Prevenzione dei tumori maschili: gli esami e i controlli da fare

Quali sono le basi per una corretta prevenzione maschile? Buone abitudini, screening e controlli regolari sicuramente. Qui esploreremo tutti gli esami a cui ogni uomo dovrebbe sottoporsi in ogni fase della vita, con un occhio di riguardo a chi ha già superato la soglia dei sessant’anni. La prevenzione resta lo strumento più potente per quanto riguarda il controllo generale e il rischio di tumori. Quali controlli dovrebbe fare un uomo per tenere monitorato il proprio stato di salute? Qui una panoramica fondamentale.
Tumori maschili: un percorso di prevenzione può aiutare
Oggigiorno stare dietro a tutti gli impegni della vita può diventare complicato. Tuttavia, tra la miriade di cose da fare, la salute deve obbligatoriamente stare al primo posto: senza quella, tutto il resto scompare. In tale senso, quindi, potrebbe essere efficace affidarsi a percorsi di prevenzione personalizzati. Avete mai sentito parlare di QuraKare? Si tratta di una piattaforma digitale dedicata alla telemedicina altamente innovativa. Grazie a questa, il paziente avrà la possibilità di accedere a tot servizi a prezzi calmierati, ma soprattutto avrà a disposizione un sistema integrato di prenotazione, consultazione e gestione dei percorsi di prevenzione. Niente più file chilometriche, niente più stress per prenotare e un controllo costante della salute.
Quali sono gli esami da fare per prevenire i tumori maschili
Non esiste attualmente un esame unico e universale per scoprire il tumore, ma tutto ruota attorno all’insieme. In base all’età, allo stile di vita e della familiarità, esiste un sistema di controlli mirati a osservare il corpo e i suoi cambiamenti nel corso del tempo. Tra le malattie più comuni che colpiscono la popolazione maschile ci sono quelle legate alla prostata, una ghiandola dell’apparato riproduttivo deputata alla produzione del liquido seminale. È una zona particolarmente sensibile a una serie di disturbi: dall’ipertrofia prostatica benigna alle infezioni, passando per la calcolosi delle vie urinarie, fino a condizioni più complesse come l’infertilità, l’impotenza e, nei casi più gravi, i tumori.
Ma è possibile prevenire tutto questo grazie a degli esami? Sì, e ce ne sono diversi.
PSA (Antigene Prostatico Specifico)
Si tratta di un esame del sangue utile per individuare precocemente il tumore alla prostata, quindi importantissimo dal punto di vista preventivo e di check up.
Esplorazione rettale digitale
Spesso sottovalutato, ma soprattutto spesso sinonimo di imbarazzo e di tabù, questo esame resta un controllo fondamentale per la salute della prostata.
Ecografia testicolare
Esame raccomandato soprattutto nei giovani adulti, in grado di intercettare anomalie o masse sospette.
Colonscopia (a partire dai 50 anni andrà bene)
Anche questo esame è cruciale per la prevenzione del tumore al colon-retto, per altro in aumento negli ultimi anni.
Tac torace a basso dosaggio
Consigliatissima a tutti gli uomini fumatori. Grazie a essa si può arrivare addirittura a una diagnosi precoce del tumore ai polmoni.
Qual è il tumore più frequente negli uomini?
Nella fascia d’età tra i 20 e i 40 anni, il tumore più frequente è quello al testicolo, che rappresenta circa il 12% delle diagnosi oncologiche maschili. Si tratta di una neoplasia relativamente rara in età avanzata, ma significativa tra i più giovani. Con l’avanzare dell’età, invece, a dominare la scena è il tumore della prostata: da solo, rappresenta circa il 20% di tutte le neoplasie diagnosticate negli uomini a partire dai 50 anni.
Seguono, per incidenza, i tumori del colon-retto, del polmone e della vescica. Anche il melanoma è da monitorare, soprattutto nei giovani adulti e nei soggetti con predisposizione genetica o stili di vita a rischio.
