Carcassone è una meta turistica nella Francia meridionale che affascina i visitatori grazie al suo patrimonio Unesco: ecco che cosa vi offre questo simbolo dell’Occitania.
La storia di Carcassonne
Carcassonne ha una storia che affonda le sue radici addirittura nel Neolitico: l’insediamento originario, a quel tempo, si trovava però più a circa due chilometri più a sud rispetto alla Città Vecchia. Attorno al sesto secolo a.C., gli abitanti scelsero di trasferirsi nell’area collinare che tanto ha reso celebre questa località dell’Occitania. Proprio su quello sperone, sorse la fortificazione che tanto ha contribuito a rendere famosa Carcassonne, iscritta nel patrimonio dell’Unesco nel 1997. Questa città ha sempre goduto di uno status particolare, grazie alla sua posizione geografica che si trova sull’asse di transito tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico. Carcassonne fu una città con un ruolo rilevante già in epoca romana, venendo poi conquistata dai Visigoti e restando un luogo significativo anche in epoca medievale. Per renderci conto della grandezza del passato storico di Carcassonne, non ci resta che passeggiare tra le vie della Città Fortificata, dove si trovano testimonianze che spaziano dagli anni della dominazione gallo-romana fino alla conclusione del Medioevo.
Cosa vedere in questa località?
Partiamo dal presupposto che l’odierna Carcassonne è formata dalla parte storica, nota come “cité” – città, l’area che si trova sull’altopiano – e da quella sottostante, nota come “bourg” – borgo, che si colloca sul territorio pianeggiante sulla sponda sinistra del fiume Aude. L’area fortificata di Carcassonne è senza dubbio l’attrazione più affascinante di questa località. Ciò che la contraddistingue è il doppio ordine di mura che venne eretto a protezione dell’antico nucleo cittadino. Secondo alcune ipotesi, la prima struttura muraria che proteggeva Carcassonne venne eretta dai Romani attorno al 300. La fortificazione che possiamo ammirare nel presente è costituita da circa tre chilometri di mura, impreziosite dalle immancabili merlature e da ben cinquantadue torri. All’interno del perimetro della città storica si trovano anche il castello del conte e la basilica di Saint-Nazaire, quest’ultima realizzata a cavallo tra il nono secolo e il Trecento, con una chiara impronta di stile romanico. Nella città storica si trova anche un interessante museo dedicato al periodo dell’Inquisizione. Anche nell’area del “bourg” troviamo attrazioni interessanti, tra cui:
il Ponte Vecchio, lungo oltre 200 metri e con 12 arcate, noto per trovarsi sul percorso del cammino di Santiago;
la cattedrale di Saint-Michel, risalente al tredicesimo secolo, che è uno splendido esempio di architettura gotica;
il museo delle belle arti.
Gli amanti delle vacanze itineranti possono cogliere l’occasione al volo per visitare Carcassonne e spostarsi in seguito un po’ più a nord, alla scoperta dei tesori naturalistici della Dordogna e Périgord.
Per cosa è famoso questo luogo?
Oltre ad essere molto conosciuta per la fortificazione, Carcassonne è nota anche per trovarsi a ridosso di un’area vitivinicola altrettanto nota. La città è altrettanto rinomata per essere piuttosto prossima ai quattro castelli di Lastours, cioè Tour Régine, Tour Surdespine, Tour Quertinheux e Tour Régis. Carcassonne ospita anche una splendida rievocazione storica medievale: per l’occasione, la cittadella si anima tra tornei di cavalleria, musica e spettacoli a tema, grazie ai quali è possibile rivivere tutto il fascino di un luogo ricco di storia.
Le leggende affascinanti da conoscere
A Carcassonne, tutti conoscono la leggenda di “Dame Carcas” – e della dama è anche presente una scultura all’ingresso della cittadella. La leggenda risale all’epoca cinquecentesca e narra che, attorno al nono secolo, Carlo Magno assediò la città governata (allora) dai saraceni. Dopo l’uccisione del re Balaak, la resistenza di Carcassonne venne guidata dalla consorte, Dama Carcas. La leggenda vuole che la vedova del regnante riuscì a fronteggiare le truppe di Carlo Magno per circa cinque anni, soprattutto tramite ingegnosi stratagemmi volti a far credere che la città avesse tante risorse per non cadere in mano al nemico. La donna divenne “immortale” quando, di fronte all’ineluttabile destino di perdere la città, non si diede per vinta e decise di far lanciare dalle mura un maiale, che finì tra le truppe nemiche. Agli occhi dell’esercito invasore, il sacrificio del maiale sembrò una chiara dimostrazione di forza e opulenza: secondo la leggenda, questo stratagemma fece desistere le truppe di Carlo Magno. L’invasore si ritirò e Dama Carcas salvò la città: le trombe suonarono così forte da essere udite da lontano. Fu così che, sempre secondo la leggenda, nacque il nome della città, dato dall’esclamazione “Carcas sonne” (Carcas suona).
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