I 5 romanzi gialli dell'estate 2025
Dal giallo psicologico al noir storico: cinque storie italiane piene di misteri, indizi e colpi di scena perfette per accompagnare le letture sotto l’ombrellone
Agosto, tempo di giallo! Un’esagerazione? Affatto, perché è cosa nota che in estate le letture predilette siano romanzi gialli e thriller avvincenti, capaci di regalare brividi – e non solo di freddo –offrendo al tempo sospeso del riposo un concentrato piacevole di tensioni da cui lasciarsi trasportare. Del resto, farsi catturare dal ritmo frenetico di pagine fitte di misteri e rivelazioni è quasi catartico e permette un relax aggiuntivo condito da quella sana dose di suspence che solletica mente e attenzione. Quindi perché non concedersi l’ebbrezza di un incontro inaspettato, di una sparizione improvvisa, di un segreto che riaffiora dal passato seguendo vicende avvolgenti che tengono con il fiato sospeso fino alla fine e trasformano un pomeriggio assolato in un’avventura ricca di sorprese?
Dall’investigazione serrata alla tensione psicologica; dalle atmosfere noir alle ambientazioni storiche: ecco cinque romanzi dell’estate 2025 selezionati da Cocooners, storie capaci di catturare il lettore fino all’ultima pagina e di dimostrare che il brivido può nascere anche sotto il sole di agosto!
TRA LEI E ME – GIAMPAOLO SIMI (Sellerio)
Un femminicidio scuote la Versilia: Lorena Danesi, agente immobiliare nota e chiacchierata, viene trovata strangolata in un villino in vendita. Il primo sospettato è il compagno, Leandro, ex bancario diventato responsabile di un B&B alternativo che gestisce con la donna. Le indagini spettano all’ispettrice Siracusano, ma il vero protagonista è l’avvocato Pietro Vavassori, ex rugbista che solitamente difende le vittime di violenza e che questa volta, contro ogni previsione, decide di difendere l’accusato. Perché? Ed è qui che Giampaolo Simi spiazza: gran parte del romanzo si gioca nel serrato interrogatorio privato tra avvocato e sospettato la notte prima che avvenga quello ufficiale. Intanto, una voce onnisciente (e affidabile?) racconta frammenti del passato, piccoli dettagli che sembrano marginali e che invece, pagina dopo pagina, diventano nodi cruciali fino al colpo di scena che ribalta tutto. Dialoghi tesi, scrittura impeccabile, finale perfetto fanno di Tra lei e me un grande romanzo contemporaneo, un giallo giudiziario capace di farsi ritratto lucidissimo del nostro tempo, delle fragilità dell’amore e di quanto sia difficile fidarsi davvero anche della persona che abbiamo scelto di tenere accanto.
LA REGOLA DELL’ORTICA – NUNZIA SCALZO (Sellerio)
Suicidio o omicidio? È la domanda che, sessant’anni dopo, la grafologa forense Bea Navarra si trova a dover sciogliere analizzando un biglietto d’addio sospeso nel tempo che riapre un vecchio caso. Catania, 1965: Norma Speranza muore dopo aver ricevuto un colpo di carabina in salotto. Le indagini parlano di suicidio e, a confermarlo, c’è un biglietto inequivocabile, “Tutto è distrutto e io mi ammazzo”, scritto di suo pugno. Forse. Ma la famiglia non ha mai creduto a quella versione, convinta che Nunzia fosse stata uccisa e che il biglietto fosse un falso. E così, quando anni dopo la nipote di Norma affida il caso a Bea Navarra – intuitiva, cocciuta, fuori dagli schemi –, la verità torna a muoversi. Tra testimonianze di parenti, amici, vicini e l’indagine parallela condotta dalla grafologa con il giornalista Domenico Grimaldi, la storia passata si ricompone pezzo dopo pezzo svelando un dietro le quinte ricco di segreti. Nunzia Scalzo, grafologa forense con migliaia di casi alle spalle, costruisce un giallo corale e affilato, dove ogni voce aggiunge un indizio o, al contrario, porta su una pista falsa. Una protagonista inedita, l’ambientazione d’epoca e la “Catania bene” degli anni Sessanta, con i suoi scandali domestici e criminali, fanno dell’intero romanzo un’indagine appassionante.
