamente. Evitate integratori non provati o dosi molto elevate di micronutrienti senza parere medico.
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