Sideremia alta: cos'è, sintomi e possibili rimedi

Tra gli elementi essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo, il ferro occupa un posto di grande rilevanza, trattandosi di un componente fondamentale del sangue, che contribuisce a processi biochimici vitali. Questo minerale importantissimo è racchiuso nei muscoli e nei globuli rossi ed è necessario che i suoi livelli siano nella norma per non incappare in problematiche, sintomi fastidiosi e anche gravi conseguenze. Per rilevare la quantità di ferro nel sangue è necessario apprendere i valori della sideremia: scopriamo di seguito nel dettaglio cosa accade quando è alta, approfondendone anche le cause, i sintomi e i possibili i rimedi per contrastare questa condizione da non sottovalutare.
Che cos’è la sideremia alta
Elemento fondamentale per l’organismo, il ferro assolve a importanti funzioni, tra le quali la produzione di emoglobina, proteina contenuta nei globuli rossi e che consente all’ossigeno di essere trasportato nei tessuti, e di mioglobina, altra proteina che fissa l’ossigeno nei muscoli. Tra i compiti di questo minerale rientra anche il funzionamento corretto di altri enzimi e proteine.
Per indicare la quantità di ferro circolante nel sangue, ovvero legata alla transferrina, proteina adibita al suo trasporto, viene usata la sideremia. Questa è influenzata da diversi fattori come età, sesso e caratteristiche personali: in una condizione normale i valori della sideremia si aggirano dai 60 ai 170 mg per decilitro di sangue negli uomini e dai 50 ai 150 mcg/dl nelle donne.
Il test della sideremia è finalizzato a monitorare se i livelli di ferro siano o meno nella norma. Si tratta di un esame non di routine attuato in casi particolari, come quello in cui l’ematocrito e l’emoglobina risultino con valori anomali, allo scopo di riscontrare eventuali livelli di ferro troppo bassi oppure eccessivamente alti. Con questo esame è possibile determinare la presenza di anemia oppure diagnosticare patologie come l’emocromatosi.
La sideremia alta si verifica in presenza di un eccesso di ferro nel sangue. Questa condizione non va affatto sottovalutata in quanto può portare anche a implicazioni pericolose: nel momento in cui la quantità di ferro racchiusa nel sangue circolante è superiore alla norma questo eccesso può danneggiare i tessuti, accumulandosi negli organi.
Sideremia alta: le cause
Per quanto riguarda le cause della sideremia alta, esistono una serie di fattori che la determinano da conoscere per poterla prevenire o rilevare tempestivamente. Tra questi rientrano le abitudini alimentari: infatti, una dieta con troppi alimenti ricchi di ferro, come per esempio legumi, carne, kiwi, patate, vongole, gamberi e avocado, può aumentare i livelli della sideremia oltre la norma. Inoltre, l’assunzione prolungata di determinati integratori potrebbe comportare il suo insorgere, come anche un digiuno prolungato nel tempo o l’assunzione eccessiva di alcol.
Tra le altre cause della sideremia alta rientrano la somministrazione di farmaci particolari, trasfusioni di sangue ripetute, malattie genetiche, patologie del fegato, epatiti croniche, cirrosi, infiammazioni momentanee e intossicamento da piombo. Oltre a tutto questo, la sideremia alta può essere anche determinata da emocromatosi, patologia derivante un eccessivo assorbimento del ferro, emosiderosi, consistente in un accumulo eccessivo di ferro, e anemie aplastiche, consistenti in un’insufficienza a livello midollare dell’impiego del ferro.
I sintomi della sideremia alta
Livelli di sideremia alti possono generare sintomi variegati, che si manifestano anche gradualmente, crescendo con l’accumularsi del ferro nell’organismo. Durante le prime fasi le manifestazioni possono essere vaghe, non rendendo semplice l’identificazione dell’aumento della sideremia: mano a mano che il tempo passa e la quantità di ferro cresce i sintomi possono aggravarsi.
Per esempio si possono percepire dolori articolari diffusi, stanchezza cronica, pelle bronzea, debolezza a livello dei muscoli, appetito scarso, fastidi addominali, disturbi a livello digestivo, problematiche cardiache, diabete e diminuzione della libido. È molto importante accorgersi per tempo dei campanelli d’allarme della sideremia alta, diagnosticandola in modo tempestivo, riuscendo così a individuare prontamente la terapia più opportuna, evitando che la situazione possa aggravarsi.
L’ipersideremia può danneggiare organi e tessuti, rappresentando una condizione da non trascurare, che può danneggiare anche gravemente lo stomaco, il pancreas e il cuore. Inoltre, è responsabile di disfunzioni a livello della tiroide, disturbi dell’umore, diabete, osteoporosi artropatie e portare irregolarità nel ciclo mestruale nella donna e impotenza negli uomini.
I rimedi per trattare la sideremia alta
La sideremia viene rilevata tramite un prelievo, da effettuare preferibilmente a digiuno e al mattino, con cui viene misurata la quantità del ferro circolante nel sangue. Nelle 24 ore precedenti all’esame è necessario non assumere integratori a base di ferro. Nel caso in cui i valori rilevati siano più alti della norma è importante agire prontamente con un approccio specifico per regolare l’apporto del ferro.
Tra le strategie per contrastare la sideremia alta è necessario rivedere le proprie abitudini alimentari, dovendo ridurre i cibi ricchi di ferro, come ad esempio spinaci, legumi, pesce e carne rossa, e limitare l’assunzione di alcol e di integratori a base di vitamina C. Dall’altro lato è importante portare sulla tavola alimenti capaci di assorbire il minerale, tra cui latticini, caffè, tè e cibi contenenti molte fibre, come frutta, verdura e cereali.
Per affrontare le situazioni più gravi, sempre avvalendosi del consulto di uno specialista, ci si può affidarsi alle flebotomie terapeutiche, con cui rimuovere il sangue periodicamente per diminuire i livelli di ferro. Esistono anche farmaci e integratori specifici per ridurre la sideremia alta e, inoltre, il proprio medico di fiducia potrà anche prescrivere i chelanti del ferro, che favoriscono l’eliminazione del ferro in eccesso attraverso le urine.
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