Nei pericolosi: come riconoscerli e come prevenire brutte sorprese
La pelle è l’involucro che avvolge il nostro corpo, rappresentando un organo molto complesso che, oltre a presentarci al mondo, riflette le condizioni generali del nostro organismo. Mantenerla in salute è cruciale, dovendo proteggerla e agire anche in ottica di prevenzione: in questa direzione l’autoesame della pelle è fondamentale per monitorarne il suo stato e riconoscere eventuali anomalie, agendo tempestivamente. Tra i segni della nostra pelle da prendere in esame spiccano i nei, elementi tra i più importanti da tenere in considerazione. Approfondiamo di seguito come riconoscere un neo pericoloso, i campanelli d’allarme da non sottovalutare mai e altri aspetti utili da tenere in considerazione per una prevenzione efficace.
L’mportanza dell’autoesame della pelle
Prima barriera protettiva del corpo, la pelle è un organo vitale che assolve numerose funzioni. Tra queste per esempio regola la temperatura, protegge dagli agenti patogeni e dalle radiazioni, previene la perdita di liquidi, determina la percezione sensoriale e contribuisce alla sintesi della vitamina D e alla regolazione immunitaria. Per tutelare la salute della pelle e intervenire tempestivamente in caso di rischio è importante svolgere regolarmente l’autoanalisi del tessuto cutaneo. Grazie a questa semplice azione è possibile evitare che un piccolo problema si trasformi in qualcosa di più grave, che può sfociare in carcinomi, tra cui il melanoma, tra quelli più pericolosi in assoluto e che è maggiormente curabile se viene diagnosticato precocemente.
Nell’ambito dell’autoesame della pelle si ispezionano i nei, osservandone colore, forma, dimensione ed eventuali variazioni. In casi di cambiamenti sospetti, è fondamentale sottoporsi a visite specialistiche, in modo da prevenire in modo tempestivo il rischio di cancro della pelle.
Cosa sono i nei
Chiamati a livello scientifico nevi, i nei consistono in macchie cutanee che vengono a formarsi per via dell’accumulo dei melanociti, ovvero le cellule responsabili di produrre la melanina. Si tratta di un’anomalia del tessuto cutaneo, che si mostra come una macchia presente sulla pelle dalla nascita (nevo congenito) oppure nel corso della vita (nevo acquisito) in tutte le aree del corpo, mucose comprese. La quantità dei nei varia da persona a persona ed è influenzata da fattori genetici e ambientali, come l’esposizione al sole.
Lesioni cutanee benigne, i nei si manifestano con colori differenti, alcuni sono dello stesso colore della pelle, altri sono bruni o più scuri. Inoltre, possono variare per dimensioni e consistenza, visto che ne esistono di piatti o palpabili al tatto, avendo una superficie che può essere liscia, rugosa o pelosa. La stragrande maggioranza sono tondeggianti e con bordi lisci.
Nel corso della vita i nei cambiano: nel loro ciclo nascono, si sviluppano, maturano, per poi stabilizzarsi e invecchiare, prendendo colore con gli anni e abbassandosi. La presenza dei nei è fisiologica ed è del tutto normale che con lo scorrere del tempo si modifichino e se ne presentino di nuovi ma, tuttavia, è molto importante non sottovalutare cambiamenti o improvvisi, visto che questi potrebbero essere la spia di qualcosa di più grave.
Come riconoscere un neo pericoloso
Riconoscere per tempo un neo pericoloso è cruciale, riuscendo così a intervenire prontamente e prevenire l’insorgere di patologie gravi come il melanoma. I nei maligni cambiano velocemente, presentano un aspetto anomalo e racchiudono un potenziale di rischio.