Il percorso di prevenzione ai tumori maschili: gli esami per ogni età
Non ci sono fasi della vita in cui si è esenti dalla prevenzione. Nel percorso di prevenzione maschile, ad esempio, i controlli periodici possono fare la differenza, anticipando – e dunque prendendo per tempo – l’eventuale insorgenza di disturbi e patologie di vario genere. Ogni fase della vita di un uomo richiede esami specifici, chiaramente da concordare con il proprio medico, per evitare diagnosi inutili e ottimizzare anche le risorse sanitarie.
Fino ai 25 anni: la salute si costruisce da giovani
Anche in assenza di sintomi, nella fascia giovanile è consigliata una visita andrologica o urologica. Un’occasione utile anche per apprendere le regole base dell’autopalpazione testicolare – da eseguire una volta al mese – e per ricevere indicazioni su come proteggere la fertilità e la salute sessuale.
Disturbi come il varicocele sono frequenti e, se trascurati, possono compromettere la funzione riproduttiva. Lo specialista potrà inoltre consigliare comportamenti corretti: alimentazione sana, attività fisica, astensione da fumo, alcol, droghe e sostanze dopanti.
Fondamentale, inoltre, il vaccino contro il papilloma virus (HPV), gratuito per i ragazzi tra gli 11 e i 12 anni. L’HPV, può provocare tumori al pene, all’ano, al cavo orale e lesioni genitali benigne, come i condilomi.
Tra i 25 e i 45 anni: attenzione agli ormoni e agli stili di vita
In questa fase della vita l’attenzione si sposta anche sulla sfera ormonale: il testosterone, se troppo basso, può rappresentare un campanello d’allarme per possibili complicanze, inclusi problemi cardiovascolari e rischio di osteoporosi.
È qui che arriva il momento giusto per monitorare regolarmente la pressione arteriosa, effettuare esami del sangue completi, una visita oculistica, il controllo dei nei e valutare l’indice di massa corporea. L’attività fisica costante e il controllo del peso restano pilastri della prevenzione.
Dai 45 anni in su: la prostata sotto osservazione
Dopo i 45 anni, la parola d’ordine è “diagnosi precoce”. L’ipertrofia prostatica – l’ingrossamento benigno della prostata – può insorgere anche senza sintomi evidenti. È quindi importante sottoporsi a visite urologiche e valutare i livelli del PSA (antigene prostatico specifico), un indicatore chiave per intercettare eventuali anomalie, soprattutto in presenza di familiarità per tumori prostatici.
Tra i 50 e i 69 anni, è attivo il programma gratuito di screening per il tumore del colon-retto, che prevede la ricerca del sangue occulto nelle feci. A questo si affiancano i controlli cardiologici, fondamentali per valutare il rischio di eventi cardiovascolari nei successivi cinque o dieci anni.
Quali sono gli esami di controllo completo per un uomo di 60 anni?
Un uomo che entra in questa fascia d’età dovrebbe includere nei controlli periodici:
- Visita urologica con PSA e esplorazione rettale;
- Colonscopia ogni 5-10 anni;
- Tac torace (nei forti fumatori);
- Ecografia addominale completa;
- Esami del sangue generali (emocromo, glicemia, colesterolo, funzionalità epatica e renale);
- Controllo cardiologico di base (ECG, eventualmente ecocardiogramma);
- Controllo dermatologico annuale per eventuali lesioni cutanee sospette.
I segnali da non ignorare
Alcuni sintomi, anche se lievi, meritano attenzione. Tra quelli più comuni:
- difficoltà nella minzione, possibile segnale di ipertrofia prostatica;
- bisogno frequente o ridotto di urinare;
- disfunzione erettile.
Qual è il mese di prevenzione urologica per gli uomini?
È novembre il mese simbolo della prevenzione urologica maschile, grazie al movimento internazionale Movember (da Moustache e November), che promuove la salute dell’uomo attraverso la sensibilizzazione su temi come il tumore alla prostata, il tumore ai testicoli e la salute mentale.
Durante questo mese, moltissime strutture pubbliche e private offrono screening gratuiti o a tariffe agevolate, in un grande abbraccio collettivo alla prevenzione.
Ascoltare il proprio corpo resta sempre il primo vero strumento di prevenzione. Non si tratta più solo di “evitare la malattia”, ma di garantirsi una vita più lunga e, cosa non da poco, di qualità.
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