Metodo 6 a 1: come fare una spesa sana e risparmiare senza rinunce

Tra i reparti e gli scaffali dei negozi non mancano mai le tentazioni: il metodo 6 a 1 ci aiuta ad evitare gli acquisti compulsivi e a fare una spesa decisamente più salutare.

Che cos’è il metodo 6 a 1?

Il metodo 6 a 1 è un approccio all’acquisto degli alimenti che possiamo seguire per rendere la nostra spesa più salutare e, potremmo dire, per non scialacquare il denaro in cibo. Un po’ ovunque, ogni giorno, sentiamo dire che «siamo ciò che mangiamo». Un’altra espressione molto comune è anche quella che riguarda l’importanza di seguire una dieta sana, varia ed equilibrata. Il metodo 6 a 1 dello chef Will Coleman, in questo senso, si colloca idealmente a metà strada tra due obiettivi: mantenerci in buona forma e risparmiare quando andiamo a fare la spesa settimanale. Vediamo quindi come funziona questo stratagemma per orientarci tra le mille leccornie che troviamo nei negozi senza lasciarci distrarre dall’obiettivo finale: pochi sgarri e più euro in tasca.

Come funziona?

Prima di scoprire più dettagli su come funziona il metodo 6 a 1, facciamo una doverosa premessa: il segreto è avere «progettualità» anche quando andiamo al supermercato, cioè, avere con noi una bella lista della spesa. Il metodo 6 a 1 prevede che individuiamo 6 categorie di alimenti, dando ad ognuna maggiore o minore «peso» dal punto di vista quantitativo, e cioè:

• 6 porzioni di verdura (idealmente fresca o, in alternativa, congelata: l’importante è creare un «arcobaleno» nel carrello);
• 5 porzioni di frutta (meglio se fresca, ma va bene anche se secca o congelata: qui preferiamo quella di stagione);
• 4 porzioni di proteine (che possono essere animali o vegetali);
• 3 porzioni di carboidrati (possiamo preferire pasta, riso, pane o patate);
• 2 porzioni di condimenti (salati o dolci; possono essere: olio, paté di olive, …);
• 1 porzione di cibo libero (uno snack, dolce o altro «sfizio»).

In linea di massima, grazie a questo schema, privilegeremo l’acquisto di alimenti che sono funzionali a mettere in tavola delle pietanze che rispondono a un modello alimentare più sano. Allo stesso tempo, saremo meno propensi ad acquistare quegli sfizi che, per loro natura, nella maggior parte dei casi sono spesso ipercalorici e non ci aiutano a seguire le buone abitudini a tavola. Nelle prossime righe, vediamo insieme per quali altri motivi il metodo 6 a 1 è un alleato anche del nostro portafogli.

In che modo aiuta a risparmiare sulla spesa?

Il fatto di uscire di casa già con le idee in chiaro su ciò che andremo ad acquistare rappresenta una parte fondamentale del successo del metodo 6 a 1, che però ci aiuta a risparmiare sulla spesa anche per altre accortezze. Questo approccio agli acquisti ci suggerisce anche questi accorgimenti:

• preferiamo ai prodotti «di marca» quelli proposti delle linee dei supermercati;
• non dimentichiamoci mai di confrontare i prezzi e di tenere d’occhio le offerte;
• se possibile, compriamo sempre i formati un po’ più grandi per ottimizzare il rapporto quantità-prezzo (occhio però alla deperibilità);
• se sono disponibili, non trascuriamo le tipiche confezioni risparmio;
• imponiamoci un limite al budget per la spesa.

In questo modo, non saremo così facilmente distratti da packaging sgargianti o gondole che ci fanno venire i sensi di colpa, con «prodotti da salvare».

Qual è il ruolo della pianificazione della spesa in questo metodo?

Nel metodo 6 a 1, la pianificazione della spesa permette da una parte di escludere gli acquisti superflui, che ci fanno spendere di più e ci allontanano dall’obiettivo del peso forma. Grazie alla nostra lista, infatti, avremo individuato degli alimenti coi quali preparare delle ricette in sintonia con una dieta che ci aiuta a sentirci bene con noi stessi. D’altro canto, non dobbiamo dimenticare che l’approccio alla spesa di chef Coleman lascia spazio per uno sfizio, ricalcando anche un altro modello alimentare sostenibile: quello dell’80 percento di cibo salutare e il 20% libero. Grazie al metodo 6 a 1 possiamo quindi dare un colpo al cerchio e uno alla botte: che ne dite, fa anche per voi?