Estate 2025: i migliori libri da leggere in vacanza
I consigli di Cocooners per 10 (+1) titoli da mettere in valigia. E nel cuore
Che sia un romanzo d’amore o un thriller mozzafiato, poco importa perché ogni vacanza merita il suo libro. E non uno solo. Del resto, il vero bagaglio a mano- quello che non pesa mai- è fatto di storie da assaporare tra un tuffo e un tramonto, all’ombra di un pino marittimo o con i piedi a mollo in un torrente di montagna. Per evitare l’ansia da scaffale e partire con le idee chiare (e tante pagine opzionate!), abbiamo selezionato per voi alcuni titoli più interessanti tra le recenti uscite in libreria, perfetti per ogni tipo di lettore, libri freschi… di stampa (e di spirito), pronti a seguirvi ovunque. Non ci credete? Lasciatevi ispirare e scegliete il compagno di viaggio ideale per la vostra estate. Perché leggere, in fondo, è il modo migliore per andare lontano. Anche restando sotto l’ombrellone!
LA FINESTRA SUL PORTO di Claudio Piersanti (Feltrinelli Gramma)
Roberto è un avvocato di provincia, un uomo solitario e riflessivo che custodisce un segreto tra le stanze di una piccola casa sul porto. Lì è cresciuto con la madre, lì torna spesso, in silenzio, per ritrovare un frammento di sé lontano dal mondo. Neppure i suoi amici più stretti, Maria e Piero, sanno di questo rifugio. Maria è un’archeologa brillante e appassionata, Piero un attore inquieto, legato a Roberto da un’amicizia di lungo corso. Tutto cambia in una notte quando la forza del passato ritorna con le fattezze di un amore che travolge ogni certezza, incrina legami, porta alla luce passioni taciute e colpe sopite. Sullo sfondo, un mare che consola e confonde, simbolo di una ricerca di identità mai davvero conclusa. Con La finestra sul porto, Piersanti costruisce un romanzo teso, intimo e profondamente umano, dove ognuno si muove sul confine sottile tra ciò che è e ciò che avrebbe potuto (e voluto) essere. Una faccenda privata e intimamente dolorosa che diventa universale grazie alla capacità dell’autore di dare spessore ai personaggi, alle loro pulsioni, gioie o tormenti che siano. Alla vita, in una parola.
THE FRIEND – L’AMICO FEDELE di Sigrid Nunez (Garzanti)
Un romanzo di romanzi e di dolore che passa, anche, tra le pagine dei libri. Del resto, Karen Blixen diceva che la sofferenza diventa tollerabile solo se trasformata in una storia. Ma è davvero così? La protagonista di The Friend vorrebbe chiederlo all’unica persona che avrebbe potuto capirla, il suo più caro amico, un ex professore di scrittura che le ha insegnato ad amare i libri e le parole. Un’amicizia intensa, nutrita di poesia e pensieri, spezzata dal tempo e da ciò che non è mai stato detto. Quando lui le lascia in eredità Apollo, un alano gigantesco, bizzarro e ingombrante, lei intuisce che forse, dietro quel dono, si nasconde un messaggio. Perché il professore era d’accordo con Milan Kundera – le relazioni tra umani e animali sono idilliache – e forse aveva ragione anche in questo. E forse è arrivato il momento di scrivere quel romanzo che non ha mai osato cominciare.
TRE GIORNI DI GIUGNO di Anne Tyler (Guanda)
Mancano poche ore al matrimonio di sua figlia Debbie, ma per Gail Baines nulla sembra andare per il verso giusto. A 62 anni, insegnante delusa dal mancato avanzamento di carriera e accusata di poca empatia, deve fare i conti con l’arrivo improvviso dell’ex marito Max. Max porta con sé una gatta in là con l’età, un’ironia contagiosa, ma anche un vestito improbabile per la cerimonia e nessun posto dove dormire. Mentre Gail cerca di mantenere la calma e capire cosa stia succedendo nella sua vita, Debbie scopre un segreto che potrebbe farle rinunciare al matrimonio.
In appena tre giorni, questa storia agrodolce fatta di tradimenti, inciampi e nuovi inizi si snoda con leggerezza, mostrando con ironia come accettare i colpi di scena della vita possa aprire la porta a felicità inattese.