OMICIDIO A PARIGI – MATTHEW BLAKE (La Nave di Teseo)
Giugno 1945, Parigi. La guerra è appena finita, i campi di concentramento liberati e, all’Hotel Lutetia, un tempo lussuoso simbolo della Rive Gauche ora trasformato in centro di accoglienza e interrogatori per i prigionieri di ritorno dalla Germania, due giovani donne – Sophie e Josephine – condividono la stessa stanza, la numero 11. E solo una ne uscirà viva. Ottant’anni dopo, Josephine Benoit, novantaseienne e celebre pittrice, si presenta di nuovo al Lutetia confessando di chiamarsi Sophie Leclerc e di aver commesso un omicidio proprio nella stanza 11. La sua mente è segnata dalla demenza senile e la nipote Olivia, psicoterapeuta esperta nel recupero dei ricordi, è convinta che la nonna confonda realtà e fantasia. Ma quando Olivia comincia a scavare nel passato, emerge un mistero che travalica il tempo, svelando segreti pericolosi che vivono ancora tra le strade di Parigi e che potrebbero deflagrare paurosamente. Convinta che si tratti di un ricordo rimosso e riaffiorato, Olivia coinvolge nella sua ricerca della verità il suo vecchio professore, Louis de Villefort, psichiatra dall’ombra inquietante. Insieme si addentrano in un labirinto di segreti e bugie dove passato e presente si specchiano e si deformano. Cosa è realmente successo in quella stanza? Quali verità inquietanti si celano dietro quella morte? Un omicidio a Parigi, firmato dall’autore del bestseller Anna O, è un thriller cupo e magnetico che si muove tra psiche, memoria e storia e che porta il lettore nei corridoi di un hotel dove le pareti non hanno mai smesso di ascoltare.
LA NUMERO UNO – EMILIO MARTINI (Corbaccio editore)
L’ultima traccia del commissario Gigi Berté è un messaggio WhatsApp spedito alle 21.30 alla sua compagna Marzia: «Sto tornando, fame!». Dopo di che, nessuna altra traccia dell’uomo, compreso il suo telefono che risulta irraggiungibile. L’angoscia prende subito il sopravvento: la sua squadra di Lungariva, affiancata dalla PM Graffiani, scatta con le ricerche ma tutto sembra svanire nel nulla e l’ipotesi che si fa sempre più concreta è che Berté sia stato sequestrato. Parallelamente, a Genova, viene ritrovato il corpo di una giovane avvocata con il cranio fracassato in un angusto carruggio. Che rapporto c’è tra i due casi? E se la mano dietro questi due drammi è la stessa, a chi appartiene? A qualcuno che torna dal passato di Berté o a una vicenda radicata in un presente crudele e squallido dalle conseguenze imprevedibili? L’indagine si dipana come un intreccio corale tra Genova, Lungariva e Imperia, interpretata da un cast di personaggi intensi, tra cui spicca l’ispettore Francesca Belli, donna dall’ intuito profondo e dal cuore capace di cogliere l’invisibile. Per Berté, commissario milanese di origine calabrese, una sola certezza, quella cioè di poter sempre contare sull’amicizia leale dei colleghi e sull’amore incondizionato di Marzia, il suo sostegno più forte anche in questa notte di misteri e pericoli. Un nuovo capitolo per un personaggio amatissimo, in una saga che unisce il giallo tradizionale a una scrittura elegante e incisiva.
IL BUIO DELLA QUIETE – CLAUDIO CALABRESE (Solferino)
Giada torna a casa e trova sua madre Ada immobile nella vasca da bagno con il volto segnato da una ferita che racconta di un ultimo, silenzioso gesto di violenza. Il primo impulso è chiamare suo padre, l’ispettore Andrea Pantaleo, custode di un mestiere che oggi diventa per lei un possibile rifugio. Decisa a entrare in polizia, Giada vuole partecipare all’indagine per cercare nella verità un appiglio capace di lenire il dolore e trasformare il vuoto in una battaglia. Ma per Pantaleo, uomo dal carattere burbero e dallo sguardo severo, il lutto si mescola a una rabbia sottile e alla nostalgia di ciò che era e non sarà più. Non è solo il caso di Ada a turbarlo: la sparizione di una giovane donna, figlia di un’amica, apre un nuovo abisso di domande senza risposta. Poi, un’altra morte, un’altra giovane donna con un passato che sembra voler restare sepolto. Tre enigmi, distanti eppure misteriosamente intrecciati come fili invisibili di cui Giada, fragile e coraggiosa, è il filo rosso che li unisce e che Pantaleo vuole proteggere a ogni costo. Nel nuovo romanzo di Claudio Calabrese, i misteri diventano specchio di un’anima complessa, quella di un padre che non dimentica la sua umanità e di un ispettore disposto a piegare le regole pur di far emergere la verità.
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