Piano di accumulo: cos’è e perché può essere utile superati i 50 anni

Più comunemente definito PAC, il Piano di Accumulo di Capitale altro non è che una modalità di sottoscrizione di Fondi Comuni di investimento o, più in generale, di Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio destinati a tutti coloro che vogliono investire in modo graduale piccole somme di denaro. Questa modalità permette di prendere in considerazione le opportunità offerte dal mercato e di valutarle in modo responsabile, capendo anche l’importanza della diversificazione degli investimenti e offrendosi la possibilità di effettuare anche (ma non per forza) piccoli versamenti regolari. Può essere utile prendere in considerazione il Piano di Accumulo del Capitale superati i 50 anni? Qui cercheremo di offrire tutte le risposte del caso.
Piano di Accumulo di Capitale: che cos’è e in che cosa consiste
Sta diventando sempre più gettonato anche tra i più giovani, ma rimane comunque una soluzione efficace anche per chi ha più di 50 anni. Il Pac, o Piano di Accumulo di Capitale, è un metodo di investimento particolare, consistente nell’investire una piccola somma di denaro sui mercati finanziari. Di solito si parla di un investimento su base mensile o trimestrale, un programma per così dire “a rate”, e la somma versata va a formare un capitale graduale che allo stesso tempo viene investito.
Il PAC avviene di solito attraverso ETF (Exchange traded funds) o fondi comuni di investimento, ma può includere anche altri “asset class”, tra cui le materie prime o le obbligazioni.
Perché scegliere un Piano di Accumulo di Capitale: i vantaggi
Chi sceglie di investire attraverso un PAC solitamente lo fa per una ragione ben precisa: accumulare un certo tipo di capitale nel tempo, specialmente se si pensa a un tema molto discusso come quello della pensione. In realtà di motivazioni ce ne possono essere tante altre, così come i vantaggi: il Piano di Accumulo di Capitale può essere un modo per crearsi un patrimonio specifico da lasciare ai propri figli, per avere una certa somma di denaro volta all’acquisto di una casa o, perché no, anche per “esaudire” alcuni desideri personali.
Inoltre, grazie al PAC si potranno raggiungere obiettivi finanziari nel medio-lungo termine e si potrà sempre avere la possibilità di prelevare tot somme di denaro anche in tempi precedenti la programmazione. L’idea è quella di evitare le insicurezze e le influenze che gli andamenti del mercato finanziario possono lanciare nell’investitore: si sceglie una certa somma da investire, si sceglie la regolarità di tempi in cui farlo e il gioco è fatto.
Il Piano di Accumulo di Capitale è anche una soluzione flessibile: grazie a esso, infatti, le esigenze di chi investe saranno sempre rispettate. In particolare, se si pensa che proprio queste potrebbero cambiare nel corso del tempo, grazie al PAC l’investitore può scegliere di sospendere e/o interrompere il Piano di Accumulo di Capitale. Non solo, perché un altro vantaggio di questa modalità di investimento riguarda possibilità di modificare la periodicità, il numero e/o l’importo delle rate. Infine, ma non per importanza, le quote del fondo possono anche essere rimborsate prima della scadenza del Piano, ovviamente seguendo le modalità previste dal Regolamento del fondo stesso.
Come funziona un Piano di Accumulo di Capitale
Chiarito che cosa sia, ora è giunto il momento di capire come funziona un Piano di Accumulo di Capitale. In realtà è tutto molto semplice: il PAC funziona in modo automatico e tutto avviene attraverso un versamento costante sullo stesso titolo. Essendo automatico, poi, il suo utilizzo non ha bisogno di un impegno così complesso e così eccessivo. È ovvio che trattandosi sempre di denaro, di investimenti e di qualcosa legato al mercato finanziario, prima di scegliere le quantità e le modalità si dovrebbero avere chiari diversi aspetti, tra cui i rischi e gli obiettivi.
