Dieta chetogenica: un’opportunità per il benessere dopo i 60 anni

Negli ultimi anni, la dieta chetogenica è emersa come uno dei regimi alimentari
più discussi e adottati, anche da persone over 60 che desiderano prendersi cura
della propria salute, mantenere un peso equilibrato e ridurre i fattori di rischio legati
all’età.
Si tratta di un approccio alimentare che si basa su un drastico abbassamento dei
carboidrati e un aumento dell’apporto di grassi sani, in modo da indurre
l’organismo in uno stato di chetosi, durante il quale i grassi vengono utilizzati come
principale fonte di energia al posto del glucosio.
Questo tipo di alimentazione, se ben pianificato, può offrire benefici significativi, ma
non è adatto a tutti e deve essere valutato attentamente soprattutto in età
avanzata. In questo articolo vengono analizzati il funzionamento della dieta
chetogenica, i possibili vantaggi per chi ha superato i 60 anni, e le precauzioni
da tenere in considerazione, per comprenderne a fondo le potenzialità e i limiti.
Come funziona la dieta chetogenica
La dieta chetogenica si fonda su un principio molto semplice: abbattendo il
consumo di carboidrati (sotto i 50 grammi al giorno), l’organismo esaurisce le
riserve di zuccheri e inizia a produrre corpi chetonici attraverso la
metabolizzazione dei grassi, che diventano la nuova fonte di energia.
Il piano alimentare prevede quindi:
• Una forte riduzione dei carboidrati (pane, pasta, dolci, cereali)
• Un incremento dei grassi “buoni” (olio extravergine d’oliva, avocado, frutta
secca, pesce grasso)
• Un consumo moderato di proteine (preferibilmente di origine vegetale o da
fonti magre)
La dieta chetogenica ha mostrato effetti positivi in diversi ambiti: dalla gestione del
peso corporeo, al controllo della glicemia, fino al possibile supporto alla
funzione cognitiva, aspetto particolarmente rilevante in età matura. Ma come si
traduce tutto questo per chi ha superato i 60 anni?
Perché può essere utile dopo i 60 anni
L’invecchiamento comporta fisiologici cambiamenti metabolici che rendono
più difficile mantenere un peso corporeo stabile, controllare i livelli di zucchero nel
sangue e prevenire l’accumulo di grasso viscerale. In questo contesto, la dieta
chetogenica può rivelarsi un alleato, purché seguita sotto controllo medico.
Tra i benefici più rilevanti in età avanzata:
• Miglior controllo del peso: in fase di chetosi il corpo attinge alle riserve di
grasso per produrre energia, favorendo una perdita di peso costante
• Stabilità glicemica: la drastica riduzione dei carboidrati può essere utile per chi
presenta insulino-resistenza o una predisposizione al diabete di tipo 2
• Effetto neuroprotettivo: alcune ricerche indicano che i corpi chetonici possono
favorire la funzione cerebrale, rallentando in parte il declino cognitivo
• Minor infiammazione: ridurre zuccheri e carboidrati raffinati può contribuire a
diminuire l’infiammazione sistemica, spesso associata a patologie croniche
Tuttavia, non mancano elementi di attenzione, specialmente per chi è affetto da
patologie renali, epatiche, cardiovascolari o metaboliche.
Le controindicazioni da considerare
Sebbene l’approccio chetogenico possa offrire vantaggi reali, è essenziale
valutare l’idoneità individuale e monitorare con attenzione l’impatto sul proprio
organismo.
Alcuni aspetti critici da non trascurare:
• Rischio di disidratazione e squilibri elettrolitici, specialmente nei primi giorni
di dieta
• Carenze nutrizionali: eliminando frutta, legumi e cereali si può ridurre l’apporto
di vitamine del gruppo B, fibra, magnesio e potassio
• Affaticamento renale: un eccesso di proteine (anche se non previsto dalla dieta
cheto standard) può aggravare condizioni preesistenti
• Effetti collaterali iniziali come stanchezza, mal di testa e irritabilità (la
cosiddetta “keto flu”), soprattutto se la transizione alla chetosi non è ben gestita
Per questi motivi, si raccomanda un monitoraggio medico regolare e l’assistenza
di un nutrizionista esperto, che possa costruire un piano alimentare equilibrato e
su misura per le esigenze di chi ha superato i 60 anni.
Quali alimenti privilegiare nella dieta cheto dopo i 60 anni
Una dieta chetogenica ben costruita non deve essere estremamente restrittiva. È
possibile seguire questo stile alimentare in modo sostenibile, anche per le persone
mature, se si scelgono con attenzione le fonti di grassi e proteine.
Alimenti consigliati:
• Verdure a basso contenuto di carboidrati (zucchine, spinaci, broccoli, cavolfiore)
• Olio extravergine d’oliva, avocado, semi di lino
• Pesce azzurro (salmone, sgombro, sardine)
• Frutta secca non zuccherata (mandorle, noci, nocciole)
• Uova da allevamento sostenibile
• Piccole quantità di latticini fermentati
Vanno invece evitati zuccheri, farine raffinate, frutta ricca di zuccheri, cereali,
legumi e tutti i prodotti ultraprocessati.
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