LA MORTE DI AUGUSTE di Georges Simenon (Adelphi)
La morte improvvisa di Auguste – un uomo che, partendo dalla miseria dell’Alvernia, era riuscito a costruire un bistrot fiorente nel cuore di Parigi, nei pressi delle Halles – imprime sin dalle prime pagine il ritmo dell’ultimo romanzo di Simenon. La sua scomparsa innesca un turbine di tensioni tra i tre figli: Antoine, il primogenito e ristoratore come il padre, chiamato a difendersi dalle accuse dei fratelli; Fernand, giudice istruttore influenzato dalla moglie; e Bertrand, il più giovane, un truffatore in perenne caccia di denaro facile. Al centro del conflitto, un testamento celato e una presunta fortuna da spartire. Tra ambizioni frustrate, bugie e rancori mai sopiti, il romanzo indaga il dolore della perdita e le complesse dinamiche familiari, ma anche il tramonto di un mondo in dissoluzione, quello delle Halles, simbolo dell’anima parigina più autentica. Con la sua prosa scarna e precisa, Simenon dà voce alle tensioni che si annidano dietro le apparenze, costruendo un’atmosfera densa e ipnotica, capace di catturare il lettore fino all’ultima pagina. Come, naturalmente, d’abitudine.
LA FAME DEL CIGNO di Luca Mercadante (Sellerio)
Domenico Cigno è un cinquantenne sovrappeso, redattore sportivo di un quotidiano regionale, intrappolato in una routine fatta di pasti abbondanti e articoli di poco spessore. Ex pugile e aspirante giornalista di talento, ora vive nella marginalità del litorale campano segnato da abbandono, degrado e violenza. E proprio qui, a pochi giorni dal Natale, avviene il ritrovamento del corpo di una giovane donna, apparentemente quello di una studentessa torinese da poco scomparsa, influencer sociale (e social) e attivista impegnata nella denuncia delle condizioni delle donne migranti, scuote quella realtà. Cigno, per caso il primo testimone, si aggrappa a questa vicenda come a un’ultima possibilità di riscatto personale scivolando tra le sabbie mobili di un territorio in cui marginalità e miseria cercano di inghiottirlo a ogni suo faticoso passo. Con una voce che unisce ironia e amarezza, il romanzo dipinge un mondo oscuro e complesso, riflettendo sulle contraddizioni della vita moderna e sulla crisi del giornalismo, tra speranze tradite e una lotta costante per restare a galla.
QUI TUTTI MENTONO di Shari Lapena (Bollati Boringhieri)
Un thriller ad alta tensione, carico di colpi di scena, che scava nel cuore nero di una famiglia e del suo vicinato. William Wooler ha una moglie, due figli e una relazione segreta. Quando l’amante lo lascia, William torna a casa furioso e trova la figlia Avery, nove anni, rientrata da scuola prima del previsto. Basta un attimo perchè perda il controllo, la colpisca e per poi andarsene. Quando torna, Avery è scomparsa. La polizia indaga nel quartiere, ma ricostruire ciò che è accaduto è quasi impossibile perché ogni vicino ha una versione diversa e ogni testimonianza appare sospetta. In quella strada tutti sembrano mentire. Dov’è finita Avery? È fuggita? È stata rapita?
E, soprattutto, di chi ci si può davvero fidare? Un successo del New York Times, con un finale da togliere il fiato.
ATTRAVERSEREMO LE BUFERE di Anne -Laure Bondoux (Edizioni e/o)
Un’appassionante saga familiare in cui i destini dei protagonisti si mescolano con la Storia in un romanzo scritto per gli adolescenti ma che ha appassionato fin da subito anche gli adulti. Tutto ha inizio alla vigilia della Prima guerra mondiale, nella fattoria di Les Chaumes, e si conclude un secolo dopo, nello stesso luogo: tra questi due momenti, quattro generazioni si susseguono, intrecciando le loro vite a segreti e ombre del passato. Le stagioni cambiano, le abitudini si trasformano, le leggi e i governi si avvicendano mentre gli uomini si innamorano, sognano, partono per la guerra e tornano, spesso senza parole, senza gloria….
