Grande muraglia cinese: quando è stata costruita, quanto è lunga, storia e curiosità

Opera architettonica colossale, la Grande muraglia cinese corre per chilometri e chilometri. Eletta tra le 7 meraviglie del mondo moderno, la sua bellezza straordinaria richiama migliaia di visitatori da ogni parte del Pianeta. Questa lunghissima catena di mura difensive è posta all’estremità nord della Cina, si estende da est a ovest dal confine nordcoreano al deserto del Gobi, ed è considerata un simbolo culturale del paese: la sua costruzione è tra le più grandi imprese ingegneristiche dell’umanità e ha richiesto oltre 2mila anni, vedendo l’uso di tecniche e materiali disparati e il contributo di milioni di lavoratori. Scopriamo di seguito le peculiarità, la storia e alcune curiosità di questo monumento iconico e imponente tra i più noti sulla faccia della Terra.
Che cos’è la Grande muraglia cinese e perché è stata costruita?
Durante un tour in Cina tra le tappe immancabili rientra sicuramente la Grande muraglia, monumentale architettura impregnata di bellezza e storia. Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1987, questa barriera architettonica difensiva è incastonata nel confine settentrionale della Cina e unisce le montagne della Corea con il deserto del Gobi. Serpente in pietra, circonda tutta la parte nord-ovest di Pechino e si estende lungo le montagne a nord, percorrendo steppe, catene montuose, praterie e deserti per poi raggiungere la costa orientale e il mare. L’imponente monumento è stato costruito in muratura, terra battuta e rocce e non è il risultato di una sola grande opera edile, ma bensì dell’unione di più sezioni indipendenti tra loro e di una serie di interventi avvenuti nel corso della storia.
La Grande muraglia cinese è stata edificata a partire dal 215 a.c. nell’ambito di un ampio progetto difensivo, per il volere dell’imperatore Qin Shi Huang, appartenente alla dinastia Qin. Costruita oltre 2mila anni fa con l’obiettivo di difendere l’impero dalle popolazioni nomadi, all’epoca alcune delle mura erano già esistenti in diversi regni: quando il paese venne unificato sotto lo stesso impero, Qin Shi Huang ordinò di abbatterne una parte, ostacolo per gli spostamenti interni, e di collegare invece quelle poste lungo il confine settentrionale. Questa prima fase della costruzione della muraglia durò una decina di anni e vide l’impiego di materiali disponibili nelle diverse aree, per esempio pietre nelle zone di montagna e legno in quelle in pianura. Dopo 15 anni, con la caduta della dinastia, la parte di muraglia realizzata fino a quel momento cadde in rovina.
Successivamente diverse dinastie ripresero il progetto difensivo, ampliandolo e rafforzando le aree più inclini agli attacchi nemici. Dal 206 al 220 a.c. la dinastia Han restaurò la muraglia, prolungandola. Tra gli interventi più famosi spicca nel XIV secolo quello della dinastia Ming, concentratosi in particolare nella regione di Pechino, in cui la struttura è stata ingrandita, ricorrendo anche a cannoni, torri, tecniche di costruzione innovative per l’epoca e mattoni, consentendo alle mura di conservarsi ancora oggi.
Opera tra le più grandi mai costruite, la muraglia è stata realizzata dal III secolo a.C. al XVII secolo. Nel corso della sua storia millenaria non ha avuto solo una funzione difensiva: oltre che presidio militare, ha permesso di contrastare le migrazioni delle popolazioni nomadi nel paese.
Quanti km è lunga la Grande muraglia cinese?
Per quanto riguarda la lunghezza della Grande muraglia cinese questa non è semplice da definire, tenendo conto che non consiste in un’unica fila muraria, ma bensì in un raggruppamento di diverse parti, alcune delle quali sono parallele in diverse zone. A complicare le cose rientra anche il fatto che la struttura non è solo il frutto dell’uomo, ma anche della natura. Stando alle ultime misurazioni la costruzione si estende per 8850 km, ma tenendo conto di tutte le sue ramificazioni la sua lunghezza complessiva supera i 21 mila chilometri: questi numeri sono incredibili, tenendo conto che la sua altezza si aggira tra i 7 e gli 8 metri.
Per percorrere a piedi tutta la muraglia ci vorrebbe un anno e mezzo, ma questo non è possibile visto che ci sono parti non agibili. Divisa in 32 sezioni, create dalle diverse dinastie, ognuna racchiude percorsi di diverse difficoltà: alcune sono tuttora ben conservate, mentre altre si trovano invece in rovina.

Curiosità sulla Grande muraglia cinese
Avvolta in un fascino misterioso, la Grande muraglia è un simbolo della cultura della Cina e della sua storia, testimonianza del passato del suo impero, che simboleggia da un lato l’unità del territorio, mentre dall’altro la sua separazione dal mondo e la volontà di preservare la sua identità. Questa incredibile architettura è legata a leggende e miti, è stata una fonte d’ispirazione per poesie e canzoni e cela numerose curiosità. Tra queste spicca per esempio il fatto che non è mai esistito un grande progetto per la sua costruzione, essendo stata realizzata progressivamente nel corso dei secoli. Essendo piuttosto stretta, l’opera non è percepibile dallo spazio: a occhio nudo non si vede già a partire da un’altezza di un centinaio di chilometri.
La sua maestosità e i panorami mozzafiato che regala richiamano ogni anno oltre 10 milioni di turisti, tanto da essere una delle attrazioni più visitate in tutto il mondo. La costruzione della muraglia ha richiesto l’impegno di milioni di persone, vedendo impiegati principalmente ribelli, schiavi, prigionieri, soldati e contadini. In Cina questa imponente opera ingegneristica viene chiamata anche Wanli Changcheng, che significa “muro lungo 10.000 Li” e Cimitero più lungo della Terra, in quanto nell’ambito della sua costruzione morirono moltissime persone. Una parte della struttura è sommersa dall’acqua: posta nella provincia dello Hebei, è nota con il nome di Xifeng Kou.
Come visitare la Grande muraglia cinese
Immergersi nella suggestiva atmosfera della Grande muraglia cinese è sicuramente un’esperienza indimenticabile, potendo avventurarsi in percorsi differenti da quelli più semplici a quelli più impegnativi. Raggiungere questa destinazione in autonomia non è semplicissimo, visto che non ci sono treni e autobus diretti da Pechino, prediligendo pertanto un tour organizzato. Le sezioni più visitate sono quelle di Badaling e Mutianyu, percorribili in 2-4 ore: per godersi questa esperienza è importante dotarsi di scarpe comode, protezione solare, acqua e vestirsi con più strati, in quanto il clima cambia in modo repentino. I trekking più impegnativi e ripidi si trovano nella sezione di Jiankou, mentre quelli meno faticosi a Mutianyu, che conta di funivie per la risalita. Le parti di Badaling, Mutianyu e Juyongguan sono prive di barriere architettoniche, potendo essere visitate in parte anche dai disabili.
Se tutte le sezioni della muraglia possono essere viste nell’arco di una giornata arrivando da Pechino, è comunque possibile fermarsi a dormire nella zona in uno dei tanti villaggi presenti. I momenti dell’anno più indicati per visitare questa meravigliosa opera architettonica sono la primavera e l’autunno, in cui godere di un clima fresco e mitigato, evitando la calca di turisti che si concentra principalmente in estate. Durante l’inverno la muraglia non è molto visitata per via delle temperature rigide: per i più avventurosi approdare qui in questo periodo è sicuramente molto suggestivo, potendo vederla innevata.
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