Sindrome di Gilbert: cos'è, sintomi, diagnosi e farmaci da evitare

La sindrome di Gilbert è una condizione genetica benigna che interessa il fegato. È piuttosto comune e spesso scoperta per caso, durante esami del sangue di routine. Anche se può preoccupare chi la scopre per la prima volta, non è una malattia pericolosa.
Cos’è la sindrome di Gilbert e da cosa è causata
La sindrome di Gilbert è infatti causata da un lieve difetto nel metabolismo della bilirubina, una sostanza prodotta dalla normale distruzione dei globuli rossi. Il fegato, in queste persone, ha una ridotta capacità di trasformare la bilirubina indiretta in forma eliminabile.
Di conseguenza, nei momenti di stress fisico o emotivo, la bilirubina può aumentare nel sangue provocando un leggero colorito giallastro della pelle o degli occhi.
Sindrome di Gilbert: i sintomi principali
Nella maggior parte dei casi, la sindrome di Gilbert non dà sintomi: spesso chi ne è affetto vive senza saperlo. Tuttavia, in alcuni momenti possono comparire segnali lievi, soprattutto durante periodi di digiuno o dieta drastica, sforzi fisici intensi, forte stress emotivo, infezioni o febbre, stanchezza, spossatezza o mancanza di sonno. I sintomi più comuni sono:
- leggera ittero (colorazione gialla degli occhi o della pelle)
- affaticamento
- malessere generale
- nausea leggera o perdita di appetito
Questi sintomi, comunque, tendono a sparire da soli e non richiedono cure particolari.
Come si diagnostica la sindrome di Gilbert
La diagnosi della sindrome di Gilbert è semplice e non invasiva: di solito, come detto, si scopre casualmente con le analisi del sangue quando queste mostrano un valore elevato di bilirubina indiretta, ma con altri parametri del fegato nella norma.
Per confermare la diagnosi, il medico può richiedere esami del sangue ripetuti nel tempo, un test genetico (se necessario) e una verifica che non ci siano altre malattie del fegato (epatiti, anemia emolitica).
Dovesse essere confermata la sindrome, comunque, non è necessario fare altri controlli regolari, se non in caso di nuovi sintomi intensi o persistenti.
Quali farmaci evitare
Chi ha la sindrome di Gilbert deve tuttavia prestare attenzione ad alcuni farmaci, perché il fegato ha una capacità ridotta di smaltire certe sostanze. Alcuni medicinali possono provocare effetti collaterali più forti o un aumento dei sintomi. Ecco quali evitare o usare solo sotto controllo medico:
- Irinotecano: un chemioterapico, può causare gravi effetti collaterali
- Paracetamolo: in alte dosi può sovraccaricare il fegato
- Atazanavir e Indinavir: antivirali usati contro l’HIV
- Gemfibrozil: per abbassare i trigliceridi
- Statine: da usare con cautela, solo su indicazione del medico
È sempre consigliabile, ovviamente, informare il proprio medico della presenza della sindrome di Gilbert prima di iniziare qualunque nuova terapia.
Come alleviare la sindrome d Gilbert
Non esiste una cura specifica per la sindrome di Gilbert, ma non è necessaria. Si tratta, come detto, di una condizione benigna che non comporta rischi seri per la salute. Tuttavia, si possono adottare alcune semplici precauzioni per alleviare i sintomi, come:
- evitare il digiuno prolungato
- dormire a sufficienza
- ridurre lo stress
- mantenere una dieta equilibrata
- bere molta acqua
- evitare alcolici in eccesso
Con uno stile di vita sano, insomma, chi ha la sindrome di Gilbert può vivere normalmente, senza limitazioni e senaz cure particolari.
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