Viaggio in Romania: i 5 piatti tipici che devi assolutamente provare
Se in programma c’è una tappa in Romania beh, oltre alla valigia, alla lista di cose da portare, al check del meteo e a tutto ciò che comprende una partenza, non bisogna mai dimenticarsi del cibo. Non quello che si mangerà prima di arrivare, ma quello che, una volta atterrati, si avrà modo di gustare. Che cosa si mangia in Romania? Quali sono i piatti tipici di questo meraviglioso luogo del mondo? Qui una selezione di cinque, ma sappiamo bene che l’elenco si dovrebbe allungare…e anche di molto. Andiamo alla scoperta della tradizione culinaria rumena: buon appetito.
Viaggiare in Romania, mangiare in Romania: la cucina è un incrocio di tradizioni
Se c’è una cosa che caratterizza la cucina della Romania è il sapore, il sapore forte. Dentro ogni piatto c’è decisione, ci sono profumi, c’è una tradizione tutta da scoprire, fatta di gusto e di intrecci culturali. Non sorprende, dunque, che molti piatti richiamino quelli della tradizione balcanica, con evidenti punti di contatto con la Turchia, la Russia e i territori un tempo appartenuti all’Impero austro-ungarico. A caratterizzarla è la semplicità degli ingredienti, combinata a sapori intensi e decisi. La carne è protagonista assoluta (soprattutto maiale, manzo e agnello), ma non mancano formaggi e salumi, pesce d’acqua dolce come carpa e trota, e una varietà di verdure che spaziano da cavolo e verza a rape rosse, cipolle, patate e immancabili sottaceti.
Il rituale del pasto segue una scansione precisa: si apre con antipasti a base di salumi e formaggi accompagnati da verdure sottaceto, si prosegue con zuppe o minestre, quindi arriva il secondo, quasi sempre di carne o pesce, servito con contorno. Infine, a chiudere, un dessert che non rinuncia alla golosità.
I cinque piatti tipici da mangiare in Romania
Insieme alle tappe-tour da non perdere in Romania, il cibo occupa un posto cruciale. Immergersi nella tipica cucina rumena è un’esperienza: di vita, di gusto, di conoscenza. I piatti da assaggiare sono tantissimi, ma qui scopriremo i cinque top da non farsi scappare.
Piatti tipici rumeni: i Mici (o mititei)
In Romania c’è un piatto che non può mancare nell’esperienza di viaggio: i mici, o mititei. Si tratta di polpette cilindriche a base di un mix di carni bovine, suine e ovine macinate, insaporite con spezie ed erbe e cotte rigorosamente sulla griglia. Si servino calde, accompagnate da senape, sottaceti e qualche fetta di pane.
Simbolo autentico dello street food rumeno, i mici si trovano ovunque. Sono in carta nei ristoranti (spesso nelle grigliate miste o ordinabili singolarmente, con prezzo al pezzo), ma la loro vera anima è per strada. Chioschi e baracchini li preparano davanti agli occhi dei passanti, soprattutto nei mercati o nei pressi delle attrazioni turistiche più frequentate, come il castello di Hunedoara o la Cittadella di Alba Iulia. Qui il rito è sempre lo stesso: piccoli vassoi di cartone, pane fresco e un cucchiaio di senape, in cui intingere i bocconi prima di addentarli.
Chi conosce i mici sa bene che i migliori non si trovano al ristorante, ma tra le bancarelle affollate, riconoscibili dal fumo che sale dalle griglie. È lì che nascono i sapori più autentici. Specialità nazionale in Romania, i mici sono conosciuti con il nome di Ćevapčići anche in altri Paesi dei Balcani, dalla Croazia all’Albania, a testimonianza di una tradizione culinaria condivisa che supera i confini.
Mangiare in Romania: la Ciorba
Un altro piatto da assaggiare in Romania è la Ciorba. Si tratta di una zuppa calda, perfetta in realtà per affrontare l’inverno rigido. Ne esistono diverse varianti: dalla ciorba de pui con pollo, alla ciorba de legume con verdure, dalla ciorba de vacuta con manzo alla Ciorba de fasole con fagioli e carne affumicata, fino alla ciorba de perisoare con polpette di carne.
Curiosità: a differenza dell’Italia, le Ciorbe non si servono in ciotole, ma in grandi pani scavati, un dettaglio che rende l’esperienza ancora più conviviale e autentica. Oltre che gustosissima: immaginate mangiare il pane intinto nel sugo finita la zuppa!
L’involtino rumeno: il Sarmale
Anche il Sarmale non può mancare all’interno dell’esperienza culinaria in Romania. Piatto tipico, è di fatto un involtino, preparato con carne macinata, riso, spezie e verdure avvolti in foglie di verza, talvolta di vite, come nella versione greca. È protagonista delle feste e delle occasioni speciali, da Natale ai matrimoni. A tavola non manca mai la polenta, compagna fedele di questo piatto.
Preparare il Sarmale richiede un po’ di tempo: la cottura è lunga e non sempre si trova nei ristoranti. È un piatto tipicamente casalingo. Esistono anche versioni vegane con riso e funghi, diffuse durante i periodi di digiuno del calendario ortodosso. In molti agriturismi e locali tipici, per assaggiarli può essere necessario prenotarli in anticipo.
Mamaliga: la polenta d’accompagnamento immancabile
Vuoi non andare in Romania e non assaggiare colei che accompagna molti dei piatti della cucina tradizionale? Lasciata semplice o arricchita da funghi, la mamaliga è davvero una prelibatezza. È un contorno semplice e versatile che accompagna carni, verdure e formaggi. Tra le varianti più amate c’è quella con i funghi porcini, piatto povero ma gustoso, presente su tutte le tavole di campagna.
D’altronde, chi non ama la polenta?
Dulcis in fundo (letteralmente): il Papanasi, il dolce tipico della Romania
La cucina rumena non è certo leggera, ma per chi non rinuncia al dolce c’è un classico da provare: i papanasi. Si tratta di frittelle sferiche, grandi come bignè, farcite con marmellata o panna acida, e servite tiepide con panna acida e frutti rossi. Un finale goloso, a dir poco esplosivo. La ricetta tradizionale di questo piatto prevede l’interno farcito di urda, il formaggio tipico della Romania, paragonabile alla nostra ricotta.
Si prepara sul momento e va gustato tiepido: la consistenza di questo dolce è fondamentale.
Potremmo andare avanti ancora all’infinito, ma questi cinque piatti tipici della Romania dovrebbero essere bastati per convincervi a chiudere la valigia e partire senza troppi indugi. Si sente da qui il profumo di tradizione e sarà gustoso assaporarlo tutto in un boccone.
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