Come coltivare il basilico sul balcone: errori da evitare
Come si fa a non amare il basilico? È lui il protagonista dell’estate, con il suo profumo che più di ogni altra cosa sa di casa, di cucina italiana, di pranzi lenti sotto il sole…o sotto l’ombrellone. Sta bene su tutto, è fresco e saporito, ma come si coltiva nel migliore dei modi? Che sia in vaso o sul balcone di città, il basilico necessita di attenzioni precise, specialmente adesso che l’estate è ufficialmente iniziata e le calde temperature mettono a repentaglio le sue bellissime foglie verdi. Qui risponderemo a tutte le domande del caso, guidandovi, passo dopo passo, nella coltivazione della pianta aromatica più immortale di tutte. E sì, faremo chiarezza anche su tutti gli errori da evitare: partiamo!
Come coltivare il basilico sul balcone: perché vale la pena
Scegliere di coltivare il basilico sul balcone non è qualcosa di così strano, anzi. Con pochi semi e un po’ di pazienza, si ottiene un’erba aromatica profumatissima, ideale per insaporire ogni piatto, dalla classica caprese alla pasta al pomodoro, all’ovviamente tanto apprezzato pesto. Non solo, perché il basilico tiene lontane le zanzare, migliora l’umore e con il suo verde brillante regala un piccolo angolo di natura a ogni spazio, anche quello più “urbano”.
Tuttavia, nonostante tutte queste caratteristiche, spesso ce lo troviamo appassito e ingiallito dopo poche settimane. Perché?
Coltivare il basilico: gli errori da evitare
Sebbene coltivarlo non sia così complesso, spesso capita di incorrere in errori che ne mettono a rischio la salute. Come si coltiva correttamente il basilico? E a che cosa si deve fare attenzione quando si decide di piantarlo? Vediamo gli errori più comuni:
Esposizione
Uno degli errori più frequenti è confondere il basilico per una pianta che ama l’ombra. In realtà, questa piantina verde ama molto il sole, purché non sia troppo diretto. Ha bisogno di almeno 5-6 ore di luce diretta al giorno per crescere sano e rigoglioso. È importante che la sua posizione sia al sole, ma riparata dal vento forte. Attenzione anche ai caldi torridi: nelle ore di punta sarebbe meglio che il vasino di basilico riceva anche un po’ di ombra. La conseguenza? La bruciatura delle foglie.
Utilizzo del vaso e drenaggio
Il basilico, come tante altre piante, non ama i ristagni d’acqua, ma uno degli errori più comuni nella sua coltivazione riguarda proprio la scelta del contenitore senza fori di drenaggio. A volte molte persone acquistano anche vasi troppo piccoli: nulla di tutto ciò. Il basilico ha bisogno di un vaso in terracotta o plastica con fori alla base. Il diametro minio deve essere di 20 cm ed è fondamentale uno strato di argilla espansa o ghiaia sul fondo per evitare ristagni. Avendo radici superficiali ma espanse, il basilico ha bisogno di spazio e ama l’aria e un terreno super drenato.
Errata irrigazione
Il basilico è molto sensibile alla sete, ma anche all’eccesso di acqua. L’annaffiatura va calibrata. In primavera, ad esempio, irrigate il basilico almeno 2-3 volte a settimana, mentre durante l’estate si può fare anche tutti i giorni, ma solamente se il terreno risulta asciutto al tatto. Si consiglia sempre di annaffiare al mattino presto o al tramonto, evitando di bagnare le foglie. Occhio anche al colore di queste ultime: se diventano gialle o molli, significa che la quantità di acqua che state dando è troppa.
Trascurare la potatura
Anche la potatura del basilico è importante, ma spesso molte persone se ne dimenticano. Per una pianta sempre rigogliosa e in salute, potare regolarmente sarebbe l’ideale. Molti commettono l’errore di tagliare solamente le foglie grandi alla base, lasciando crescere lo stelo in altezza fino a fioritura. Per far si che cresca folto e sano, bisognerebbe tagliarlo sopra una coppia di foglie ed evitare che fiorisca. L’ideale sarebbe potare la pianta almeno ogni 10-15 giorni.
Ignorare il terreno
Di quale terriccio ha bisogno il basilico? Ricco, ma leggero. Quello universale andrà benissimo, ma deve essere mescolato con sabbia e perlite e arricchito con compost maturo o concime organico a lento rilascio. Sarebbe meglio evitare fertilizzanti chimici troppo aggressivi, poiché alterano il gusto e possono anche danneggiare le radici.
Seminare il basilico in vaso: come fare germogliare i semi
Qual è il periodo migliore per seminare il basilico? In realtà il periodo migliore per la semina va da febbraio-marzo a fine maggio-inizi di giugno. Per seminare correttamente bisognerà posizionare i vasi in un angolo del balcone abbastanza soleggiato e luminoso ma non troppo. Bisogna sempre fare attenzione che le piantine non siano raggiunte direttamente dai raggi del sole o le foglie, come detto sopra, si bruceranno.
Durante la fase della semina, le piantine hanno grande bisogno di acqua, quindi fatelo spesso, soprattutto al mattino. Per germogliare definitivamente, il basilico impiegherà circa una settimana. La raccolta, invece, può essere effettuata dopo circa un mese dalla semina.
Coltivare il basilico sul balcone non è assolutamente difficile; basta un po’ di attenzione, la giusta cura e un po’ di pazienza. Inoltre, per i neofiti dell’argomento, è bene sapere che il basilico ama la compagnia: provate a coltivarlo accanto ai pomodori, ai peperoni e alla lattuga. Tiene lontani gli afidi, le zanzare e attira le api (bene prezioso della natura) e le farfalle.
Piccolo consiglio culinario: quando lo utilizzate in cucina, aggiungetelo sempre a crudo. Il calore distrugge i suoi importanti oli essenziali.
Come coltivare basilico sul balcone senza errori: recap doveroso
Per non far morire il basilico in vaso, ricordiamo brevemente i punti chiave per una coltivazione al top:
- Almeno 5 ore di sole al giorno;
- Un vaso grande, con buon drenaggio;
- Annaffiature regolari ma senza eccessi;
- Potatura costante, niente fiori;
- Terreno ricco e ben drenato;
- Per i semi ci vuole pazienza, luce e amore.
Ora che avete a disposizione tutte le risposte, ma soprattutto siete a conoscenza di tutti gli errori da evitare quando si coltiva il basilico, è giunta l’ora di cimentarsi. Pronti, vaso, semi…e via!
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