Miodesopsie: cosa sono, sintomi, diagnosi e cura

Si formano all’interno dell’occhio, nella parte del vitreo, e si presentano come corpi mobili puntiformi oppure filiformi, che proiettano la loro ombra sulla retina. Le miodesopsie rappresentano un problema molto diffuso, colpendo circa il 76% della popolazione: in loro presenza si ha la percezione di vedere nel campo visivo dei filamenti fluttuanti e delle ombre. Responsabili della vista di macchie, le miodesopsie sono note nel gergo comune come “mosche volanti”.
Miodesopsie: le caratteristiche di questo disturbo visivo
Tra le parti più importanti e sensibili del nostro organismo ci sono sicuramente gli occhi, che, seppur rappresentano un organo di piccole dimensioni, sono molto complessi. Gli occhi sono soggetti a diversi disturbi e patologie, come la miopia, ma anche problematiche dettate dall’invecchiamento e dall’uso eccessivo degli schermi: tra le criticità che possono colpirli spiccano le miodesopsie, che minano la quotidianità e sono talvolta anche spia di malattie più gravi.
Dal greco òpsisi, ovvero visione, e myōdes, simile a mosche, le miodesopsie consistono in corpi mobili che proiettano la loro ombra sulla retina, facendo percepire delle macchie, simili a delle mosche. Queste si formano nella parte del vitreo, consistente in una sostanza gelatinosa racchiusa nel bulbo oculare, che è composta da fibre di collagene e acqua. Le ombre che si manifestano nel nostro campo visivo variano a seconda del soggetto in termini di forma, che può essere a ragnatela, circolare oppure filamentosa, dimensioni e quantità, presentandosi multiple, singole, con macchie numerose oppure puntini semplici. Le mosche volanti si spostano nel momento in cui gli occhi vengono mossi, tanto da dare la percezione di seguirci. Oltre a questi corpi, ci sono pazienti colpiti anche da fosfeni, ovvero lampi di luci dettati dal fatto che il corpo vitreo esercita delle sollecitazioni sulla retina.
Disturbo visivo diffuso, le miodesopsie possono insorgere ad ogni età, facendo la loro comparsa anche intorno ai 20 anni, ma di solito sono più frequenti tra i 50 e i 60 anni. Tendenzialmente hanno una durata limitata e possono presentarsi nel campo visivo e scomparire in alcune settimane. Più aumenta l’età più le mosche volanti compaiono con frequenza e gli episodi possono durare di più, protraendosi anche per 20 minuti.
Quali sono le cause delle miodesopsie?
Le cause delle miodesopsie sono da ricondurre a diversi fattori. Dettate da impurità presenti nel corpo vitreo, con l’avanzare dell’età questo perde tono e compattezza, tanto da diventare più irregolare e disomogeneo e può anche afflosciarsi e liquefarsi, staccandosi dalla retina, situazione nota come degenerazione del vitreo, portando a piccole particelle di gel presenti nel fluido oculare, responsabili delle miodesopsie.
Proprio per questo, malgrado le mosche volanti possano presentarsi a qualsiasi età, sono strettamente connesse all’invecchiamento, essendo più diffuse nei pazienti anziani, che sono colpiti da questa criticità anche in assenza di patologie oculari. Se in molti casi le mosche volanti rappresentano un lieve disturbo e non una vera e propria patologia, ci sono situazioni in cui la loro presenza è più grave, in quanto spia di altre malattie, tra cui infezioni del corpo vitreo, traumi oculari, infiammazioni, cataratta evoluta, distacco della retina, distacco posteriore del vitreo e carcinomi, come melanoma della coroide e retinoblastoma.
Le miodesopsie possono formarsi per via della miopia: i soggetti che ne soffrono presentano tendenzialmente un bulbo oculare allungato, peculiarità che può determinare una degenerazione del vitreo precoce, causando l’insorgere delle mosche volanti. Anche malattie come il diabete e il post intervento della cataratta possono determinare le miodesopsie. Inoltre, lo stress, la scarsa idratazione, gli occhi secchi, un’attività sportiva troppo intensa e un uso smodato di farmaci oppure colliri possono essere le ragioni dietro questo disturbo visivo.
Sintomi delle miodesopsie
I sintomi delle miodesopsie possono essere più o meno gravi e si presentano generalmente con la vista nel campo visivo di ombre, che si muovono con gli occhi oppure con la testa, di linee ondulate e di macchie nere, molto evidenti in presenza di ambienti luminosi, come davanti a una parete bianca e un monitor e alla vista del cielo.
Le mosche volanti possono presentarsi insieme a sintomi come difficoltà di concentrazione, cefalea, febbre, vista offuscata, visuale annebbiata quando si guarda uno schermo o si legge, dolori agli occhi, sensazioni di pressioni e flash luminosi. Nella maggior parte dei casi le miodesopsie non sono pericolose, non dovendo però mai trascurarle: la situazione diventa più grave quando il numero di corpi mobili aumenta, ci sono variazioni nella loro forma e se il disturbo persiste.
Quando le mosche volanti si presentano insieme a flash di luce improvvisi oppure ombre che coprono la vista la situazione è più grave, essendo connessa al possibile distacco della retina e dovendo intervenire prontamente. Anche in presenza di dolori forti e calo e perdita della vista è importante sottoporsi subito a un controllo, visto che queste manifestazioni potrebbero essere la spia di problematiche come patologie retiniche e infezioni batteriche.
Diagnosi delle miodesopsie
La diagnosi delle miodesopsie non può prescindere dalla visita da un oculista. Durante il controllo lo specialista potrà raccogliere informazioni sulla storia del paziente, come per esempio da quando si sono presentate le mosche volanti, le loro manifestazioni ed eventuale altri disturbi visivi di cui ha sofferto nel corso della vita. Durante la visita il soggetto viene sottoposto a diverse valutazioni, come l’esame del segmento anteriore dell’occhio, il visus, l’esame del fondo oculare (per controllare lo stato di retina e vitreo) e la tonometria.
Come trattare le mosche volanti
Per quanto riguarda il trattamento delle miodesopsie ad oggi non esiste ancora una cura definitiva, né un farmaco specifico per eliminarle totalmente. Nei casi più gravi si può ricorrere alla vitreolisi con yag laser, trattamento non invasivo che dura circa 30 minuti e non provoca dolore, durante il quale vengono rotti i corpi mobili oppure spostati dalla visuale centrale, cosa possibile se non sono vicini alle strutture oculari. Tuttavia, questa procedura può essere sconsigliata per via delle sue implicazioni come il distacco della retina oppure l’incremento della pressione oculare.
Esistono dei rimedi naturali per contrastare le mosche volanti: uno su tutti è idratarsi in modo corretto, soprattutto durante l’estate o se si praticano sport intensi, bevendo mediamente 2 litri di acqua al giorno. Già una buona idratazione può attenuare in modo significativo il problema. Oltre a questo, è bene seguire un’alimentazione bilanciata ricca di frutta e verdura, per integrare eventuali carenze idriche e di sali minerali: in questa direzione l’oculista può anche prescrivere degli integratori a base di vitamine e sali minerali. Un aiuto può essere fornito poi dagli occhiali con lenti scure da indossare all’aperto per attenuare le ombre dei corpi mobili, soprattutto in presenza di molta luce.
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