Tramite il PC si possono acquistare a rate delle quote di Fondi Comuni di Investimento e il numero di queste che si riusciranno ad acquistare di volta in volta dipenderà in funzione del prezzo di mercato. Viene da sé che, se quest’ultimo tende a scendere, a parità di rata si riuscirà a comprare un numero superiore di quote. Al contrario, se sale, se ne acquisteranno in numero minore.
A decidere l’importo iniziale (e la rata periodica) è sempre e solo chi decide di investire. Oltre a ciò, l’investitore stabilirà anche la cadenza dei versamenti e la durata stessa del Piano. Dulcis in fundo, e non è poco, sarà scelta dell’investitore stabilire se e quando sospenderlo o, eventualmente, estinguerlo senza alcun costo aggiuntivo.

Iniziare un Piano di Accumulo di Capitale: perché è utile superati i 50 anni
Chi ha detto che risparmiare sia una questione solo ed esclusivamente rivolta ai giovani? In realtà non è così, specialmente se si pensa alla società di oggi e specialmente perché il concetto di “pensione” si sta allontanando ogni giorno sempre di più. Ecco, date queste premesse poco promettenti, il Piano di Accumulo di Capitale potrebbe essere una valida soluzione anche superati i 50 anni.
Sicuramente iniziare un PAC da giovani significherebbe avere una maggiore possibilità di guadagnarci molto, ma si può comunque iniziare un Piano di Accumulo anche a 50 anni (e oltre). Il motivo? Garantire una buona sicurezza per gli anni della pensione. Sapevate che negli ultimi anni l’età media dei sottoscrittori italiani di un PAC è cresciuta intorno ai 60 anni? Ebbene sì, ma ci sono comunque dei piccoli accorgimenti da “seguire” per riuscire a ottenere risultati più che buoni.
Un Piano di Accumulo di Capitale per chi ha più di 50 anni deve essere organizzato con il fine specifico di mettere da parte certe somme di denaro per il futuro, ma non solo. Un PAC aperto superati i 50 anni serve a:
- Proteggere il futuro dei propri familiari: questa azione è possibile farla tramite un portafoglio di investimento ad hoc per la famiglia, possibilmente con durata lunga;
- Preservare il capitale raccolto nel corso degli anni;
- Iniziare un piano di previdenza complementare: in questo modo si arriverà alla tanto desiderata pensione con qualche preoccupazione in meno;
- Pianificazione accorta: con un PAC attivo e programmato si potranno gestire i soldi in modo meno ansioso, avendo anche la possibilità di togliersi qualche sfizio ma con la costante accortezza e il costante pensiero verso il futuro.
PAC superati i 50 anni: alcuni consigli utili
La premessa da tenere sempre a mente è la seguente: per risparmiare c’è sempre tempo. Sia che abbiate 20 anni, sia che ne abbiate 50, il Piano di Accumulo di Capitale può davvero essere un ottimo modo per investire, risparmiar e di conseguenza guadagnare. Tra i consigli più utili da seguire se si vuole investire del denaro con un Piano di Accumulo, troviamo:
- Affidamento a professionisti del settore;
- Differenziare il denaro per ottimizzare il rapporto rischi-rendimento;
- Prima di aprire, considerare sempre i costi, la gestione, il riscatto e l’eventuale chiusura;
- Tenere presente il periodo di tempo, che dovrebbe essere o abbastanza lungo per rendere di più e in modo regolare, oppure dovrebbe avere a che fare con cifre più alte;
- Tenere sotto controllo i rischi con un Piano di Accumulo con un’esposizione bassa verso i mercati e i prodotti più rischiosi.
Infine, ma non per importanza, sapevate che all’interno del proprio PAC si può anche valutare l’inserimento di oro? Ebbene sì, l’oro fisico è un prodotto a basso rischio (potremmo dire a rischio zero) ed è ottimo da inserire nel proprio portafoglio di investimento, anche e soprattutto superati i 50 anni. Ora che avete sottomano tutte le caratteristiche di un PAC, non vi resta che ragionare e lasciarvi consigliare dalle persone giuste: c’è sempre tempo per investire, quindi fatelo con intelligenza.
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