Per capire se un neo sia pericoloso o meno ci sono dei segnali particolari da non sottovalutare. Tra questi rientrano il colore non uniforme, che può includere gradazioni rosa, rosso, bruno, blu e nero, asimmetrie e bordi irregolari. Non vanno sottovalutati nei sfumati o frastagliati, con dimensioni sopra a mezzo centimetro di diametro e che presentano evoluzioni repentine in forma, dimensione e colore. Inoltre, variazioni e gonfiori della pelle intorno al neo, prurito, dolore, bruciore e sanguinamento possono essere potenziali campanelli d’allarme, dovendo svolgere prontamente una visita specialistica per capire la natura del problema.
I nei pericolosi non sono per forza tumori maligni, ma richiedono una maggiore attenzione e di essere monitorati con costanza, in quanto potrebbero trasformarsi in melanomi. A differenza dei nei normali, presentano un potenziale di rischio più elevato. I nei benigni, che non sono quindi pericolosi, presentano un colore uniforme, un aspetto stabile negli anni, bordi regolari e definiti, forma ovale o tonda e dimensioni contenute.
Un neo può mutare in un melanoma tramite un processo lungo e complesso: ci sono alcuni fattori che favoriscono il suo sviluppo, come ad esempio l’esposizione eccessiva ai raggi solari, la predisposizione genetica, un numero elevato di nei sul corpo, un sistema immunitario indebolito e l’avanzare dell’età. Oltre ai cambiamenti dei nei esistenti, un altro indicatore da non sottovalutare è la comparsa improvvisa di nuovi nei, soprattutto se presentano colori variegati e asimmetrie.
Guida all’autoesame della pelle
L’autoesame della pelle è un prezioso alleato con cui individuare eventuali nei a rischio, permettendo di intervenire prontamente grazie a una diagnosi precoce. Questa operazione è semplice e può essere svolta a casa mediamente una volta al mese. Per iniziare, ci si posiziona davanti allo specchio, controllando tutti i nei presenti su naso, labbra, bocca e orecchie. Successivamente, si ispeziona il cuoio capelluto, aiutandosi con un asciugacapelli per spostare i capelli e con uno specchio per vedere tutta l’area. Si controllano poi mani, dita e sotto le unghie. Ricorrendo a uno specchio a figura intera si esaminano in seguito tutti i lati di braccia, collo, petto, torso. Con l’ausilio di un secondo specchio si osservano schiena, spalle, collo posteriore, glutei e parti posteriori di gamba e braccia. Infine, da seduti e con le gambe su una sedia, si ispezionano con uno specchio genitali, gambe, talloni, caviglie e piedi, comprese le zone sotto le unghie e le piante dei piedi.
Durante l’autoesame della pelle bisogna tenere a mente la regola ABCDE, grazie alla quale riconoscere un neo sospetto, valutando fattori quali asimmetrie, bordi irregolari, colore variegato, diametro sopra il mezzo centimetro ed evoluzione.
L’autoesame della pelle è molto importante, ma non può sostituire una visita specialistica. Per una prevenzione ottimale, è cruciale sottoporsi regolarmente a controlli dermatologici, grazie ai quali formulare una diagnosi tempestiva se necessario. In particolare, coloro che presentano più di 50 nei dovrebbero fare controlli ancora più frequenti, come anche chi ha un fototipo chiaro e una storia familiare o personale pregressa di tumori della pelle. Durante il controllo dermatologico si svolge una mappatura dei nei, un’indagine che permette di ispezionare la superficie cutanea e monitorare nel tempo eventuali nei atipici o sospetti.
Prevenzione della pelle: consigli utili
Oltre a sottoporsi all’autocontrollo e a visite dermatologiche regolari, per proteggere la propria pelle è importante agire in ottica di prevenzione mettendo in atto particolari accorgimenti nel proprio stile di vita. Per fare questo in particolare è cruciale evitare l’esposizione solare eccessiva, soprattutto nelle ore centrali della giornata, ricorrere sempre alla crema solare (con minimo un SPF di 30) quando ci si espone ai raggi uv, riapplicandola in spiaggia più volte nel corso della giornata. Inoltre, è sempre bene proteggere il capo con un cappello a tesa larga, indossare gli occhiali da sole ed evitare tassativamente oli e lettini abbronzanti e lampade.
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