VEDOVE DI CAMUS di Elena Rui (L’Orma editore)
Albert Camus, intellettuale scomodo e vincitore del Premio Nobel, morì a soli quarantasei anni in un tragico incidente d’auto, un mezzo che non amava e che simboleggiava quella velocità e quella frenesia a lui estranee. A lasciarlo dietro di sé furono quattro donne, amori intensi e complessi, che ne divennero le “vedove”: Francine Faure, moglie e madre dei suoi figli; Maria Casarès, l’amore libero e appassionato; Catherine Sellers, attrice e confidente gelosa; e Mette Ivers, la giovane pittrice danese. Elena Rui, con meticolosa ricerca e delicatezza, intreccia biografie e diari, interviste e memorie, dando voce a quattro diverse donne per restituire un ritratto umano e profondo di Camus e delle sue relazioni. Non un semplice racconto biografico, dunque, ma un’elegia amorosa che esplora la vulnerabilità di un uomo capace di amare con forza disarmante e la complessità di chi rimane a vivere il vuoto della sua assenza. Vedove di Camus è un viaggio intimo nel cuore di un amore plurale, in bilico tra il vero e la finzione, che mostra un uomo, fragile e carismatico, sempre alla ricerca di libertà e di senso, e le donne della sua vita, immerse tra gelosie, passione e lutto.
DOVE CADONO LE COMETE di Vito di Battista (Feltrinelli)
Abruzzo, 1938, trecento gradini sul mare, un paese sospeso tra realtà e leggenda. È qui che vive Emma, una ragazza sola, rinnegata dalla famiglia, che partorisce in una stalla e affida il figlio al convento. Olimpo, poeta mancato e impiegato all’anagrafe, è l’uomo che gli dà un nome. È sposato con Anita, più grande di lui e mutilata nel corpo e nell’anima, madre di due figli che non riesce ad allattare. Sarà Emma ad accudire la piccola Bianca, entrando in una casa che non la vuole, ma che non potrà più fare a meno di lei. Tra amori muti, maternità contese e verità taciute, si snoda una saga familiare intensa e visionaria che attraversa guerra, miseria e rinascita, diventando il ritratto corale di un intero paese. Un romanzo potente e ipnotico, dove il reale e l’invisibile si sfiorano fino a confondersi.
L’ANNO CHE TI HO DETTO ADDIO di Chiara Fiorentini (99thand2nd)
Un esordio delicato e straziante, concentrato sul potere salvifico del tempo dopo la scomparsa di una persona cara. Che è esattamente quello in cui confida Bea, giornalista freelance di stanza a Ginevra che, con la morte del fratello Edo, vede sgretolarsi le fondamenta della sua famiglia e si trova suo malgrado a fare i conti con un lascito inaspettato che getta un’ombra sugli ultimi mesi di vita di Edo. La ricerca della verità diventa una necessità impellente per lei, resa ancora più pressante dal suo incontro con Nico, un ricercatore sotto inchiesta per il tentato suicidio di un partecipante a un suo studio sull’Alzheimer. Un romanzo che indaga la memoria e i legami, la fratellanza e la malattia, l’assenza e i segreti, in tutti i loro colori, in ogni tono, in ogni sfumatura, con una delicatezza che lacera.
PROPRIETÀ PRIVATA di Julia Deck (Prehistorica)
Per Eva, urbanista, e suo marito, insegnante depresso, l’acquisto di una villetta in un eco-quartiere vicino a Parigi è il sogno che finalmente si realizza. Energia rinnovabile, compost, quiete e vicinanza alla RER: tutto sembra perfetto. Finché non arrivano i nuovi vicini, i Lecoq – invadenti, rumorosi, destabilizzanti – e l’idillio comincia a incrinarsi. Nel quartiere-modello iniziano a emergere tensioni, rancori, dispetti. Finché un giorno, il cadavere del gatto dei Lecoq viene trovato in giardino. Da lì in avanti, il sogno diventa incubo. Con ironia tagliente e humour nero, l’autrice racconta la convivenza tra persone apparentemente civili, smascherando le ipocrisie di una società che si vuole perfetta. Un romanzo acido e avvincente, tra Desperate Housewives e thriller psicologico, con un finale esplosivo.
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